Cap.8

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Arrivammo sotto casa di Lydia in un batter d'occhio, non avevo nemmeno il fiato corto tanto ero pieno di emozioni.

Guardai per un attimo il branco che senza farsi vedere, mandava dei sorrisi d'incoraggiamento.

Con un salto arrivai facilmente alla finestra della camera di lei.

Senza farmi prendere dall'emozioni che provavo, appoggiai la mia amica sul suo letto chinandomi difronte a lei

Stiles < Ora sei al sicuro, come va la gamba? Fa male >

Guardai la ferita aperta, avevo paura che potesse fare infezione

Lydia < Fa un po male ma ho avuto di peggio >

Stava sottovalutando la ferita, conoscevo quella creatura e i suoi attacchi  potevano causare la cancrena avvolte.

Presi coraggio e appoggiai con delicatezza la mano sulla ferita aperta, la ragazza subito cercò di ritirare la gamba non capendo cosa volessi fare.

La trattenni appoggiando l'altra mano sul suo fianco

Stiles < Non voglio farti del male >

Lei sembrò rilassarsi un poco e io feci brillare i miei occhi sentendo il classico pizzicore, poi sentii la mano scaldarsi leggermente e la ferita sotto di essa rimarginarsi velocemente.

Lei alternava lo sguardo fra i miei occhi e la mia mano stupita. Mi sentivo un po' a disagio, temevo che mi stesse giudicando o che avesse paura.

Quando tolsi la mano la ferita era completamente guarita e non era rimasta nemmeno la cicatrice.

Lydia era stupefatta e mi rivolse un grande sorriso

< Wow, è sorprendente >

Stette in silenzio qualche secondo

< Ma scusa non potevi farlo là dove mi hai salvata invece che prendermi in braccio? >

" Colpito e affondato "

Stiles < E perdere l'occasione di prendere in braccio una splendida damigella come voi ?!>

Quel comportamento non era proprio da me ma più mi comportavo in maniera diversa dal solito meglio era.

Lei stava per rispondere ma decisi che era meglio che me ne andassi prima che qualcuno notasse il branco sotto casa sua.

Stiles < Senti, è stato un vero piacere conoscerti, certo avremmo potuto farlo in un altra circostanza ma è stato davvero un piacere e mi dispiace dover dirti che devo proprio andare>

Dicendo questo mi avviai verso la finestra ma prima che potessi scavalcarla mi afferrò il polso

< Posso sapere almeno come ti chiami? >

Ero incerto sul da farsi: dirgli un nome falso, il mio vero nome o non rispondere?

Stiles < Ehm ecco io.....>

Poi mi venne un'idea, con così tanti esempi di strafottenza, stronzaggine, altezzositá avrei potuto tranquillamente assumere quei atteggiamenti senza fatica.

Stiles < Non credi che se avessi voluto che le persone conoscessero il mio nome non avrei portato una maschera?!>

Lei si mosse un pochino a disagio mordendosi il labbro

Lydia < Allora dimmi il tuo nome d'arte!>

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