Cap 9

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Il branco si era avvicinato con lentezza a noi, non si aspettavano che potessi essere così potente e la cosa li aveva lasciati parecchio sconcertati.

Peter si stava sistemando i vestiti, i quali erano ormai da buttare per i tanti buchi causati dagli urti e il sangue sulle spalle che avevo ferito con gli artigli.

Marcus mi si avvicinò fino ad essere soli qualche centimetro di distanza dal mio corpo tanto da sentire il suo fiato sulla pelle; mi guardava aspettando un cenno che gli facesse capire che mi fossi calmato e che stessi bene.

Cenno che gli mandai così che poi si potesse voltare verso l'ex Alfa e chiedergli

< Come sai di Stiles?>

L'uomo mi guardò per qualche secondo mentre sentivo la cassa toracica alzarsi e abbassarsi per far prendere aria ai polmoni

Peter < Una volta gli diedi la possibilità di diventare un lupo mannaro, lui rifiutò. All'inizio credevo fosse perché avesse paura o altro ma poi mi sono ricordato che il suo sangue, appena avevo tirato fuori le zanne, aveva iniziato come a ribollire, era come se il suo inconscio stesse facendo preparare il corpo alla mutazione. Il suo organismo aveva capito cosa stesse per succedere e si stava preparando per accogliere il morso >

Io sbuffai nel rendermi conto che nonostante avessi provato a non farglielo notare, lui se n'era accorto.

Peter < Ci passai sopra, pensavo che semplicemente avevo sentito male o altro, ma poi è arrivato il Nogitsune e lì ho capito: I Nogitsune avvolte si manifestano in creature che reprimono la loro natura, il Void semplicemente permette ad essa di manifestarsi, anche se in maniera non proprio amichevole.
Questa è una cosa che in pochi sanno e a quanto pare, nemmeno Deaton. C'era anche la possibilità che ti avesse semplicemente scelto, come hanno pensato tutti gli altri, ma sono stati due fattori a farmelo capire:
Primo, vi siete separati in due esseri identici sul piano fisico.
Secondo, sei sopravvissuto; è terribile improbabile per un umano comune sopravvivere ma tu, invece, te la sei cavata con un trauma psicologico>

Le sue motivazioni erano più che giuste, aveva capito così tanto mentre il mio migliore amico e addirittura mio padre non sospettavano niente.

Paul prese parola prima che potesse farlo qualcun'altro

< Come sai che si sono fusi?>

A lui piaceva arrivare dritto al punto, niente giri di parole, semplici martellate sui piedi.

Peter < L'ho semplicemente guardato negli occhi, i vostri occhi sono come una carta d'identità, più sono di tonalità scura più voi avete o avete avuto a che fare con forze oscure ma se non siete più a contatto con esse i vostri torneranno al colore originale. Gli occhi di Stiles si sono oscurati impercettibilmente e senza tornare però normali. Non so perché.....>

Non gli lasciai il tempo di finire la frase e la continuai io stesso

< Perché nessuno se ne sia accorto.....lo so, nessuno mi guarda mai veramente>

Feci un ghigno decisamente poco divertito per poi girarmi e camminare lentamente verso casa mia

Stiles < Star Black mi sta proprio a pennello come nome >

Era stato poco più di un sussurro ma tutti lo avevano sentito e avevano preferito lasciarmi da solo a riflettere.

Quando tornai a casa mio padre mi aveva lasciato un biglietto sul tavolo dicendomi che era dovuto andare in centrale, a quanto pare avevano trovato un corpo completamente carbonizzato in una stradina di periferia.

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