Era ormai arrivato mezzogiorno e io stavo morendo di fame e lo stesso valeva per tutti gli altri, nessuno mangiava da almeno 24h.
Inizialmente non ero sicuro sul da farsi, se il padre o qualcuno che conoscesse Lucas lo avesse visto con noi avremmo causato sospetti ma alla fine non riuscii più a sopportare i loro brontolii di stomaco e per il senso di colpa decisi di andate da un fast food.
Stavamo per entrare quando Derek mi fermò con aria preoccupata.
Derek < Non abbiamo un soldo Stiles >
Gli rivolsi un sorrisetto maligno e mi voltai verso il piccolo che subito si mise sull'attenti
Stiles < Prima lezione: ipnosi >
Entrando iniziai a parlare fregandomene di tutte le persone che avevo intorno
< Noi siamo in grado di controllare le persone con il contatto visivo, ci basta assumere un certo tipo di tono e atteggiamento, più la mente di una persona è forte più è difficile controllarlo, per questo usiamo la mano>
Tutti e tre mi guardarono confusi mentre ci mettevamo in fila
< Nella nostra mano sono concentrate delle ghiandole che contengono feromoni che causano una dipendenza temporanea in chi li sente;di solito li usiamo sui soprannaturali, gli umani sono facili da controllare ma è una sicurezza in più >
Quando vidi di essere arrivato davanti alla cassa illuminai gli occhi di rosso facendo subito agitare gli altri
Peter < Sei impazzito?>
Gli sorrisi e mi girai verso la cassiera che appena vide i miei occhi e il mio sorriso iniziò ad arrossire.
Cassiera < Cosa posso darvi ragazzi? >
Stiles < Quattro menù grandi per favore >
Le sorrisi ancora di più e lei sembrò quasi sciogliersi sotto il mio sguardo
Cassiera < Con piacere e..........devo dire che le sue lenti sono molto belle >
Sembrava essere sempre più imbarazzata e lo trovavo estremamente divertente
Stiles < Dammi pure del "tu" tesoro >
La ragazza ormai completamente rossa in viso ma con un grosso sorriso in volto andò a prenderci i panini.
Lucas < Ma non la stai ipnotizzando, stai flirtando con lei!>
Mi girai lentamente verso di lui guardandolo torvo incrociando le braccia al petto così da intimidirlo.
Stiles < Ci sono molti modi per controllare una persona >
Mi piegai in avanti per arrivare al suo orecchio sentendo il suo respiro fermarsi e il corpo tremare
Stiles < E comunque, lei non solo è fidanzata, ma è pure lesbica >
Lo vidi sgranare gli occhi e con la coda dell'occhio vidi Derek fare lo stesso
Lucas < Come lo sai?>
Non gli risposi perché la commessa era tornata con un gran ben di Dio fra le mani, avevo già l'acquolina in bocca
Ci mise tutto su dei vassoi e sorridendomi disse
< Offre la casa>
Gli feci l'occhiolino e prendendo una biro scrissi il mio numero su un pezzo di carta e glie lo porsi
Stiles < Grazie bambola >
Mi allontanai e mi misi in un tavolo abbastanza appartato ma quando passai mi parve quasi di sentire un lieve ringhio da parte di Derek che guardava con sguardo assassino la ragazza.
Ci sedemmo, i due Hale vicini e io e Lucas di fronte.
Stavamo in silenzio da diversi minuti e la cosa mi dava parecchio fastidio, odiavo il silenzio a tavola, così decisi di parlare
Stiles < Derek, perché prima hai rischiato? >
Il citato quasi si strozzoó alla mia domanda mentre lo zio quasi si mise a piangere dalle risate ricevendo una gomitata dal più piccolo.
Derek < Non ho ringhiato, avevo fastidio alla gola tutto qui>
Alzai un sopracciglio alla sua palese bugia e mi chiesi che bisogno ci fosse di mentire
Stiles < Farò finta di crederci..............in fondo............>
Feci una piccola pausa per appoggiare la testa sulla mano ed iniziare ad accarezzare con l'altra la testa di Lucas che nel frattempo si era paralizzato smettendo di mangiare.
< Non mi dá fastidio se te la vuoi fare >
Alla mia affermazione Peter scoppiò ancora a ridere
Peter < Oh signore! Mi avevano detto che eri intelligente!>
Dicendo questo persino Lucas iniziò a ridere mentre io e Derek li guardammo entrambi con tutto l'intento di ucciderli.
Stiles < Scusate mi sono perso qualcosa? >
Derek come in allerta iniziò a scuotere velocemente la testa allargando leggermente gli occhi.
Stiles < Quando avete intenzione di spiegarmi, fatemi un fischio >
Detto questo mi alzai per andare in bagno, anche se non ne avevo realmente bisogno, in realtà avevo bisogno del calore del sole sulla pelle ma dovevo resistere.
Nel bagno c'erano tre finestre dalla quali si poteva vedere un po della città e mi fermai a guardare fuori, perdendomi in pensieri inutili.
Sentii la porta del bagno aprirsi ma non ci feci nemmeno caso, era un bagno, è normale che le persone ci vadino.
Fu quando sentii una voce riferirsi "chiaramente" a me che mi voltai
< Lupo mannaro?>
Erano i tre fratelli che il giorno prima avevano provato a picchiare Lucas
Stiles < Cacciatori alle prime armi che vogliono dimostrare al paparino che sono pronti a delle missioni picchiando un ragazzino?>
Incrociai le braccia al petto appoggiando la schiena alla finestra e mettendo su un ghigno di scherno, alla quale i tre risposero con un grugnito arrabbiato.
Potevano credersi degli dei ma ai miei occhi erano solo dei biondini alti e magri quanto un palo che facevano gli sbruffoni, era ora che qualcuno li rimettesse al loro posto.
A questi pensieri ebbi quasi un brivido di eccitazione, avevo proprio voglia di scaricarmi.
Uno dei ragazzi avanzò di un passo per puntarmi un dito contro
??< Ti conviene prendere il tuo culo e quello dei tuoi amichetti e andarvene via dalla nostra città..........sfigato>
Feci una lieve risata pregustando già quello che sarebbe successo fra poco
Stiles < Come mi hai chiamato?>
Illuminai i miei occhi di rosso e feci crescere le zanne avvicinandomi lentamente al ragazzo
Stiles < Ti do un'ultima possibilità: potete alzare i vostri culi piombati e non guardarmi nemmeno da lontano o io rifaccio i connotati a tutti e tre. Chiaro?>
Lo vidi soghignare e poi estrarre una pistola dalla giacca puntandomela contro. La pistola aveva i proiettili pieni di strozzalupo e la cosa mi fece ridere e non poco.
Stiles < Io non sono un lupo mannaro...............e voi avete perso la vostra occasione >
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Un mostro in più a Beacon Hills
FanfictionStiles era stanco di essere considerato il più debole del branco, non lo era, era stanco che tutti volessero sempre proteggerlo, voleva dimostrare loro che si sbagliavano, così decide che è ora di far conoscere al mondo la parte più nascosta di sé s...