Cap.12

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Eravamo arrivati al loft di Derek ed avevano chiamato tutto il branco, il quale era venuto subito anche se ormai erano quasi le due.

Devo ammettere che era asfissiante tutte quelle persone che ti fissano anche perché, andiamo, con una maschera sulla faccia si passa poco inosservati, per non parlare che fosse a forma di lupo.

Vidi Scott trafficare con il cellulare con un'espressione corrucciata

Stiles < C'è qualche problema ?>

La mia voce era strafottente e quasi mi davo fastidio da solo, avevo persino incrociato le braccia come faceva Derek.

Scott < Sto cercando di contattare il mio migliore amico, fa parte del branco e lui deve essere presente ma non riesco a raggiungerlo >

All'appello mancava solo una persona: Io, se ero lì come Star Black ovviamente non potevo essere lì come Stiles.

I ragazzi cercarono di aiutarmi come meglio poterono

Paul < Magari sta solo dormendo e ha spento il cellulare, sai a quest'ora le persone normali dormono >

I membri dell'altro branco si scambiarono delle strane occhiate che non seppi interpretare e dopo due secondi tutti tirarono fuori il cellulare iniziando a scriverci messaggi da inviarmi mentre Scott e Lydia mi chiamavono a turno.

Andai nel più colpeto pallone, non sapevo cosa fare o come uscire da quella situazione; iniziai a sentire il fiato mancare e il cuore battere all'impazzata attirando subito l'attenzione di Marcus che mi si avvicinò.

Appoggiò la fronte sulla mia nel tentativo di calmarmi ma in quel momento non sopportavo alcuna vicinanza. Mi dovetti appoggiare al muro tenendomi stretta nel pugno la parte di felpa vicino al cuore.

Solo allora anche i miei amici mi notarono

Liam < Che gli prende? Non ditemi che ha problemi di controllo?!> 

Robert mi si mise davanti a farmi scudo mentre sentivo gli occhi pizzicare

Roberto < Soffre di claustrofobia e si, si sa controllare, è una reazione normale, più o meno >

Scott gli si avvicinò velocemente causando un ringhio da parte di Mark che si avvicinò a Robert illuminando gli occhi.

Da lì ci fu una reazione a catena, i beta dell'Alfa scattarono sulla difensiva iniziando a ringhiare e lo stesso fecero gli Originali, Allison incoccó una freccia e Corey si preparò per poter diventare invisibile afferrando Mason. Solo Lydia sembrava preoccupata per il vero problema, cioè io.

Persino Scott iniziò a ringhiare mostrando i suoi occhi da Alfa ma che non avevano alcun effetto sui ragazzi.

La stanza si era riempita di ringhi provocatori che non facevano che mandarmi nel panico ma una scintilla di lucidità mi permise di reagire imponendomi su tutte le creature presenti.

Al suono del mio ruggito gli Originali chinarono il capo guardandomi mentre ritiravano gli artigli mentre i Beta, Corey, Peter, Theo e persino Scott furono obbligati a chinarsi a terra spegnendo gli occhi in segno di sottomissione.

Stiles <  Ora basta! Se questo tuo amico non è raggiungibile lo informerai quando lo vedrai, se sento anche solo un'altra volta degli atteggiamenti aggressivi gli uni verso gli altri ve la vedrete con me!. Chiaro? >

Il mio tono era autorevole come non lo era mai stato, la mia voce era cupa e sicura e nessuno riuscì ad impedirsi di annuire guardando verso il basso.

Io con quella mossa avevo ripreso a star tranquillo e riuscii a spegnere gli occhi con facilità mentre facevo un sorriso nascosto.

Vedere due Hale, un vero Alfa e Theo completamente sottomessi a me era qualcosa fra l'indimenticabile e il comico.

Quando tutti si furono alzati Scott parlò con voce un po incerta

< Come ci s-sei riuscito ?>

Gli Originali si lanciarono sguardi intensi ed infine diressero lo sguardo dandomi di nuovo la decisione finale

Stiles < Vedete, nelle antiche leggende si narra che la morte non riusciva a fare il suo lavoro tutta da sola e così creò quelli che vennero chiamati Originali, ma essi non bramavano la distruzione e la morte a causa della loro indole tranquilla e mite. Così la luna decise di affiancar loro delle creature completamente diverse e che potessero essere controbilanciate dagli Originali: i lupi mannari >

Le loro facce era piene di stupore e incredulità ma io non mi fermai per lasciargli chiedere nulla

< Gli Originali erano creature perlopiù tranquille, seguivano leggi democratiche e predilogevano un'esistenza nell'ombra, così svilupparono un odore incredibilmente debole e facilmente copribile da altre specie. Mentre i lupi mannari hanno come animale rappresentativo il lupo, noi abbiamo la pantera e da essa abbiamo alcuni tratti istintivi e fisici come le code, gli artigli retrattili, la dentatura, l'istinto di salire sugli alberi, la pazienza e capacità di sopravvivere anche senza un branco.>

Theo < Ok tutto davvero magnifico, ma il controllo sugli altri? I giochini di ipnosi?>

Paul fece un leggero sorriso al ricordo di cosa avesse fatto alla chimera

Stiles< Qui entrano in campo concetti che non funzionano con i lupi: Noi non veniamo morsi ma ci nasciamo e il "Dono" lo trasferiamo con i geni di padre in figlio. Non sappiamo come iniziano ma questi passaggi familiari vengono definiti " stirpe "; la tua stirpe comprende tutti i tuoi antenati fino al momento in cui qualcuno a ricevuto il Dono, come ho già detto non sappiamo esattamente come viene dato o da chi ma più la tua stirpe è antica e numerosa più il tuo potere è maggiore e allo stesso modo lo sono i tuoi poteri.>

Mi voltai per qualche secondo verso Marcus in cerca di un po di coraggio nell'affrontare quella situazione.

Mi fece un leggero un sorriso e con un cenno della testa mi invitò a continuare

< I nostri poteri possono arrivare dal curare ferite al poter ipotizzare le persone, chi ha una stirpe più antica o si è allenato abbastanza può arrivare a controllare le altre specie soprannaturali o addirittura resuscitare una persona dalla morte;  per non parlare del nostri sensi molto più sviluppati e l'incapacità di venire feriti mortalmente o almeno, nessuno fino ad ora è mai riuscito ad uccidere un Originale, l'unico modo è la vecchiaia >

Derek < Come mai tu hai gli occhi diversi dagli altri? >

Stiles < I nostri occhi hanno i vostri stessi colori ma mutano in modo diverso, gli occhi azzurri sono simbolo di purezza di chi non ha mai visto dal  vivo la violenza e la morte; quelli gialli sono di chi ha dovuto combattere per sopravvivere, sono gli occhi di chi spera nella pace; gli occhi rossi sono di chi ha ucciso, di chi ha saggiato il piacere malato di far del male, anche se magari lo hai fatto per proteggere qualcuno, sono gli occhi di chi vivrà per sempre nel rimpianto degli altri due occhi. Non si può tornare indietro, se hai gli occhi gialli non puoi sperare di riavere gli occhi azzurri> 

Lydia mi guardò con un espressione sconvolta e mi si avvicinò prendendo le mie braccia con forza

Lydia < Non è vero, stai mentendo!! È vero che ci conosciamo da poco ma sono osicura che tu non sei la persona che hai descritto! Tu sei gentile, divertente, hai un grande ego ma non credo ad una parola di.....> 

Illuminai gli occhi facendola bloccare, le presi le mani nelle mie con dolcezza

Stiles < Forse hai ragione, forse non sono una persona cattiva, ma quelli che vedi.......gli occhi che vedi, sono gli occhi di un assassino > 

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