Non mi importó niente del fatto che ci fossero altre persone, non mi importava che Isaac, Scott e gli Originali mi avessero raggiunto, non mi importava che i miei occhi erano rossi, gli artigli erano in bella vista e la coda se ne stava immobile appoggiata sul terreno.
Sul mio viso nascosto da quella maschera di lupo, cadevano salate lacrime mentre le mie spalle nude venivano scosse dai singhiozzi.
Il sangue mi imbrattata le mani e i pantaloni, quel sangue era di mio padre.
Quell'uomo così importante nella mia vita mi aveva abbandonato, non lo avrei mai più rivisto.
Non lo avrei mai più sentito entrare in casa agli orari più disparati, non avrei più sentito i suoi lamenti nascosti per la dieta a cui lo tenevo, non lo avrei più visto guidare la sua auto o sorridermi alla mattina quando facevo colazione di fretta perché in ritardo.
Sul mio cellulare non ci sarebbero più state le sue chiamate alle due del mattino perché non rientravo.
Non ci sarebbe più stato nessuno ad abbracciarmi a notte fonda dopo un incubo terrificante.
Ero rimasto solo e ciò che più mi faceva a pezzi era l'idea che fosse vissuto in un mare di bugie: io e la mia natura, sua moglie e la sua morte.
Tutta una grande bugia.
Se solo fossi riuscito a trovare il coraggio di dirglielo.
Ancora una volta non riuscii a trattenermi e ruggii disperato come se con quel semplice ruggito avessi potuto farlo svegliare da quel sonno eterno.
Una mano si appoggiò sulla mia spalla ma io non ebbi la forza di voltarmi continuando a piangere sul corpo freddo di mio padre.
Marcus < Troveremo chi ha fatto questo, te lo prometto >
Cercai di riprendere il controllo asciugandomi le lacrime e sentendo le persone riunite a qualche metro parlottare fra loro.
Alzai la testa e guardai il Leader sulla cui guancia scendeva una sola lacrima come se il suo cuore e la sua anima volessero partecipare al mio dolore
Stiles < No, è una cosa che voglio fare io >
Dicendolo mi alzai da terra dopo aver stretto un ultima volta mio padre
Marcus < So cosa stai passando, credimi, lo so fa male ma non è il modo migliore per affrontare la cosa >
Lui mi appoggiò di nuovo entrambe le mani sulle spalle richiamando il più possibile la mia attenzione ma io me lo scrollai di dosso allontanandomi.
Marcus < Black! Ti prego so cosa stai pensando e non è la scelta giusta! >
In un impeto di rabbia lo scaraventai lontano, ai piedi del branco e dei lupi urlando
< Tu non sai niente, nessuno può saperlo!! Voi siete sempre stati voi stessi! Le vostre famiglie sapevano chi eravate.........mio padre........è morto senza sapere la verità >
Abbassai la voce sull'ultima frase mentre le lacrime continuavano a scendere sulle guance.
Vidi Scott trattenere il fiato per qualche attimo, aprire la bocca guardando poi Isaac ed infine me
Scott < A-allora tu sei......tu sei Stiles!>
Persino Isaac sembrava aver perso tutta la sua rabbia per lasciar spazio all'incredulità
Stiles < Perché sei così stupito Isaac, non eri forse tu quello a sospettare? >
Il lupo sembrava non riuscire a concepire nemmeno quello che aveva detto qualche minuto fa, come se improvvisamente l'idea che fossi un Originale gli risultasse impossibile da concepire.
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Un mostro in più a Beacon Hills
FanfictionStiles era stanco di essere considerato il più debole del branco, non lo era, era stanco che tutti volessero sempre proteggerlo, voleva dimostrare loro che si sbagliavano, così decide che è ora di far conoscere al mondo la parte più nascosta di sé s...