• Epilogo •

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Erano passati due mesi dalla nostra dichiarazione.
Mamma aveva approvato, Edo aveva capito cosa era accaduto ed era contento, quando tornava da allenamento, di vedere girare per casa Rodrigo, che veniva a cenare da noi.
Sofia era felicissima per me. Mi aveva fatto capire di aver trovato una persona d'oro che mi amasse nonostante la mia brutta storia.
Rodrigo era sempre premuroso con me, andavo a vedere tutte le partite ora, e avevo legato anche con i ragazzi, che nel fine settimana mi invitavano, quando non giocavano, al Training Center insieme a Edo, per passare insieme la mattinata o il pomeriggio.
E, cosa fondamentale, una sera a settimana mi recavo al cimitero. Da mio padre.
Gli raccontavo tutto, di come proseguiva la nostra vita, di come mi sentissi finalmente felice dopo tanto tempo, di come, dalla sua morte, avessimo vissuto in un lungo tunnel buio e fosse arrivato Rodrigo che ci aveva fatto trovare la luce ed emergere dalle tenebre.
Guerriero era la parola chiave della mia vita.
Era quello che consideravo mio padre, un guerriero caduto in battaglia.
Ed era quello che consideravo Rodrigo, un guerriero pronto a dare la vita per la persona che amava.

Quella sera ero allo stadio.
Era la partita più importante della stagione, nonostante le poche probabilità di vincere volevo essere presente.
In tribuna VIP eravamo io, Edo e, a sorpresa, mia madre. Capendo l'importanza della partita aveva deciso di venire per tifare per il ragazzo di mia figlia, come aveva detto lei.
Alla fine della partita, lo stadio era in delirio, i cori mi facevano male alle orecchie, mio fratello gridava e io continuavo a scuotere la testa sorridendo, incredula.
Sì, perchè quella appena terminata era la nottata di Champions più incantevole.
Quella appena terminata era Juventus-Atletico Madrid.
Partita dominata, spettacolare e imprevedibile, contro ogni pronostico. D'altra parte, la Champions è così, no?
I giocatori erano increduli, si capiva.
Tutti erano addosso a Cristiano Ronaldo, autore della tripletta che ci aveva rimesso in corsa per la finale.
Quel 12 marzo era freddo, ma il calore dei tifosi e l'agitazione mi aveva scaldata come fossi stata davanti ad un fuoco acceso.
Lo speaker non trovava più le parole per descrivere quanto appena accaduto, e io guardai mio fratello con sguardo complice.
"Mamma, aspettaci qui."
Di corsa, uscimmo dal settore per raggiungere il tunnel che portava sul terreno di gioco, e vidi Cristiano, che era a bordocampo con gli altri mentre stavano per entrare negli spogliatoi.
Saltai in braccio al fuoriclasse portoghese, che lasciò il pallone della tripletta a terra. Ormai era diventata abitudine avercelo  intorno, così come gli altri giocatori; se l'avessi solo pensata quattro mesi prima, una cosa del genere, sarei scoppiare a ridere.
"Incredibile, incredibile! Siete stati fantastici!" esclamai su di giri.
"Muchos gracias!" rispose Cristiano sorridendo.
Mi avvicinai a Rodrigo e lo abbracciai, posando la testa al suo petto. IIndossava ancora la felpa, infatti non aveva giocato ma ero fiera di lui lo stesso.
"Che notte da brividi! Senti lo stadio come canta." dissi all'uruguaiano.
Lui sorrise.
"Atmosfera bellissima. Ma mai quanto te, tu superi tutto." replicò.
"Ti amo." sussurrai contro il suo petto.
Per tutta risposta, lui mi alzò il viso e mi baciò.
Interruppi il bacio solo quando sentii Cristiano chiamare mio fratello con il fantastico accento portoghese. Mi voltai.
"Edoardo. - Cristiano porse il pallone della tripletta a mio fratello - Esto es para ti."
Mio fratello lo prese con occhi sognanti.
"Gracias, Cris."
Io sorrisi. Te lo meriti, fratellino.
"Ci siamo meritati questo passaggio. Siamo stati dei leoni." disse il capitano, Giorgio Chiellini.
"No. - ribattei sorridendo - Siete stati dei guerrieri."

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Eccoci giunti alla fine di questa storia!
Sono davvero dispiaciuta, mi è piaciuto un sacco scriverla e per voi leggerla, spero 😅
Devo ringraziare la mia mente per aver sfornato una storia che credevo irrealizzabile, ma soprattutto e unicamente voi che l'avete letta, l'avete promossa fin dal principio e mi avete dato la spinta necessaria per continuarla nei momenti di blocco.
Perciò, semplicemente, GRAZIE ❤🙏

Annuncio che ho già in serbo una nuova storia in ambito calcistico, ma non lascerò trapelare alcuna informazione 🤫 Quindi, alla prossima storia!

𝐆𝐔𝐄𝐑𝐑𝐈𝐄𝐑𝐎 || Rodrigo Bentancur Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora