Feci scorrere lo sguardo lungo i visi attoniti dei miei colleghi, dei miei amici. Lo stupore nelle vibranti pupille cristalline di Victoria; ciai timore che possa torna' ad esplode pe' nulla, Vic? Mo'o ricordo ancora 'o sguardo tuo terrorizzato dopo 'o sclero immotivato e ancora mejo quo'o sguardo carico de pietà che lo seguiva. Il sorriso beffardo stampato sul volto di chi sapeva di Lello; nun c'ho neanche avuto er tempo de ringraziarte, fratello mio. La sorpresa nella O formata dalle labbra protratte di Thomas; tu, spilungone, tu più de tutti m'avevi visto infrangermi en mille pezzi e ricompormi, ancora e ancora. La rigidità nell'espressione costernata di Ethan; sei sempre stato bravo a maschera' li pensieri tua, Pocaho', ma 'sta vorta posso vede' le immagine che te frullano n'a testa. Non dovrai più raccogli e cocci de'e bottiglie gettate contro ar muro, né aiutarme a leccarme e' ferite. "Mena! Avete per caso visto uno spettro?" Fu Eva a parlare sventolando una mano davanti al viso di Thomas. "Quindi siete tornati 'nsieme?" La voce di Victoria, fredda come il ghiaccio, mi pugnalò al petto. Feci scorrere lo sguardo verso la minuta figura dai tratti nordici, ma il suo sguardo non era rivolto a me; puntava Maude. Mi affrettai ad osservare Maude; le lunghe ciglia marroni formavano delle ombre scure sotto gli occhi giada, lo sguardo basso. Che c'è Maude? Te stanno a mette' sotto pressione? Allungai la mano ed intrecciai le dita alle sue, lei sembrò sussultare; poi, in tutta risposta, annuì mestamente. "Beh, cercate de nun ricaderce n'artra vorta, pecché nun ve reggo più!" Un zazzera di capelli biondi si fiondò su di noi, avvolgendoci in un abbraccio disarmonico, ma carico d'affetto. Se fino a quell'interminabile momento mi sembrò che persino le pareti avessero trattenuto il fiato, in attesa, adesso la stanza era un turbinio di parole, sorrisi sinceri e braccia che si avviluppavano in calorose morse.
Ma i miei occhi erano tutti per Maude, la guardavo e non riuscivo a pronunciare una singola parola, in completa balia dei miei amici; più te guardavo e più me innamoravo.
"Ma che stai a fa'?" Mi buttai a perso morto al suo fianco. Era appollaiata sul divano, una gamba sotto al sedere, alla furiosa ricerca di un qualche canale. "Eccolo!" Esclamò eccitata sistemandosi meglio al mio fianco. "Vic, corri! Sta per cominciare!" I passi accelerati della ragazza si riversarono nel salotto, Victoria si gettò sulla poltrona vicina, una ciotola stracolma di popcorn in mano. Guardai il televisore, un'intro fin troppo familiare ebbe inizio: le auditions andavano finalmente in onda, ricordandomi che tra meno di due settimane sarebbe cominciata l'avventura. "Speriamo di ésse venuta decentemente, la televisione ingrassa!" Disse Victoria sgranocchiando una manciata di popcorn. Maude si accoccolò sul mio corpo, lo sguardo scintillante vorticava dalla televisione al mio viso. Le sorrisi, distendendo i muscoli. "Chissà se Thomas ed Ethan se so' ricordati." Victoria digitò rapidamente qualcosa sul display del suo cellulare, il mio trillò, segno che avesse scritto sul gruppo che condividevo con la mia band. "Non sei eccitato?" Mi sussurrò Maude all'orecchio, la sua voce tradiva più trepidazione di quanto io provassi al pensiero di osservare quelle immagini. Ricordavo bene quel giorno, i successivi sarebbero rimasti marchiati a fuoco nel mio petto.
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Icaro. | Måneskin. | Damiano.
FanfictionPer quel paio d'ali d'oro avremmo pagato tutto l'oro al mondo. Per quel traguardo, saremmo disposti a fare di tutto. Una musica che mi brucia nelle vene come sale grosso sulla lingua. Un fuoco. Una malattia. Solo questo e un paio d'ali, per andare u...