Aprii gli occhi alzai lo sguardo, per vedere l'orologio dal comò. Sono le 18.
Mi cambiai velocemente e appena mi ricordai della torta uscii dalla stanza.
Mentre camminai incontrai mia mamma stremata, probabilmente sarà dovuta entrare da dietro per le persone all'entrata.
Le dissi che andai nell'atrio, ma in realtà salii al secondo piano per cercare la camera 215. Questo corridoio fu diverso dagli altri, molto più decorato e ben arredato, propabilmente ci saranno le souite.
Appena la trovai bussai alla porta, poco dopo mi aprì Harry che si stropicciò gli occhi, ma appena vide che fui io mi fece entrare e accomodare su una poltrona per poi sparire in una delle porte.
La stanza enorme in stile Inglese fu stupenda da ammirare. Completamente diversa dalla mia, solo una camera da letto.
Vidi arrivare Harry che mi porse un tesserino, appena me lo passò mi alzai per uscire.
"Grazie"
Vidi Harry che prima di ricambiare mi fissò con una mano sui suoi riccioli.
"Potresti farmi un favore ?"
"Certo"
"Se trovi del gelato c'è lo puoi prendere per noi?"
Scoppiai a ridere alle sue parole. Gli one direction che mi chiesero di prendere del gelato di nascosco dal magazzino.
"Cosa c'è da ridere ?"
Il suo sguardo si fece tutto d'un tratto più serio aspettando una mia risposta.
"Ma se vieni con me per prenderlo ?"
"Pensavo ti desse fastidio"
Dalle sue parole mi aprii la porta prima di uscire entrambi dalla camera.
"Sai dov'è il magazzino ?"
"No..."
Mentre ci incamminammo, dall'atrio vedemmo Louis che ci vide.
Venne verso di noi e da dietro di lui spuntarono anche gli altri tre che prima non vedemmo.
" Ti stavamo aspettando, volevamo chiederti se potevamo venire con te al magazzino "
" Va bene non ho problemi."
Mentre scendemmo giù da basso e Niall che sapeva la strada ci fece da guida non riescii a fare altro che pensare al mio scorrere della vita.
Sin da quando ero piccola sono sempre stata sola. Non ho mai avuto nessun vero amico. I miei genitori da quando ero piccolina litigavano tra di loro sfogandosi poi, sui miei fratelli e me. Anche se con il passare del tempo e di alcune vicende le cose in casa sono migliorate, fuori ero molto chiusa in me. Persino con la mia ex migliore amica.
Eravamo molto legate, ma con il passare del tempo ci interessavamo sempre meno l'una dell'altra. Incominciai ad avere uno stile tutto mio e a conversare sempre meno con le persone. Ogni fine week-and non uscii più per i miei continui mal di testa. Le persone si accorgevano di com'ero chiusa in me seppure sembrassi aperta e sorridente.
Non potevo uscire perchè ero obbligata ad andare al doposcuola. Era l'unico posto in cui mi aprivo, ma anche loro mi capivano poco. Mi comportavo normalemente quando in realtà soffrivo dentro. Fisicamente non erò considerata troppo ne troppo poco, ero normale. Iniziai ad andare in palestra dimagrendo, fino ai 16 anni; quando mia mamma decise di portarmi con sè. Non ho mai avuto veri amici nella mia vita.
Adesso mi ritrovai Lorenzo e gli One Direction con me. Se sono felice ? Ovvio. Voglio vivere questi momenti sorridendo.
"Ehi ci sei ?"
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Chii
Teen FictionGli conoscevo da poco. È stato il primo a dire che gli piace il mio nome; lo diceva perchè quando lo si dice sorride. Proprio come lo fa chiunque. Non era tanto il mio nome, ma il ricordo di lui : Lorenzo. Lorenzo Ostuni Con lui è stato tutto un'...