Mi svegliai nella stanza e mi ritrovai il viso di Harry discosto di lato mentre fissava un punto fisso nel vuoto. Fuori dalla finestra.
Una forte sensazione di vuoto mi pervase, come travolta da un veicolo, per poi ritrovarmi con un mal di testa allucinante dopo un coma. Ero totalmente confusa. Cosa stava accadendo ? Fu la prima cosa che pensai immediatamente.
La mia vista era leggermente offuscata, non riuscivo a identificare la situazione finchè Harry non mi guardò sconvolto e con un sorriso inconscio sulle labbra magnifiche.
"Come ti senti Chii?"
Fu la prima domanda che mi porse.
"Credo bene ma cos'è successo ?"
"Bhe ecco Chii..."
"..."
"Che hai Chii ?"
"Non mi piace essere chiamata Chii"
"Mmm.... comunque tu.."
Diventai d'un tratto taciturna, mentre ignorò il mio richiamo e i miei occhi ritornavano alla normalità. Harry con calma mi aveva spiegato tutto quanto e cercavo di ascoltarlo il più possibile mentre mi appoggiai allo schinale del letto.
Mi sentivo distrutta: sensazione di nausea profonda e mal di testa.
"Ecco tutto"
Concluse e io non riuscivo comunque a ricordare niente di tutto ciò che accadde.
"Harry... io non mi ricordo nulla" affremai
"Tranquilla non è successo niente"
"Ok.."
"Vuoi da bere.. ? ti vedo pallida.."
"Sì grazie"
Mentre mi posai la trapunta sul corpo per il freddo del momento, Harry si era alzato per andare a prendere dell'acqua. Stavo male. Giuro.
Dopo pochi secondi Harry non aveva ritardato affatto, ma rimase fermo sul ciglio della porta. Guardava fisso dall'altra parte del corridoio come se i suoi occhi in quel momento erano riusciti a vedere il disastro. Il suo corpo s'irrigidì e le sue dita tenevano stretto il bicchiere nelle mani; se lo stringreva ancora un po', lo rompeva.
Mi preoccupai in un momento e, alzandomi lo vidi. Vidi il perchè Harry era impassibile. Le mie lacrime mi bagnarono il viso. Il corpo poco forte, sembrava cadere da un momento all'altro.
Niall dall'altra parte del corridoio stava baciando un'altra.
Merda.
Non riuscivo a guardare la scena ancora per più. Cercai di togliermi le lacrime, ma era un tentativo inutile. Volevo scappare, andare via e scomparire da quel mondo inappropriato per me.
Corsi nel tentativo di fuggire dalle mie stesse emozioni. La porta della veranda era aperta e mi ci infilai, posizionandomi in un angolino a guardare il Big Ben difronte a me. Tutte le luci erano offuscate, tutto sembrava così triste. La patina bagnata che ricopriva i miei occhi si faceva sempre più intensa.
Due braccia grandi mi presero il corpo debole. Era Harry, ma non lo volevo.
"Va via Harry perfavore..."
"No .. non me ne vado chii"
"PIANTALA DI CHIAMARMI CON QUEL NOME "
"A me piace."
Alzai gli occhi mentre il suo corpo, vicino al mio, non mi teneva più tra le sue braccia, ma mi guardava sorridendo. I suoi lineamenti così offuscati mi permettevano comunque di intravedere le fossette. Le sue magnifiche fossette.
"Ale..."
"Harry... io.. io.. non posso non posso continuare così. Io non sono abbastanza per lui me lo sentivo."
"Shh.. stai calma vieni qui."
Apre le sue braccia guardandomi. Cosa crede ? Che con un abbraccio tutto possa passare ? No .. no.. mio caro Styles, mi sa che lei sbagliasse di grosso.
"No.. harry. Io non sono abbastanza per voi. Non per gli One direction. Non sarei mai dovuta entrare..." delle lacrime mi ricominciarono a cadere sugli zigomi già umidi, fermandomi per un istante "... non sarei mai dovuta entrare nella vostra vita" finii di dire.
"Stai zitta... il mio non era un invito, ma un obbligo."
"H-Harry..."
Il suo corpo si premette sul mio in un abbraccio caloroso. Non riuscivo, non volevo per niente andarmene e rimanere da sola eppure le parole mi uscivano da sole. Parole che non avrei mai pensato di rivelare, perchè erano false.
"Tu non devi mai più dire di essere inutile."
"Lo sono.. Niall mi sta tradendo....., proprio ora."
Strinsi le mie mani nella sua malia. Avevo l'ansia. La paura delle mie stesse parole.
"Non mi importa di Niall"
Mi disse mentre mi massaggiava alla nuca i capelli.
"Per me non sarai mai inutile. Tantomeno una persona entrata per sbaglio. Per me sei preziosa. Forse anche più di quanti tu creda, ma non ti lascierò mai andare via. Mai.."
Aggiunse mentre all'improvviso le sue nocche si fermarono sui miei zigomi spondandomi indietro il vuso per guardarlo.
Era fermo davanti a me. I suoi soliti capelli scompigliati, ma maledettamente meravigliosi. Le labbra con fare serio e i suoi occhi con un riflesso azzurro nel suo verde smeraldo. Non parlava.. mi guardava. Fermo. Immobile.
"Harr..."
"Chii. Tu mi piaci. Mi sono preso più di una semplice cotta per te."
# ACQUASPAZIO #
CHE VE NE PARE ?
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Chii
Teen FictionGli conoscevo da poco. È stato il primo a dire che gli piace il mio nome; lo diceva perchè quando lo si dice sorride. Proprio come lo fa chiunque. Non era tanto il mio nome, ma il ricordo di lui : Lorenzo. Lorenzo Ostuni Con lui è stato tutto un'...