Stephan
Guardo fuori dalla finestra. Beh, il panorama dell'Armenia era più bello, meglio di Milano ultimamente odio tutto di quella città.
-Faraone- dice Lorenzo mentre mi salta addosso
-Pellegrini, i tuoi istinti gay mi mancavano- lui ride e si chiude in bagno. Nel frattempo vedo che dal telefono del numero 7 arrivano numerosi messaggi da Veronica, li guardo. Dopotutto non abbiamo segreti, tolto quando il discorso diventa over 18. Inizio a leggere i messaggi.
Appena puoi chiamamiLorenzo è importante
Lorenzo cazzo devo dirti che ha fatto Aurora rispondi
Mi preoccupo e corro da Pellegrini che è in bagno con solo le mutande addosso.
-Stephan che succede? Che mi ha scritto Veronica?-
-Chiamala, deve dirti che ha fatto la mia ragazza... Io scendo a fare colazione sono in ansia te lo dico-
Gli lancio il telefono e corro di sotto, inizio a mangiare in silenzio mentre parlo con Andrea Belotti. Il mister scende, completamente in pigiama.
-Mister ma un vestito no?- commenta Bonucci.
-Ragazzi, non è l'ora di scherzare. El Shaarawy il primo volo per Roma, alle 11 è tuo-
-Come?-
-Il primo volo per Roma... Stephan la tua ragazza...-
-Zio, Aurora sta partorendo-
Urla Lorenzo mentre scende le scale e mi fa sentire la chiamata di Veronica. Come cazzo è possibile? Insomma è al settimo mese, il bambino ci mette nove mesi a formarsi.
-No oh fermi. È al settimo mese-
-Si è sentita male ed Ilenia l'ha portata in ospedale. È dalle cinque che è lì-
-Porca puttana sono le nove quanto ci mette a nascere un bambino?-
-In sti casi tanto Stephan, devono salvare lei e lui... Ora il primo volo è tuo ti ho detto-
Annuisco al mister e corro a fare la valigia, metto tutto dentro alla veloce e la chiudo. Quando casca una foto. La prima ecografia di Ale, era così piccolo. Non sapevamo ancora il sesso, era tutto segreto, c'era solo Ilenia lì. Me la metto nel portafoglio e poi scendo le scale. Ho ansia fin troppa, le lacrime minacciano di uscirmi mentre sono seduto sulla valigia. Lorenzo si avvicina a me con un sacchetto dell'Italia.
-Gliela puoi mettere quando lo vedrai- lo apro, la maglia numero 22 dell'Italia. Lo stringo a me, mi mancherà e gli voglio bene. Vedo Alessandro impassibile, speravo in una sua parola ma come sempre non fa niente.
-Senti ma sto nome ce lo dici?- mi chiede Nicolò. Giro la maglia e leggono "Ale"
-Alessio. Bello come nome-
-No, non è Alessio. È un nome importante, almeno per la mia ragazza. Se era maschio per lei era questo da quando è piccola mi ha detto... È Alessandro mio figlio sarà Alessandro, se non lo è già-
Nella stanza cala il silenzio, Alessandro mi guarda con gli occhi che mi sfidano. Mancini entra.
-El Shaarawy, ci si rivede alle prossime partite, ciao-
-Arrivederci mister-
Gli stringo la mano e saluto tutti, corro in taxi. Lì decido di chiamare mio fratello, devono scendere a Roma ora tutti quanti. Il taxi mi porta all'aeroporto e salgo sul volo privato. Sopra inizio a tamburellare col mio tavolino quando l'hostess mi porta un bicchiere d'acqua.
-Perché ritorno improvviso?- mi chiede. La guardo, avrà la mia età. Anni fa ci avrei provato spudoratamente ma ora ho solo Aurora in testa ed Alessandro.
-Problemi in famiglia. Vorrei stare da solo grazie- lei si allontana. Io mi addormento, tanto il volo dura tre ore e venti minuti senza scali.Aurora
Apro gli occhi, mi sento distrutta, riconosco la stanza d'ospedale, il medico mi vede che ho gli occhi aperti e mi rimette la maschera. Poco dopo mi riaddormento. Voglio solo Stephan.
Dopo 2 ore
Mi sveglio con una mano che mi accarezza il collo. Mi giro, Stephan.
-Amore- gli dico con un filo di voce mentre lui mi bacia sulla bocca delicatamente. Non capisco ancora niente di niente, ci vogliono circa venti minuti.
-Dov'è Alessandro?-
-Lo stanno controllando, è nato prematuro e ma dovrebbe essere tutto apposto. Come ha fatto?-
-Non ci stava più in pancia... Ma sta bene?-
-Vado a chiedere... Ti mando Ilenia- Ilenia entra mentre lui esce e si siede vicino a me. Mi accarezza dove mi hanno fatto la cicatrice, è stato un cesareo alla fine. Quando mi sono svegliata ho sentito i dottori dire "Beh cerchiamo di salvare entrambi se no chiediamo alla madre che dice". Mi sarei fatta uccidere per salvare Alessandro, ma per fortuna non è stato così.
-Tu Ale l'hai visto?- le chiedo
-Di sfuggita. Mentre lo portavano a far gli esami, è piccolino, cioè più che altro l'altezza è normale. È magro però-
Io le stringo la mano mentre lei ricambia e sorride. Dopo poco entra Stephan.
-Dovrebbe andare tutto bene. Gli stanno facendo i controlli... Ma per ora, tolto il fatto che pesa 2 kg scarsi tutto bene. Fidati di me, ha preso da me ed è bellissimo-
-Il fatto di avere appena partorito ed essere ancora mezza sotto anestesia non mi vieta di mandarti a fanculo El Shaarawy- lui scoppia a ridere con Ilenia.
-Io esco che ho mollato Penelope e Sveva ai genitori di Stephan, come minimo Penelope gli ha chiesto la carta d'identità. Vado- la saluto mentre mi rendo conto che non so se saprò affrontare sua madre e suo padre ora come ora. Stephan mi stringe la mano.
-Va bene se faccio entrare i miei?-
-Va bene Ste... Tanto sembro mezza fatta- ride e li fa entrare. Davanti a me si presentano un uomo ed una donna sopra i sessant'anni, tra l'altro suo padre è tutto suo fratello Manuel. Per filo e per segno. Suo fratello viene vicino a me e mi abbraccia.
-Tutto bene?-
-Si ora si... Sembro mezza drogata- lui ride mentre noto che sua madre mi squadra dalla testa ai piedi.
-Aurora loro sono i miei genitori-
-Piacere- dico mentre si avvicinano e mi stringono la mano. Cade un silenzio tombale, non so veramente cosa dire e sono a disagio mentre Stephan mi stringe la mano.
-Ma con la Nazionale?- gli chiedo
-Tanto Mancini piuttosto che far giocare me fa giocare il portiere... Però tranquilla. Ora non so quanto dovremo stare qua-
-No, tu torni a Milano. Se no perdi troppe partite... Tanto non penso che si voglia tanto-
-In che senso non torni in Nazionale?- chiede sua mamma
-Eh mamma che facevo? Preferivo venire qua- in quel momento entra l'infermiera. Che ci spiega alcune cose su Alessandro, l'unica cosa è che non pesa tantissimo, ma per il resto i polmoni e tutto il resto sono perfetti. Quando me lo da in braccio lo guardo mentre è veramente piccolo, mi rendo conto che sto tenendo in mano qualcosa di meraviglioso... Qualcosa di mio. Mi scendono numerose lacrime e quando guardo Stephan noto che pure ha gli occhi lucidi.
-Ah ma allora piangi pure tu crestina- lui ride mentre lo tocca e gli massaggia.
-Il nome?- chiede la dottoressa
-Alessandro- rispondo mentre Stephan ride
-Si... Alessandro- mi bacia mentre suo padre e sua madre continuano a guardarci
-Posso chiederti una cosa?- mi chiede sua mamma mentre tocca Alessandro facendogli una carezza. Annuisco, ok ora ho veramente paura.
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Innamorata Di Stephan El Shaarawy (2)
FanfictionRoma non era più il posto per Stephan e dopo aver rifiutato la Cina cambia città andando in una squadra italiana con un allenatore che conosce benissimo. La Roma gli ha fatto un altro piacere, quello di mandarlo solo in prestito così che il 30 Giugn...