<Capitolo 28♡>

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Maggio 2035
Alessandro
Sto tornando a casa dall'allenamento a Trigoria, guardo mio padre che sta guidando la nostra macchina.
"Glielo dici tu a mamma che hai una ragazza o glielo devo dire io?" sbarro gli occhi, come lo sa?
"Papà che ne sai?"
"Ti conosco, sorridi guardando il telefono, ed il tuo mister mi ha detto che ogni volta a vedere le tue partite c'è sempre una ragazzina..."
"Dzeko non si fa mai i cazzi suoi" lui scoppia a ridere.
"Non è colpa mia se sono amico di tutti quanti..."
"Sì invece... So che ti sei menato con lui... Anni fa"
"Sì, centravi tu sai? Cioè mamma incinta, quindi tu" scoppio a ridere.
Mi fa strano pensare tutto quello che è successo prima che io nascessi o quando sono nato, ora so che mia madre ci aveva abbandonato, l'ho scoperto ad undici anni ed un po' me l'ero presa, ma ora la amo come prima, anzi forse un po' di più.
"Ma che ci deve dire mamma? Non dirmi che è di nuovo incinta... Sarebbe il quarto..." vedo mio padre ridere.
"Papà, ma dico ad un certa età non scopate più" lui mi guarda ad occhi aperti e scoppio a ridere.
"Cosa credi che vivo ancora nel mondo delle favole? Papà ho quindici anni..."
"Vabbé, parlane sempre con me. Che nomini queste cose a mamma e ci sviene" sorrido mentre arriviamo a casa nostra.
Subito mi viene ad abbracciare mia sorella, ha dieci anni e non la tollero più di tanto ma la abbraccio volentieri... Tra l'altro ho il dubbio che quella notte quando avevo cinque anni e li ho sgamati senza vestiti... Vabbé odio immaginarmeli così.
"Sofia ciao, io vado a farmi una doccia"

Aurora
"Senti, ha la ragazza, ha detto che poi te lo dice" mi dice Stephan mentre divento gelosa, sono molto gelosa di Alessandro. Fin troppo.
"Dai su calma... Tra l'altro glielo diciamo fra poco okay?" annuisco e continuo a giocare con Sofia e Stella, le mie due figlie di dieci e cinque anni.
Ho la famiglia che volevo, un marito, tre figli ed il quarto in arrivo, ormai non sono più una ragazzina, non penso più ad uscire e basta, non penso più alle discoteche... Oddio si, ma solo per andare a prendere Alessandro alle tre del mattino.
Ora io ho 36 anni e Stephan ne ha 43, non siamo più giovanissimi eppure insieme siamo ancora dei bambini.
"Sofia, Stella sedetevi sul divano che arriva anche Alessandro, dobbiamo dirvi una cosa" quando arriva anche Stephan seguito da Alessandro che gira a petto nudo, però ho un figlio davvero ma davvero bello. Non mi stupisco, è tutto il padre.
"Allora io e mamma vogliamo dirvi una cosa" dice Stephan prendendola alla lontano.
"Vi separate?"
"Un'altra volta no" commentiamo insieme ad Alessandro mentre loro due ci guardano.
"Sì io e papà siamo stati separati appena nato vostro fratello, però no è una cosa bella... Ecco mamma e papà aspettano un altro bambino" vedo Sofia e Stella correre da me e toccarmi la pancia, che non è ancora del tutto pancia, anzi il contrario.
Iniziano a farmi mille domande mentre Alessandro si mette a giocare al telefono, così dopo mi siedo vicino a lui.
"Tutto bene?"
"Sì mamma, solo che credo che tu e papà siate... Ecco, vecchi" scoppia a ridere mentre gli tiro un cuscino.
"Dai scherzo, sono felice, magari mi fate il maschio che ho chiesto... Papà sembra che sappia fare solo femmine"
"Tu sei uscito maschio..."
"Sì ma non voglio sapere come... Spero sia un maschio, davvero, ne ho le scatole piene di fare il fratello maggiore e di giocare con le principesse okay?" sorrido mentre lui scoppia a ridere e mi abbraccia.
Lo fa raramente ultimamente ed io sono felice che nonostante tutto abbiamo un rapporto bellissimo.
"Ma sta ragazza?"
"Eh... La conosci"
"E chi è?"
"Camilla"
"Non ci credo" dice Stephan mentre scoppiamo tutti a ridere.
"Pensa che io e Veronica programmiamo il matrimonio da circa... Boh tu avevi neanche un mese ed eri a carrozzella mentre tuo padre giocava contro Messi"
"Ah quando ho litigato con Suarez dicendogli 3 a 0 e tutti i a casa"
"Madonna il mister ce ne parla sempre della rimonta col Barcellona... Eppure avete vinto altre cose, come degli Scudetti, delle Coppe Italia e tre volte l'Europa League... E tre anni fa la Champions, cioè Roma Barcellona è di anni ed anni fa"
"Lo so Alessandro, ma sono grandi emozioni. Davvero, io me la ricordo quella partita... È stato contro ogni previsione, eravamo una squadra non forte di più. E se al ritorno il Liverpool non rubava saremo andati contro Ronaldo, avremmo magari anche perso ma nessuno sa come sarebbe andata... Quindi è bello ricordrselo..."
E così finiamo a guardare Roma-Barcellona del 2018, non so manco io il perché.

Stephan
Quando la sera mi corico nel letto guardo Aurora, come ogni sera da tanti anni a questa parte, il tempo vola e noi voliamo con lui.
Se mi riguardo indietro posso dire che ho vissuto la mia vita come volevo, ho costruito la famiglia che volevo, io sono quello che volevo.
Ora come ora non posso che dire grazie ai miei genitori per avermi cresciuto, a mio fratello per non avermi abbandonato, ai miei due migliori amici per essere sempre stati dalla mia parte, ai miei compagni con i quali ci siamo diverti sempre e comunque e soprattutto grazie ad Aurora che mi ha stravolto la vita quando avevamo solo 19 e 26 anni ed eravamo due ragazzini. Ora sono un uomo, sto invecchiando, ma sto invecchiando felicemente, sono finalmente riuscito a trovare la mia serenità personale.
Ora ho tutto quello di cui ho bisogno, ho la mia famiglia quindi ho la felicità.

The end

Spazio autrice:
Dopo un anno e due meis che scrivevo questa storia sono riuscita a concluderla nei migliori dei modi.
Mi mancherà lo ammetto, questa storia mi ha legato a Stephan e mi ha permesso di esprimere una mia passione che è la scrittura unita al mondo del calcio.
Come ho già detto ne scriverò tante altre su altri calciatori... Ma questa resterà per sempre la mia preferita in assoluto ✨
Grazie mille a tutti per averla letta ❤️
-Sabrina

Innamorata Di Stephan El Shaarawy (2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora