<Capitolo 21♡>

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Stephan
Mi era mancata Roma, la mia città, anzi la nostra città. Appena possiamo scendiamo ed infatti ora siamo qui, sta sera giocheranno le mie due squadre del cuore, la Roma ed il Milan. La seconda la tifo fin da bambino e la prima ormai è colei che è ferma nel mio cuore e ci resterà in eterno.
Mi sono appena svegliato, sono le quindici del pomeriggio, sono nella villetta che ho da quando sono arrivato a Roma, quella che io e Aurora abbiamo arredato come una nostra futura casa.
Dopo il viaggio in aereo ero stravolto, mi giro per guardare Aurora ma non la trovo.
"Auri" dico mentre lei, vestita solo in intimo con una mia maglietta larga sopra, entra in camera nostra.
"Buongiorno eh, sono le quindici e fra un'ora e mezza dobbiamo essere allo stadio e poi al tuo compleanno, devi darti una mossa" alzo gli occhi al cielo.
"Ehm sono il festeggiato, voglio un bacetto" lei si avvicina e mi bacia mentre si siede affianco a me. Io mi metto seduto e la prendo sulle mie gambe.
"Ale?"
"Di sotto, lo controllo col baby monitor" dice mentre mi fa vedere il cellulare. Io sorrido e la bacio sul collo.
"A che ora dobbiamo uscire?"
"Quattro e mezza, io mi devo solo fare una doccia..."
"Pure io, andiamo a farla"
"No, ogni volta finiamo per fare altro, non solo la doccia"
"È il mio compleanno e decido io" la prendo in braccio mentre lei si arrende.
Pochi minuti dopo siamo sotto la doccia come un corpo unico, per fortuna la doccia è grande e ci stiamo benissimo, ma non ci lasciamo. Se farlo con lei in un letto matrimoniale è bellissimo, farlo con lei sotto la doccia è qualcosa di spettacolare.
Quando esco dalla doccia mi lego un asciugamano in vita per ammirare Aurora.
"Mi passi l'accappatoio oppure vuoi ripetermi quanto sono figa?"
"La seconda... Ma poi sono io quello modesto"
"Sì, perché lo pensi solo tu... Devo andare a controllare Ale" io le passo l'accappatoio e poi la guardo mentre torna su con Alessandro, che è già vestito in modo più elegante del solito.
"Sta sera viene con noi?"
"No, sta con i tuoi genitori. Per questo ti ho detto di darti una mossa, non vorrei presentarmi nuda davanti ai tuoi genitori" io scoppio a ridere mentre mi metto ad asciugarle i capelli. È un'azione che ho imparato a fare e che ci rilassa un sacco, mi piace accarezzarle i suoi lunghi capelli marrone chiaro.
Quando finisco mi faccio quella che resta della mia cresta, anche se lei insiste nel farmela.
Ci vestiamo, io credo che lei sia fin troppo scoperta con quel vestitino.
"El Shaarawy ho il cappotto sopra e se fai il marito geloso ti ammazzo" io alzo gli occhi al cielo e la bacio prima di prendere in braccio Alessandro.
Suonano alla porta e vado ad aprire, i miei genitori. Mi abbracciano stritolandomi e facendomi gli auguri, entrano e salutano Aurora.
Lei gli lascia Alessandro dandogli alcune dritte e poi saliamo in macchina.
Guido fino all'Olimpico, aria di casa.
Scendo e tengo la mano di Aurora mentre entriamo dentro lo stadio.
Vedo subito le ragazze dei calciatori che vengono a salutare Aurora quando vedo Lorenzo che mi abbraccia. Mi era mancato.
"Lollo"
"Stephan, non hai idea di quanto tu mi sia mancato, ti devo raccontare un sacco di cose" vedo Aurora ridere.
"Siete peggio di due ragazzine" loro ridono ed io faccio la linguaccia ad Aurora.
Lorenzo mi spiega alcune cose per terminare con "Auguri stronzo" sorrido e lo stringo.
Ci sediamo al nostro posto e quando parte l'inno mi dissocio da tutti, quell'inno della Roma... Quell'inno che ogni notte fa dormire mio figlio, quasi mi emoziono, noto che la telecamera mi inquadra e sento l'Olimoico fare un boato quando la telecamera si ferma su di me.
"El Shaarawy" sento urlare dalla curva sud, sembra assurdo come ancora la gente mi voglia qui a Roma.
Aurora mi tiene la mano quando vede Alessandro parlare con Romagnoli, la stringo, so che le fa male.
Ci mettiamo a vedere la partita quando Aurora mi bacia.
"Che hai sta sera?" le chiedo.
"Niente... Ma sta partita ci fece uscire per la prima volta... Ti ricordi? Doveva far gol Nicolò" io sorrido quando alzo gli occhi ed il numero 22 segna, ci alziamo tutti in piedi esultando mentre lui corre e si bacia la maglia. Sorrido, Nicolò ha un futuro da campione. Vedo Aurora guardarmi.
"Visto il tuo ex che fa?" lei sorride e mi bacia ancora. Amo baciarla così, dal nulla.
Theo Hernandez pareggia ma Edin rimedia, come sempre. Sono felice per il bel periodo della Roma, 2 a 1 ed è finita. Vedo il classico salto sotto la sud, devo ammettere che mi manca, mi sono divertito a farlo.
Tornare qui fa piacere, molto piacere, rivivo tutte le emozioni, soprattutto il gol di tacco all'esordio. Da quel 30 Gennaio 2016 ne sono cambiate di cose, ho cambiato ragazza, mi sto per sposare ed ho un figlio... Beh direi che si, le cose sono cambiate.
"Lorenzo, chiama tu gli altri di sotto... Io vado con lui"
"No dai, vieni con me e Veronica, hai da parlare con Alessandro" alza gli occhi e le stringo la mano. Scendiamo nel tunnel e saluto alcuni calciatori del Milan che conosco quando mi sento abbracciare, Bryan.
"Ti sono mancato eh"
"Sì stronzetto auguri, ci vediamo dopo" tutti mi salutano quando arrivano Edin ed Alessandro, quest'ultimo mi fulmina quando Edin mi stringe.
"Faraone, ci vediamo sta sera..."
"Sì, anche se non so dove e quando"
"Eh lo so, dai su, occhio o se no ti meno... Non so più che appendere al muro"
"Simpatico" commento mentre se ne va ed Alessandro mi porge la mano.
"Auguri El Shaarawy"
"Grazie Ale, sta sera vieni?"
"Non ho tempo, vado" se ne va mentre guardo Aurora guardarlo. La stringo forte e la bacio sui capelli. So quando soffre, so quanto vorrebbe avere qui lui adesso, ma non accadrà ora... Ma lo farò accadere, perché lei tiene a lui ed io rivoglio uno dei miei migliori amici.

Innamorata Di Stephan El Shaarawy (2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora