<Capitolo 6 ♡>

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Stephan
Mancini ci sta svelando la formazione, quando la guardo noto che io non ci sono ovviamente. Però Mancini mi ha lasciato in panchina, in questo stadio ho giocato una delle mie prime partite con la Nazionale maggiore a soli diciannove anni, lì non ero ancora titolare ma giocavo ed è una cosa che ora mi manca. All'Inter non sono titolare e qua sto praticamente a scaldare panchina. Mi metto i parastinchi e poi esco a fare l'allenamento, noto subito che Alessandro parla con uno dell'Armenia.
-Lollo, chi è quello?-
-Mkhitaryan... Il tuo sostituto-
-Uhm, so più figo io-
-Stephan- dice mentre lo faccio ridere. Finito ci andiamo a sedere in panchina, almeno mi sono ripreso la 22 in Nazionale. All'Inter gioco anche lì con la 22, insomma per me la 92 va usata solo dove mi sento a casa, ed ora come ora non mi sento pronto ad indossare la mia 92 all'Inter. Come non mi sentivo di mettere la 22 di Kakà, però diciamo che mi porta fortuna, avevo pensato al 99, l'anno di nascita di Aurora ma poi ho lasciato stare. Inizio a guardare la partita mentre mi ricordo di anni fa, lì se ci penso avevo tutto, milan e nazionale. Anche se il mio periodo più bello al Milan è durato manco un anno a causa di infortuni, Roma è stata una rinascita, ma ora come ora mi sento legato alla squadra della capitale e la sto tifando peggio di qualsiasi tifoso della curva sud.
Il primo tempo finisce 1 a 1 con gol di Belotti, quando inzia il secondo tempo Mancini manda a scaldare me, Pellegrini, Sensi e Lasagna. Potrò entrare forse, mi sto gasando un sacco così quando sento che sta per uscire Chiesa mi guardo, insomma gli unici attaccanti siamo io e Lasagna quindi toccherà ad uno di noi due. Mancini si gira verso di noi, sono pronto mister, mi faccia entrare pure.
-Lorenzo, vieni qua che entri- mi fermo. Come Lorenzo? Insomma è vero se lo merita, ma fa il centrocampista, perché metterlo come ala quando ci siamo io e Lasagna? Poco dopo altra sostituzione, entra Sensi. Dopo due gol dell'Italia, tra cui uno proprio di Lorenzo, e dopo il festeggiamento manca poco alla fine. Perfetto ultimo cambio, o me o Lasagna. Esce Bernadeschi, la mia ala, quella che preferisco, posso dare il massimo lì e fare magari anche quel gol che manca da anni ed anni.
-Kevin, Stephan qua- ci avviciniamo
-Okay allora, El Shaarawy, in panchina tu...- prendo e vado a risedermi in panchina con le mani sulla testa. Cosa cazzo gli ho fatto? Insomma perché non giocare? Mi sembra di essermelo meritato, o forse no... Magari non sono un buon calciatore, magari non sono così forte, ormai ho ventisei anni non più venti, sono ormai un vecchio per questo mondo del calcio...

Aurora
Guardo l'ora le ventuno, là saranno le ventitré, lo chiamo al telefono ed aspetto che risponda. Due chiamate a vuoto, ora mi fa preoccupare quando finalmente risponde
-Stephan mi hai fatto prendere un colpo-
-Sono Lorenzo Aurora, Stephan è chiuso in bagno... Tranquilla so casa fare, ti avrà parlato dei suoi attacchi-
-Quali attacchi?-
-Sembrano quelli di panico ma sono completamente diversi. Ti insulta anche se tu non centri niente, può essere manesco e può piangere per ore. Ora te lo tranquillizzo poi ti richiamo... Stephan El Shaarawy apri sta cazzo di porta prima che la butti giù io-
Chiude la chiamata ed io mi siedo sul divano comoda, ho una paura enorme. Stephan non mi ha mai parlato di questo suo lato, anche mio fratello ha dei momenti di chiusura, solo che non parla per giorni e giorni. Non mi aspettavo questo da Stephan, anche se ha delle parti del suo carattere che non conosco. Mi alzo per mangiare qualcosa, ultimamente mi mangerei il frigo. Peccato che è quasi vuoto, quindi gli frego uno dei suoi yogurt che non vuole che mangi. Dopo circa un'ora e mezza il telefono non suona ancora, cazzo sono le ventitré e là l'una di notte. In quel momento squilla, lo prendo, Stephan
-Amore scusa ma ero fuori di testa-
-Niente, ma perché non mi hai mai raccontato degli attacchi? Insomma io ti ho detto tutto di me, non dovevi lasciare questa parte del tuo carattere-
-Non capitavano quasi dai tempi del Monaco, solo una volta l'anno scorso per una non convocazione da parte di Mancini... Comunque mi so controllare, solo che spero di non averne mai uno davanti a te. Insomma finché urlo a Lorenzo che è uno stronzo, un migliore amico di merda, che fa cagare a giocare a calcio e che il gol l'ha fatto per solamente una botta di culo... Lui sa che lo dico perché ho un attacco e che non lo penso. Ma se dico a te le peggior cose poi ci rimango male io-
-Quindi sono una merda io eh Faraone? Grazie- dice Lorenzo facendoci tornare il sorriso
-Ti ho visto allenare... Speravo che entrassi sai?-
-Pure io fidati... Ma vabbè ormai... Cerco di fargli capire che voglio giocare-
-Spero che ci riuscirai, sai quanto sei bravo e non sarà di certo a Mancini a dirti cosa fare-
-Mi fai questi discorsi motivazionali più spesso? Ti sto amando-
-Ma se te li faccio sempre-
Scoppia a ridere
-Che hai fatto oggi?-
-Allora una doccia, ho fatto cena, ho parlato da sola come una scema come se Ale mi sentisse, mi sono guardata la partita e poi ho parlato con Lorenzo durante la tua crisi...-
-Giornate intense. Ale come sta?-
-Sta sera non mi da tregua, insomma è un po' come se avesse giocato pure lui la partita contro l'Armenia-
-Ovviamente sarà il futuro numero dieci della Roma-
-Se vabbè El Shaarawy, magari vuole giocare a ping pong-
-No, a biliardo è meglio-
-Dovrei avere un mini te in casa?-
-Certo-
-Che botta di culo-
-Cosa hai detto?-
-Niente... Vado amore che sono stanca-
-Va bene, notte amore a domani-
Mettiamo giù il telefono e salgo di sopra per mettermi nel letto. Inizio a cercare di dormire mentre Alessandro sembra scatenato sta sera, pare che pure lui abbia capito quanto sia importante per suo papà giocare nella Nazionale e quanto sia difficile sta situazione.
-Oh Ale, fammi dormire due ore almeno... Due ore su. Ma che cretina, mi sono ridotta a parlare da sola- spengo la luce e mi sdraio. Accarezzo la pancia e piano piano smette di muoversi, mi addormento tranquillamente, per fortuna almeno lui non mi da problemi per ora.

Innamorata Di Stephan El Shaarawy (2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora