25 Maggio 2025
Stephan
"Alessandro, stai fermo un attimo se no la maglia non riesco a mettertela" lo guardo mentre gliela infilo, è cresciuto, è diventato grande, ormai ha cinque anni e mezzo e sta crescendo a colpo d'occhio.
"Io vado da Zio Ale" annuisco mentre alla fine si mette a giocare con Sveva con una palla.
Sono nel tunnel nell'ultima partita di campionato, Roma Napoli.
Ormai non ci giochiamo più niente, noi abbiamo vinto la coppa Italia e lo scudetto... Abbiamo una finale di Europa League ma non mi voglio illudere, è già stato un enorme traguardo questo.
"Allora Faraone, pronto a giocare contro Politano?"
"Magari quest'anno non prendo rosso" commento a Lorenzo che mi abbraccia.
"Beh guarda che stai invecchiando eh, hai 33 anni adesso"
"Sì ma so ancora giocare a calcio ed ho ancora fiato, poi cosa ti vanti, tu ne hai 29 eh, mica sei più il novellino. Hai pure la dieci ora, stai con i piedi per terra" gli dico mentre scoppiamo a ridere, siamo quasi i più anziani, i veterani. Insieme a Zaniolo ed altri, la mia vita da quando sono tornato a Roma è bellissima, sono tornato a sorridere ed è una cosa che adoro fare, soprattutto per mio figlio che sto crescendo da solo.
"Non per dire eh, ma dovresti spiegare a tuo figlio che non si può accoppiare con sua cugina" commenta colui che quando io ero in prima squadra nel 2018 era nella primavera, Alessio Riccardi. Si dice che dopo Pellegrini l'avrà lui la dieci.
"Alessandro, lascia stare Sveva e vieni qua" lui mi guarda con gli occhi di sua madre, ha il carattere molto simile a quello di Aurora, orgoglioso e testardo come un mulo.
"Con Aurora? Vi siete mai rivisti?"
"No, cioè si magari in giro ma mai più parlati, a lui ho spiegato che sua mamma tornerà prima o poi... Che esiste, che gli dicevo?" la porta si apre, il mister, Daniele De Rossi.
"Ragazzi tutti fuori, si inizia a giocare, nel tunnel con i bambini" mentre usciamo mi da un coppino.
"Mister" gli dico mentre lui sorride.
"Ricordati Stephan che sarò sempre Daniele..." sorrido e tengo per mano Alessandro che continua a parlare con Camilla la figlia di Lorenzo, usciamo fuori ed io noto subito seduta in tribuna Aurora, i nostri occhi si incrociano come due calamite. Seduta affianco ad Ilenia e ad Edin, che ormai con Aleks lavorano qui a Trigoria, quando per fortuna Alessandro se ne va con gli altri Ilenia lo porterà seduto vicino a lei.
Chissà se capisce che Aurora è sua mamma.Aurora
Quando vedo Alessandro seduto con Sveva e Penelope a parlare per poco non piango, è cresciuto un sacco, io non lo vedo da quella sera fredda d'inverno del 2020, wow.
Penelope e Sveva sanno che non mi devono chiamare Zia ora come ora, per Alessandro.
"Sarebbe bello che tu parlassi con Stephan, si vede che non ami Matteo, parla con lui ti prego... Con Alessandro avete recuperato i rapporti entrambi..." annuisco quando continuo a guardare l'altro Alessandro che appena Stephan realizza il gol del 1 a 0 lui salta in piedi e Stephan indica verso la tribuna col dito in bocca.
"Zia, papà mia ha dedicato il gol"
"Come sempre Ale, da grande sarai come papà?"
"Si" io sorrido, ha dei miei lineamenti, l'altezza soprattutto è la mia, non è tanto alto, non dimostra cinque anni e mezzo.
Quando termina la partita Matteo mi dice che se voglio restare lì con mio fratello posso, mi bacia e lui entra negli spogliatoi.
Avviene tutta la premiazione e quando chiamano il capocannienre che è Stephan mi emoziono a vedere lo stadio che lo applaude e Alessandro in braccio a lui che lo stringe e si tiene la medaglia.
Quando finisce tutto vado verso mio fratello che mi stringe.
"Non credi che dovresti parlare con Stephan? Te lo vado a chiamare, tanto tuo figlio gioca con gli altri... Andate a giocare con Alessandro"
Stephan si avvicina a me e mi stringe la mano.
"Ciao Aurora, come stai?"
"Bene, tu?"
"Bene bene, che volevi dirmi?" quando Ale si allontana io lo abbraccio in un posto un tantino più riparato.
"Aurora... Che succede?"
"Di tutto, Stephan io ti amo... Finalmente lo dico, ti amo, è da cinque anni che penso quanto fosse bello stare con te, guardo tutti i giorni le tue storie solo per te ed Alessandro, ero gelosa di qualsiasi ragazza ti stesse vicino, di chiunque ti toccasse ti vedesse, perché sono una stronza, ero una ragazzina eppure tu mi stavi dando il mondo ed io ti ho lasciato per un coglione che di me ama solo il corpo, vuole solo fare sesso, sembra Radja, fosse ci sa addirittura fare di meno... Stephan mi manchi, io voglio tornare a stare con te, voglio vivere la mia vita con te" in quel momento giro il polso e lui vede una scritta in giapponese.
"Che vuol dire?"
"Niente, sono due iniziali, a Matteo ho detto che sono la M e A, ma sono la A e la S..." in quel momento credo di star piangendo tutti i liquidi che ho in corpo. Lui mi stringe forte a sé, e poi mi bacia dolcemente.
"Sai credevo di essere morto, insomma vivevo per Alessandro e basta, anche ora più o meno ma la carriera va bene, anzi benissimo. Io ti perdono Aurora, sarà complicato ma dobbiamo muoverci, a Settembre ci sposiamo e non c'è niente che ti farà dire di no... E poi Alessandro deve rivedere sua mamma che non vede da quanto? Cinque anni e qualche mese?
Sai in questi cinque anni sei cambiata come sono cambiato io, sono un uomo adesso, anche se l'anima da ragazzino è ancora dentro di me. Alessandro è cresciuto, sta diventando un ometto che inizia a guardare le bambine... Ma gli manca la persona più importante, una mamma, ma non una qualsiasi, la sua mamma... Ora non so come reagisce, gli ho detto che hai fatto un viaggio intorno al mondo quindi tu digli così" annuisco mentre lui chiama Alessandro che arriva tenendo fra i piedi un pallone.
"Alessandro, volevo solo dirti che mamma è tornata dal suo lungo viaggio intorno al mondo, è lei la tua mamma" lui mi guarda a bocca aperta mentre piange e mi stringe. Io lo stringo piangendo.
"Ti sono mancato?"
"Certo, come papà, ti pensavo tutti i giorni piccolino..." Stephan mi sussurra che a Matteo penserà lui intanto io posso godermi degli attimi da sola con Alessandro, se è un sogno, lasciatemi dormire.
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Innamorata Di Stephan El Shaarawy (2)
FanfictionRoma non era più il posto per Stephan e dopo aver rifiutato la Cina cambia città andando in una squadra italiana con un allenatore che conosce benissimo. La Roma gli ha fatto un altro piacere, quello di mandarlo solo in prestito così che il 30 Giugn...