<Capitolo 13♡>

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-Volevo semplicemente chiederti come sta mio figlio. Ultimamente è abbastanza arrabbiato quando lo chiamiamo, ma non mi sembra un momento di crisi il vostro-
-Si beh ultimamente sta affrontando Conte e dei nuovi compagni di squadra sento che un po' è colpa mia. Magari se non mi avesse conosciuto starebbe ancora nella capitale- suo padre mi prende la mano mentre tiene ancora Alessandro in braccio.
-Non ti conosco bene, ma conosco mio figlio. So quanto soffriva di non avere una ragazza, ha visto tanti matrimoni e lui ha sempre partecipato a tutti da solo. Io e Lucia avevamo paura che non incontrasse più nessuna, che alla fine non avrebbe potuto coronare il suo secondo sogno, diventare padre. Invece ha incontrato te, insomma è andata benissimo... Poi mi hai fatto un nipote stupendo- rido mentre suo padre mi abbraccia. Sono sorpresa e ricambio poco dopo l'abbraccio. La porta si apre, uno Stephan con solo un asciugamano legato in vita ci sta guandando. Io sono completamente persa nel suo fisico che continuerò a dire: è veramente il più bello mai visto.
-Papà ci provi con la mia ragazza?-
-No, parlavamo. Vi lascio...- Ale inzia a piangere e così lo prendo e Stephan lo coccola. Li amo così gli faccio una foto, Stephan si siede e la guarda.
-La posso postare sulle storie? So che non sei tanto social tu-
-Lo so, ma posta tutto quello che vuoi-
-Tra l'altro le altre possono solo immaginare quello che io vedo, come questo fisico- lui scoppia a ridere e mi bacia mentre mi accarezza i capelli. La pubblico su instagram e ci scrivo "L'unica mia forza 👑✨ @stewel92 #Ale" lui la reposta poco dopo e mi bacia. Si mette un paio di mutande e poi si infila una maglietta.
-Hai la maglia del Padova? -
-Si, mi va ancora. Ci giocavo l'ultimo anno di superiori... Modestamente ero bravissimo-
-Modesto- lui ride e si sdraia con me sul letto e con Ale.
-Ora amore mio guardiamo tutti i gol che il tuo papà ha segnato...- scoppio a ridere mentre mi siedo vicino a lui a guardare le sue partite con il Genoa e col Padova. Era davvero bravo nonostante avesse solo diciotto anni. Era anche un sacco carino, con una cresta che era solo all'inizio.
Alle 7.30 arriviamo in tempo ai primi gol del Milan quando andiamo a mangiare di là con i suoi genitori.

Stephan
La cena è andata bene, pensavo che mia madre fosse molto più invasiva ma alla fine l'ha trattata bene senza troppe domande personali. Poi diciamo che tutto ruota intorno ad Alessandro che riempe la nostra vita secondo dopo secondo. Ora lo abbiamo lasciato con loro due mentre siamo fuori nel mio piccolo giardino con piscina. Aurora si è messa a guardare il mare.
-Da casa mia il mare non lo vedevo-
-A Milano non lo vediamo mai... Ecco perché non la sopporto. A Roma 30 minuti e sei ad Ostia-
-Si... Quindi sei cresciuto qui? Mi sto immaginando te da piccolo-
-Me da piccolo? Non te lo auguro. Ero si un bambino tranquillo, ma con gli altri. Quei due là dentro mi hanno visto mentre una volta mi stavo annegando in piscina-
-Non ci credo- inizia a ridere mentre la bacio sul collo. Lei mi abbraccia.
-Per me eri un bambino bravissimo... Insomma in confronto a me-
-Beh, più o meno. Ero un bambino normale... Con un pallone fra i piedi-
-Io sono cresciuta sui campi dai calcio... Prima volta allo stadio?-
-Manco me la ricordo, ero con mio padre ad una partita del Genoa. È la foto che c'è in camera. La tua?-
-Vittoria dello scudetto... È lì che ho preso la maglia di Di Francesco. Ero riuscita a correre a chiedergliela. Avevo due anni ma sapevo quello che volevo- scoppio a ridere e la bacio. Guardo il mare, quando tornavo a casa mi piaceva guardarlo. Mi rilassava, soprattutto prima di una partita. Ora avere Aurora qui a casa mia è qualcosa di unico e magico che vorrei accadesse più spesso.
-Se non sei tu la casa, io non so più abitare- gli canto all'orecchio mentre lei ride e mi bacia dolcemente.
-Amore, come cantante non sei il top-
-Dai su me la cavo...-
-Beh si dai. Permaloso...-
-Ma non è vero...- mi bacia e poi noto che si tocca il tatuaggio. Io mi abbasso e glielo tocco. Al mio tocco è come se si sciogliesse. Mi rialzo e la bacio vicino all'occhio prima che le cade una lacrima.
-So che ti manca Ale, lo so...-
-Sembro una bambina però... Insomma sarà che tuo padre e tua madre mi hanno fatto sentire a casa. Io è da due anni che non sento i miei genitori-
-Fidati di me... Tua mamma e tuo papà ti vorranno bene come prima. Fai fare tutto al mitico Stephan El Shaarawy- le spunta un sorriso e rientriamo. Mia madre ci dà Alessandro e noi ci andiamo a mettere a letto. Sono solo le 21.00 ma voglio stare da solo con lei anche sta sera. Mettiamo alla TV Sassuolo Atalanta nonostante non ci interessi più di tanto. Infatti a metà chiudo e la guardo mentre allatta Alessandro.
-Mi rubi mamma, le voglio pure io le coccole-
-Diglielo Alessandro che mamma ora fa le coccole anche a papà quando tu finisci- io rido e poco dopo stacca Ale e lo va a cambiare in bagno. Quando torna lo mette nella carrozzella e si sdraia vicino a me inizia a toccarmi i capelli. Lei intreccia la sua mano alla mia ed io le bacio il collo.
-Domani mattina vado a farmi un giro...-
-A fare cosa?-
-Non te lo dico- le metto il broncio e scoppiamo a ridere. A volte mi stupisco di me stesso e di lei, di come possiamo essere sempre felici e volerci bene con poco. Mi alzo e prendo Alessandro così che riesco a coccolare pure lui.
-Amore del papà... Ti amo cucciolo-
-I miei uomini- dice lei mentre mi bacia sulla testa ed accarezza Ale. Ad un certo iniziamo a parlare di progetti futuri, amo sentirla parlare e guardarla mentre mi parla. La bacio e lei ride.
-Ste, romantico non ti ci vedo per niente-
-Ah sei tu la romantica dei due allora... Va bene mi sento offeso- la sento ridere mentre mi prende le mani che tengono bello saldo Alessandro che muove la testa sul mio petto scoperto.
-Ale vero che ora fai il bravo e lasci mamma e papà da soli vero?- lo metto nella carrozzina. Poi mi sdraio con Aurora ed inizio a fargli io le coccole. Dopo circa un quarto d'ora noto che si è addormentata. Spengo la luce e mi metto con la testa sulla sua spalla. Ti amo Aurora Florenzi.

Innamorata Di Stephan El Shaarawy (2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora