Stephan
Guardo mia madre, lei capisce che non deve fare chissà quali domande. È super protettiva nei miei confronti e so che non vuole che io mi getta su una donna qualsiasi. È vero con Aurora sto da poco, pochissimo. Ma io sto bene così. Guardo quello che è mio figlio e lo bacio sulla testa. Tengo la mano ad Aurora.
-Tranquilla non ti mangio. Volevo solo sapere il perché del nome- ma un'altra domanda no eh. Stringo la mano di Aurora ancora più forte.
-È perché fin da piccola sono legata a mio fratello. Gli voglio bene, tanto ma tanto bene. Spero un giorno che lui si renda conto del perché io l'abbia fatto. Poi a Roma il nome Alessandro è popolare, un po' come Francesco ed Andrea. Mi è sempre piaciuto. Poi era meglio del nome che piaceva a Stephan-
-Per me il nome Kakà come il mio idolo era perfetto-
-Si e poi potevamo chiamarlo Ibrahimovic il secondo vero Stephan?- commenta mio fratello facendoli ridere. Io li fisso male, soprattutto Aurora
-Cosa numero uno... Non essere permaloso quanto tuo padre- dice baciando Ale sulla testa.
-Non sono permaloso-
-Si certo amore... Ed io sono fidanzata con De Rossi tranquillo tutto possibile- vedo I miei genitori ridere. Okay forse siamo partiti col piede giusto. Loro escono ed io accarezzo quello che è mio figlio. Me lo sono sempre immaginato questo momento, e sono felice che è stata Aurora Florenzi a realizzarlo.
-Sai era il mio sogno- gli dico
-Davvero?-
-Fin da quando sono piccolino volevo un figlio maschio-
-Sembra strano, di solito sono le bambine che ci pensano-
-No beh io avrei voluto un altro fratello. Ma i miei mi avevano detto che dopo me e Manuel basta, era anche troppo tardi. Allora piccolo, tu indosserai la maglia della Roma sempre. Beh tranne quando mi vieni a vedere, ma quella maglia fa schifo-
-Stephan... Lo mandiamo già in confusione così povero-
-Pensa quando verrà a casa e ti dirà "Mamma sono padre"-
-Ehm allora. Questo qui non vede le donne fino a che io non lo decido- scoppio a ridere mentre la bacio. Se è gelosa di me non oso pensare quanto sarà gelosa di Alessandro. Quando entra l'infermiera io esco fuori a parlare con Lorenzo, gli racconto mentre lui mi dice che Florenzi sta impazzendo. Ha detto che non dovevamo dare a nostro figlio il suo nome. Speravo che capisse, spero che capirà. Io ed Aurora ci amiamo e presto saremo anche marito e moglie. Quando rientro vedo un'immagine stupenda. La mia ragazza mentre allatta nostro figlio. Mi siedo vicino a lei mentre noto che è emozionata. Io lo sono più di lei. Mi avvicino e lei mi bacia sulla guancia.
-Non so se sono pronta...-
-Lo sei fidati. Lo sei-Aurora
Si dice che diventare madre è la cosa più bella del mondo, ed io posso confermarlo. Il 7 Settembre 2019 è nato Alessandro, mio figlio. Ora sono passati quasi due settimane da quando è nato, io vivo in simbiosi con lui. Giorno e notte. Sta sera Stephan avrebbe una partita, la più importante. Milan-Inter. So quanto sia legato alla squadra rossonera di Milano, la squadra che tifa fin da quando era solo un piccolo Faraone. Sta sera però non sarà alla partita. Si è fatto male al muscolo della gamba, spero che si riprenda per giocare contro la Lazio. A quella partita tiene eccome, alla fine è diventato giallorosso. Io sono uscita dall'ospedale da solo due giorni e sono subito risalita. Alessandro si sta adattando bene al mondo reale. Mio fratello non mi ha degnato manco di un messaggio e per me è una coltellata al cuore, tutti i ragazzi mi hanno scritto, le loro mogli pure, pure Di Francesco e Ranieri. Il primo aveva detto che se l'era immaginato ma non aveva osato aprir bocca, io ho approfittato per fargli gli auguri, la Sampdoria è partita male ma so che lui riuscirà a salvarla. Mentre Ranieri era curioriso di sapere il nome e come andasse, se ci ripenso sembrano anni fa quando ho fatto la sorpresa a mio fratello. Forse se non fossi tornata ora starei a Londra, a lavorare, e con sempre il pensiero di Radja. Sono sul divano mentre coccolo Alessandro che ormai con me ha un rapporto di simbiosi reciproca. Arriva Stephan con tanto di sciarpa rossonera.
-Non ci voglio credere-
-Chi ci vede tanto? Il Milan è comunque la mia squadra... Anche se ormai il mio cuore è giallorosso, in camera avevo il poster di Kakà, quando andremo a Savona te lo farò vedere- annuisco mentre bacia Alessandro per poi baciare me. Prende il telefono per scattare una foto, è fissato con i selfie, anche se ne posta solo pochi su instagram. Io appoggio la mia testa a lui che mi coccola mentre accarezza anche Ale.
-Sta sera mi ha chiamato tuo fratello. Vuole sapere la location del matrimonio. Dovremo iniziare a parlarne-
-Si lo so. Beh direi che inizio adesso, dimmi i nomi- dice aprendo le note sul telefono. Io rido mentre lo fisso
-Sei tu quello con più amici... Insomma chi vorresti?-
-Beh direi le nostre famiglie, perché si Aurora, Alessandro verrà ed I tuoi genitori li convinco io. Poi... Allora direi I miei amici più I compagni della Roma, alcuni della Nazionale ed inviterei Balotelli e Boateng del Milan, sono quelli con cui ho più legato. Ora tocca a te-
-Beh io potrei chiedere... Stephan non lo so, te l'ho detto che non ho più avuto amici dall'avvenimento con Radja- mi casca una lacrima che lui raccoglie mentre mi bacia. Alessandro inizia a piangere e lui lo prende in braccio.
-Shh. Vedi pure lui è triste se sei triste... Su Ale, mamma è una stra figa, poi a letto...-
-Tuo padre è un maiale Ale- lui ride mentre attacco Ale al seno per farlo stare buono. Inizia la partita e la guardiamo mentre Stephan tifa per entrambe le squadre, solo lui può avere sti casini. Quando finalmente Alessandro aveva deciso di dormire lui decide di saltare per il derby vinto dall'inter, ricordiamoci tutti questo momento, non ci sarà una seconda occasione.
-Ma non tifavi Milan?-
-Domani Conte non mi fa il culo- urla mentre resta in mutande e Alessandro piange
-Ora te lo calmi te eh, vado a pulire un attimo la cucina- lui ride e lo prende mentre noto come lo coccola e quasi mi commuovo. Lo amo e soprattutto adoro quando sta con Alessandro. Il mio telefono squilla... Mio fratello!?
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Innamorata Di Stephan El Shaarawy (2)
FanfictionRoma non era più il posto per Stephan e dopo aver rifiutato la Cina cambia città andando in una squadra italiana con un allenatore che conosce benissimo. La Roma gli ha fatto un altro piacere, quello di mandarlo solo in prestito così che il 30 Giugn...