<Capitolo 10♡>

1K 19 0
                                    

Aurora
Sono sdraiata sul divano, ho appena finito di parlare con Veronica che uscirà con Camilla. Ho in testa di portare fuori Ale appena Stephan torna a casa, mi ha scritto che sta arrivando. Quando entra sbatte la porta.
-Amore-
-Ciao- mi dice mentre si leva la tuta e mi bacia. Gli guardo gli occhi che sono rossi. Sta per avere una crisi. Guardo Ale nella carrozzella, okay non dovrebbe succedere niente. Prendo Stephan e lo faccio sdraiare sul letto.
-Ci sei? Ste ci sei?-
-Si Auri... Non ho una crisi...-
-Mi sembra di sì, ci penso io- lo faccio appoggiare sulle ginocchia e gli faccio tutti i gattini dalla testa alle gambe, sembra un bimbo quando ha le lacrime che gli scendono. Gliele levo subito, lo stringo a me e lui mi abbraccia.
-Ora mi dici che è successo?-
-Prima Lautaro insulta il mio passato a Roma, dicendomi che sono qua e ho fatto bene, che giù non vinceranno un cazzo ed il calcio italiano è solo al nord. Poi Lukaku mi parla in doccia, in italiano, non lo sa ancora bene, quando gli ho chiesto come lo sa lui mi ha risposto "Potrei farti la stessa domanda...". Non sono italiano...-
-Non dirlo più. Sei italiano Stephan, sei italiano, sei cresciuto e nato qui. Parli meglio di gente che è laureata fidati di me. Lo sei, lo sei-
-Usciamo?- mi chiede mentre mi bacia sulla gamba. Io gli tocco la mascella, so che lo ama.
-Dove vuoi andare?-
-In giro solo con te e Ale-
-Va bene, andiamo?- annuisce mentre si mette una felpa nera presa a casa dall'armadio.
-No, rossa... - lui ride e la cambia, poi apre l'armadio dove teniamo le cose che ho comprato per Ale. Prende una tutina rossa
-Si facciamo il gabibbo ora-
-Lo vesto io- rido mentre lo fa a cambiare. Poco dopo usciamo con la carrozzella. Ho paura che Ale abbia freddo così lo copro
-Amore, non ci sono meno cinque gradi. Tranquilla non ha freddo- scoppio a ridere e lui mi bacia. All'Eur sapevo orientarmi, insomma sapevo dove andare, qua sono un pesce fuori d'acqua, io ho sempre odiato Milano. La città più bella resterà quella che mi ha cresciuto, ovvero la capitale. Qua non ho manco mai visto il Duomo, l'avrò visto l'ultima volta in terza liceo con la scuola, ma non mi era piaciuto. Mai nulla può battere piazza San Pietro o il Colosseo. Stephan mi prende la mano e me la stringe.
-Ci sono io- gli sussurro mentre lui mi bacia sulla guancia per accarezzare Alessandro che ha vicino un pupazzo di Stephan quando era piccolino.
-Ora lo vizio un po', vieni con me gli voglio compare una palla-
-Una palla? Ha a malapena quindici giorni-
-Eh allora? Quindici giorni... Io direi che una palla può già averla, quelle di gomma piccole con sopra i cartoni. Vieni- entriamo in un negozio e Stephan trova sta palla, amo però come si preoccupa per lui e come vuole farlo sentire amato fin sa subito.
-Hai un papà bellissimo e bravissimo- sussurro ad Ale mentre lui dorme con la mano appoggiata sul pupazzo. Almeno non se la mette in faccia e respira bene, insomma se no sarei preoccupata al massimo.
-Ma El Shaarawy- dice il proprietario mentre si fa con lui una foto e si fa autografare la maglia dell'Inter. Dopodiché usciamo, sono abituata alle fans che gli girano attorno anche se a Roma erano molte di più. Quando usciamo lui gliela mette vicino, io scoppio a ridere.
-Abbiamo un futuro calciatore allora-
-Futuro calciatore, ti piacerebbe un portiere?-
-Per me può fare quello che vuole... Pure il ballerino-
-Il ballerino, mi piace- dice mentre mi morsica la guancia. Scoppiamo a ridere e davanti a noi vediamo Handanovic con i suoi figli di otto e sei anni. Saluta Stephan e poi lo ferma.
-Ma mi spieghi che è successo con Lautaro?-
-Ma niente, ho provato a prendere la palla ma gli ho fatto male. Mica l'ho fatto apposta, sembra una scena da bambino su-
-Vabbè ci vediamo ciao-
Mi spiega l'accaduto ed io rido
-Scusa amore eh, ma De Rossi è De Rossi-
-Vuoi vedere che ti ci mando da De Rossi?-
-Scherzavo...- ride e mi bacia. Alessandro scoppia a piangere così lo prendo in braccio.
-Per me sei geloso che bacio mamma- dice Stephan mentre gli morde il braccino. Torniamo a casa ed io lo allatto mentre guardiamo il biliardo in TV, come sempre.
-Allora non vieni contro la Lazio-
-Non posso. È troppo piccolo, penso di portarlo allo stadio dall'ottavo mese in poi. Ho paura dell'enorme rumore, può dargli noia- lui annuisce e mi bacia sulla guancia. Accarezza un po' Alessandro che si mette il suo dito in bocca.
-Ale non sono un ciuccio...- guarda il telefono e diventa cupo. Mi accarezza.
-Amore... Chi è?-
-Niente, Conte. Tranquilla- mi bacia ed io metto Alessandro nella culla e mi sdraio a prenderle anche un po' io le coccole.

Stephan
Ho mentito, la mia ex mi ha scritto, è ricomparsa perché ora sono a Milano. Io non so che fare, insomma amo Aurora ma vorrei con lei un confronto dato che cu siamo insultati per giorno e notte, alla fine l'ho chiusa io. Una sera a Roma mi sono fatto una tipa, tanto avevo già numerose corna in testa da parte sua. Aspetterò dopo cena per chiamarla.
[...]
Aurora dorme beata ed io coccolo Alessandro sul terrazzo in braccio a me mentre la chiamo
-Vedo che dopo anni ti fai viva-
-Sempre simpatico-
-Che volevi dirmi?-
-Niente sono a Milano, magari possiamo andare a farci un giro-
-Mi spiace mai sai no com'è ho una famiglia-
-Eppure mi hai chiamato-
-Ester ci siamo lasciati male... Ma non sei cambiata, tranquilla non spendere manco del tempo ad avvisare Aurora, ci penso io. Vaffanculo Ester, vaffanculo-
Butto giù il telefono e mi giro, Aurora. Mi guarda mentre prende Ale e va in camera, cazzo. Entro in camera e la abbraccio mentre lei mi leva le mani.
-Perché non mi hai detto che era lei?-
-Aurora...-
-Stephan io ti ho detto tutto di me tutto-
-Io pure Aurora ma cazzo è la mia ex e sai come sono, ci siamo di nuovo lasciati male ma sai che non la richiamerò più-
-Vi siete visti... La foto di mio fratello, era lei la bruna- mi gira il telefono. Effettivamente è lei.
-Era dicembre...-
-Te la sei fatta a dicembre, a gennaio invece? Ci provavi con me-
-Aurora ascoltami cazzo ti amo, Ester è passato. Me la sono solo fatta, solo fatta e basta. Non provo amore quando faccio sesso con lei, con te invece si e lo sai bene. Non litighiamo per Ste cazzate...- lei si gira e piange, le levo le lacrime. Odio se piange, soprattutto a causa mia. La stringo e la bacio
-Scusa amore, scusa. Amo solo te e lo sai, sei la mia famiglia, te lo dirò se mi richiamerà-
-Ti amo- mi sussurra mentre io le faccio un succhiotti sul collo che ricambia subito dopo.
-Pure io, ti amo Aurora Florenzi-

Innamorata Di Stephan El Shaarawy (2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora