<Capitolo 3 ♡>

1.1K 24 3
                                    

Aurora
Sono arrivata a Roma Termini, prendo la valigia che ho portato per stare qua a Roma ed esco dalla stazione. Mentre cerco un taxi una ragazzina di circa tredici anni si avvicina.
-Ciao-
-Ciao-
-Sei la ragazza di El Shaarawy vero?-
-Si sono io-
-Posso fare una foto con te?- la guardo sbalordita. Una foto con me? Chi sono io per fare una foto adesso? Insomma non sono nessuno, sono solo la ragazza e la sorella di due calciatori.
-Con me? Si certo va bene- la faccio con lei.
-Sei bellissima, Stephan tornerà a Roma?-
-Questo io non lo so, non mi metto in mezzo alle sue decisioni. Però mai dire mai- lei mi saluta ed entra in stazione. Ok va bene è alquanto strana come situazione, prendo un taxi e vado verso quella che era casa nostra nel periodo dopo il campionato e prima di Milano. Ho le chiavi in tasca, apro e rivedere quella villetta mi fa commuovere. Volevamo vivere qui con nostro figlio, avevamo anche deciso come addobbare la cameretta. Anche se l'abbiamo riprodotta a Milano, questa casa l'ho sempre amata. Io e Stephan alla fine ci abbiamo fatto di tutto, dalle cose semplici come mangiare, guardare la TV, giocare col suo amato biliardo alle cose over 18 in ogni punto della casa.
Salgo in quella che era camera nostra e metto lì i miei vestiti, tanto starò qui fino all'otto settembre. Prendo il telefono e scrivo ad Ilenia, lei mi dice di andare subito da lei, andiamo allo stadio.
Non me lo faccio dire due volte, prendo un altro taxi e mi presento sotto casa sua. Busso e lei appena mi vede mi abbraccia
-Sta diventando sempre più grande eh-
-Inizia anche a tirare calci di rigore come lo zio ed il papà se è per questo- ridiamo e Penelope mi viene in braccio.
-Ziaa, sei tornata qua a Roma?-
-No amore ma ci sto per qualche giorno-
-Ma a me lo dici come si chiama?- nessuno sa che Alessandro ha questo nome. Insomma non volevamo farlo sapere a nessuno e non lo saprà nessuno.
-Eh no, è una sorpresa. Solo Daniele lo sa- la faccio scendere ed Ilenia mi dice che ha un biglietto per andare a vedere Lazio-Roma. È la prima volta che rivedrò mio fratello dopo mesi. Andiamo in macchina, mi era mancata Roma. Mi era mancata l'aria di derby nell'aria.
Arrivati allo stadio posso notare che la curva sud non fa la coreografia, in parte è colpa mia. Sono tutti divisi fra "Alessandro Florenzi è un buon capitano" "Alessandro Florenzi non è un buon capitano perché ci ha tolto un sacco di giocatori buoni". Posso vedere Alessandro che entra e corre mentre si allena con Lorenzo. Chiedo a Veronica se è allo stadio ma lei mi dice di no, però che posso andare da lei sta sera così guardiamo Stephan, tanto Lorenzo lo guarda sempre.
Mi metto a guardare la partita che finisce per uno a uno. Da piccolina con Ale guardavano sempre il derby, mi faceva mettere la maglia di Del Vecchio e lui si metteva quella di Totti. Poi iniziavamo a metterci quella di De Rossi e lui sempre quella del numero dieci. La mia prima volta a vedere la Roma sarà stata a cinque anni dopo lo scudetto del 2001, lui giocava già con la Roma under 15 e qualche volta venivamo allo stadio. Ho dei ricordi fantastici dentro questo stadio, quello dove spero di rivedere presto il mio fidanzato giocare. Aspettiamo Alessandro come sempre mentre alcuni giocatori escono, molti mi salutano ed altri no. Appena Lorenzo esce mi abbraccia.
-Ciao Aurora, tutto bene? Come va a Milano?-
-Bene dai... Sto cercando di ambientarmi-
-Ale sta per uscire vado ciao- mi bacia sulla guancia e posso notare il suo nuovo tatuaggio dietro l'orecchio con l'iniziale di sua figlia. Appena Alessandro esce sta parlando con Dzeko, quando Edin mi vede con lui diventa di pietra. Mi viene vicino e mi bacia sulla guancia
-Congratulazioni ancora eh... Vabbè io vado- saluta Ale. Alessandro abbraccia e bacia Ilenia mentre si dirige verso la macchina, anche quando siamo sopra non mi parla. Così appena vedo uno spiazzo gli giro il volante e gli levo la chiave.
-Ma sei cogliona?-
-Ora mi parli. Sono mesi che ti chiamo e non mi rispondi-
-Aurora, te l'ho detto quella sera. Non sei più mia sorella. Ora guido fino a casa e poi sparisci dalla vita mia cazzo-
Guida fino a casa sua e poi si ferma davanti alla porta.
-Vattene, non ti voglio più vedere. Vai via cazzo- lo guardo bene negli occhi e poi me ne vado con le lacrime che mi scendono. Stephan ora come ora mi manca un sacco... Vorrei averlo vicino a me, ma il suo lavoro lo porta lontano ed io ho accettato tutto di lui, anche il fatto di dover attraversare trasferte. Chiamo un taxi e mi faccio portare a casa di Veronica. Lei appena mi apre ed entro mi stringe. Mi è mancata un sacco, a Milano non ho amiche anche se a volte mi vedo con Federica, la ragazza di Barella.
-Ciao Aurora... Andato tutto bene con Ale?-
-Cambiamo argomento vah, tu come stai? Ti ho lasciato che eri una botte-
-Ah vuoi che ti mandi a quel paese subito eh... Comunque bene. Vieni che ti faccio vedere Camilla- andiamo nel suo salotto dove c'è Lorenzo sdraiato sul divano con Camilla in braccio. Lei la prende e me la fa vedere.
-Che bella che è- le tocco la mano e mi sto immaginando fra qualche mese me e Stephan con Alessandro fra le braccia
-Beata te... Io già ne ho uno in casa, ora mi arriva uno Stephan secondo-
-Ho avuto fortuna, la volevo femmina... Non una copia di Lorenzo-
-Vi sento eh- commenta il numero sette alzando la mano
-Lo sappiamo- scoppiamo a ridere
-La vuoi tenere? Mi fido di te non me la fai cadere- me la da in braccio e per poco non scoppio a piangere. So per certo che Veronica e Lorenzo saranno dei genitori fantastici. In quel momento mi squilla il telefono.
-Tieni Vero che dev'essere Stephan, vado a rispondere-
Esco fuori e prendo il telefono, Stephan
-Pronto amore-
-Ciao Auri, come va? So che sei a Roma-
-Bene dai, tolto Ale che praticamente mi ha messo fuori casa bene. Sono andata a casa nostra...-
-Tutto bene?-
-Si si, è rimasta uguale. Ho pensato che appena avrai degli stop, come a Natale possiamo scendere. Se ti fa piacere-
-Passare meno tempo a Milano? Certo-
-Abbassa la voce-
-Sono esattamente dentro la mia camera in hotel, fra poco andiamo verso lo stadio-
-Sei da solo?-
-Si, gli unici che tollero sono Stefano e Nicolò. Stanno in camera insieme ed io mi prendo la singola-
-Tornerai a Roma-
-Lo spero Aurora, lo spero. Sta sera mi guardi?-
-Si, con Lorenzo e Veronica... E Camilla per quanto possa capire-
-Ah sei a fare la terza incomoda-
-Stephan, come sempre nella vita prima di te-
-Ero pure io il terzo incomodo, con Nicolò-
-L'ho visto prima, ti saluta... Anche se ancora del tutto simpatico non lo è-
-Va bene amore, al nostro matrimonio non lo invitiamo-
-Questo poi lo decidiamo quando torni dalla Nazionale-
-Ai suoi ordini, mi sta chiamando Conte. Vado, ciao amore e ciao Ale per quanto mi possa sentire- rido e lui butta giù. Rientro e con Veronica e Lorenzo iniziamo a mangiare.
-Ma vi fa dormire lei?-
-Abbastanza... È a intervalli regolari e non piange chissà quanto. Però ho sentito la moglie di Immobile, Jessica, dice che col maschio è più dura-
-Sai come sollevarmi il morale eh- scoppiano a ridere mentre Lorenzo accende la TV.
C'è l'allenamento del Cagliari e dell'Inter, posso vedere Stephan allenarsi con Nicolò mentre appena vede Radja si abbracciano e parlano. Sono rimasti amici, a patto che lui non faccia più quello che mi ha fatto... Beh io meno lo vedo, meglio è.
Ci sediamo sul divano a guardare la televisione, Stephan non entra titolare, come immaginavo. Verso la fine del secondo tempo entra, dopo circa cinque minuti fa il gol del 3 a 1. Corre e fa il segno della A con la mano per poi mettersi il dito in bocca, Nicolò lo abbraccia con gli altri. Noi tre siamo saltati esultando manco avessimo vinto la Champions.
Stephan va all'intervista dopo la partita.
-Abbiamo visto questa esultanza con la A... Ha un significato?-
-Si è dedicato alla mia futura moglie e a mio figlio-
-Possiamo sapere il nome?-
-Penso che lo diremo dopo una partita quando sarà già nato, posso solo dire che inizia per A-
Rientra nello spogliatoio e loro due mi guardano.
-Allora a noi il nome lo dici?-
-Voi mica mi avete detto che era Camilla. Anche se ci avevo pensato...-
-Si ma diccelo. Tanto a chi vuoi che lo diciamo?- mi dice Lorenzo mentre sbuffo e mi tocco la pancia.
-Va bene, toccate la pancia- loro ci mettono le mani sopra e lo sentiamo scalciare.
-Ale, ti presento Lorenzo e Veronica, i tuoi futuri zii, Lorenzo, Veronica... Lui è Alessandro- loro mi abbracciano ed io ricambio.
-L'hai chiamato come tuo fratello...-
-Si, così so che io non lo scorderò mai come il tatuaggio- loro ridono e dopo un'ora circa vado verso casa prendendo un altro taxi.
Quando arrivo a casa scrivo i miei complimenti a Stephan dicendogli che quando ci rivediamo si merita un grosso bacio e lui ride dicendomi che cercherà di non morire domani vedendo Alessandro a Bologna.
Mi sdraio sul letto ed aspetto che Alessandro smetta di tirare calci. Non sta un attimo fermo ora, figuriamoci quando lo terrò in braccio. Mi accarezzo la pancia.
-Ale la fai dormire tre ore almeno la mamma su- dopo mezz'ora smette così mi addormento, con addosso la maglia di Stephan.

Innamorata Di Stephan El Shaarawy (2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora