<Capitolo 18♡>

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Stephan
Amo guardare il Colosseo, avevo in mente di fargliela qua la proposta ma ho voluto stra fare e fargliela al matrimonio di Mauro. Stiamo mangiando mentre lei è persa a guardare il Colosseo, ci mancano questi posti... Un sacco. A Milano non andiamo mai in centro, anni fa mi mancava il Duomo ma ora amo il Colosseo e tutte le altre mille cose che caratterizzano Roma. Il mio sguardo si sposta sul piccolo Alessandro che è nella carrozzella mentre gioca con la palla che gli ho regalato un po' di settimane fa. È la cosa più bella che Aurora mi abbia mai fatto nella mia vita. Quando finisco lo prendo in braccio mentre tengo la mano intrecciata a quella di Aurora.
-I miei uomini-
-Solo tuoi?-
-Certo questo è ovvio- sorrido mentre accarezzo Alessandro. Ad un certo punto mentre con Aurora parliamo del matrimonio previsto a inizio giugno mi sento osservato, insomma avere flash addosso è normale ma non è quello. Nel giro di due secondi sento qualcosa tirarmi i pantaloni. Penelope.
-Zio-
-Ciao Penelope- le dico mentre la prendo sulle gambe. Vedo Aurora spaventata. Come ci è arrivata qua?
-Penny, con chi sei qua?-
-Con papà e mamma- vedo arrivare verso di noi Alessandro incazzato nero. Questo non ci voleva.
-Penelope, vieni qua-
-No, voglio stare con lo zio-
-Lui non è tuo zio e lei non è tua zia, muoviti-
-Ale ora basta- urla Aurora. Ilenia si avvicina, non so cosa accadrà ma spero nulla di grave.
-Mi chiedo se tu abbia ancora un cuore... Alessandro non lo vedi? Sono quella di sempre. Quella di sempre. Non è cambiato niente, l'unica cosa è che sto con tuo amico. -

Aurora
Guardo Alessandro, ho una paura matta. Voglio ritornare come mesi fa, con Stephan a Roma e con io e lui che ci parlavamo giorno e notte.
-Te l'ho detto. Tu non sei mia sorella finché starai con lui. Penelope, non è tua zia, lasciala stare-
Quando si allontana sono a pezzi, vorrei solo averlo vicino. Stephan vede che sto male, che sto soffrendo.
-Amore... Lascialo stare. So è difficile ma ti ho detto che ci penso io, a lui ed ai tuoi genitori-
-I miei genitori anche no Stephan... Già lui non mi sopporta, i miei genitori sta sera non li nominare Stephan- dico incazzata nera. Non posso prendermela con lui però, sorride e mi stringe la mano per spostare la sedia vicino a me e cullare Ale nella carrozzella.
-Auri, guarda qua. Ora hai vent'anni, un figlio ed un futuro marito. È vero non hai un fratello ora come ora, ma io so mantenere le promesse. Voglio che tu sorrida, qualsiasi cosa accada- mi ritengo fortunata ad avere Stephan vicino a me. Non è un ragazzo come tutti, Stephan è speciale, Stephan è tutto quello che una donna dovrebbe desiderare.
Non gliel'ho ancora detto, ma andrò a vedere la sua gara contro il Liechtenstein. Spero che giochi anche se è molto difficile come cosa.
-Io nella vita non devo essere stata solo una cattiva ragazza, per aver incontrato uno come te- faccio scontrare le nostre labbra, siamo a pochi centimetri e lo bacio a stampo prima che lui riesca a farlo diventare un vero e proprio bacio.
Ho mio fratello pochi tavoli più indietro, ma non mi da noia. Devo andare avanti, e se lui vorrà mi chiamerà.
Usciamo poco dopo camminando sotto il Colosseo, avremmo già fatto 300 foto. Una passione che abbiamo in comune io e Stephan, strano ma vero, qualcosa in comune esiste.
-Tieni ascolta- mi da una sua airpod e la metto nell'orecchio.
Sta piovendo da mezz'ora
Tu bella come roma
Giri sempre con la tuta
Dici tra noi due non funziona
Mezza pariolina mezza bora
Se vuoi facciamo un giro in zona
Dal primo giorno che ti ho vista
Stavi in quel angolo da sola
Mentre la canzone va avanti lui mi stringe, io tengo con una mano la carrozzella di Alessandro mentre lui mi inizia a baciare sul collo per poi baciarmi sulla bocca.
-Mezza pariolina mezza bora- io sorrido.
-Oh, non sono pariolina. Ce sarai tu pariolino- scoppia a ridere
-Non sei pariolina? Fuori lo sembri, ma dentro ti conosco sei bora- sorrido mentre lui continua a baciarmi.
Lo riporto fin sotto l'hotel e quando lo devo lasciare Alessandro scoppia a piangere.
-Anche a papà mancherai, sei tutto papà-
-Sei esattamente cinque minuti di papà e nove mesi di mamma-
-Non ascoltarla era brilla quella sera- scoppio a ridere. Insomma quella sera, sembra lontana anni luce, invece era solo otto mesi fa. Quella sera, io, lui, la TV e la prima volta che abbiamo fatto l'amore. Tutto questo porta a quel bimbo in braccio a Stephan col nome dell'unico fratello che ho e che mi odia.
-Visto che l'ho calmato-
-Si, per cinque minuti. Non hai due tette per allattarlo. Ci vediamo presto Stephan, fra poco torno a Milano- mi alzo in punta di piedi, vista la mia bassezza, prendo Alessandro e lo bacio per l'ultima volta.
Mi mancherai Stephan, davvero tanto.

Stephan
Rientro di soppiatto, ho sfiorato di poco il coprifuoco, mi chiudo nella stanza con Bryan.
-El Shaarawy, pensavo che mi avessi abbandonato-
-Sai no com'è. Ho una vita sociale, tu e la tua ragazza?-
-Non siamo così dipendenti come te e Aurora, ma anche lei è brava in quegli ambiti. Ma io non l'ho ancora mezza incinta-
-Bryan, te e lei che scopate no grazie-
Scoppia a ridere e mi salta in braccio.
-Dai su, hai visto Ale vero? Era incazzato nero...-
-Fotte un cazzo, io ho il diritto di vivere la mia vita. Con o senza di lui...-
Scende ed io vado in bagno a cambiarmi, mi metto in boxer ed una maglietta azzurra della Nazionale. Mi guardo allo specchio mentre mando una foto a Aurora.
Ammettilo che vorresti
Vedermi solo tu così?

CON CHI DORMI?

Bryan ahahhaha

Sono gelosa lo stesso 😒

Va bene amore, ti amo

Pure io 😍

Spazio autrice:
Come ho detto prima, questa storia l'avevo finita a novembre. Ma non mi piaceva per niente il finale. L'ho riletta varie volte ed ho deciso di riprenderla. Mi scuso per il disagio e volevo solo informarvi che "Il nostro essenziale" è temporaneamente sospesa, la riprenderò dopo di questa o appena avrò più tempo 💖✨

Innamorata Di Stephan El Shaarawy (2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora