Un aiuto dal passato

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Il perché non avessi riconosciuto subito Bruce Banner mi saltò alla mente un attimo dopo che lui fu uscito dalla stanza. Se analizziamo le mie precedenti avventure assurde, ci accorgeremo che nessuna è stata vissuta insieme al dottore; non l'avevo mai visto di persona!

Ma ciò che la gente non sa è che la mia memoria di Spider-Man è piuttosto alta; ergo, non ho fatto fatica a collegare il volto del bestione verde che qui tutti chiamano Hulk con la faccia del suo alter ego, perché, dai, un po' di somiglianza c'è.

Feci questi ragionamenti mentre Tony e Pepper si bevevano una cioccolata... Lui aveva chiesto qualcosa di più forte, ma la moglie gliel'aveva negato categoricamente.

Fu solo dopo aver concluso il pensiero che mi resi conto di dover uscire di lì.

La domanda, quindi, sorge spontanea: Come?

Mi guardai in giro. Le finestre del salotto erano tutte chiuse e per aprirle servivano le impronte digitali di uno Stark.

La porta che dava sul resto dell'appartamento? Chiusa anche quella.

Sembrava che l'unica opzione fosse smascherare la mia posizione: il modo migliore del mondo per perdere la fiducia di Tony, il quale mi avrebbe ritirato il costume per la seconda volta in tutta la mia vita, scordando tutto quello che avevo fatto per lui nella guerra contro Thanos.

Scartai subito l'ipotesi, mettendomi alla ricerca di un nuovo piano.

Non ebbi il tempo di pensare a lungo, che qualcuno bussò alla porta.

Sorrisi.

Un'occasione imperdibile!

Mi avvicinai quatto quatto all'uscita, mentre Pepper si alzava dal divano borbottando.

La signora Stark aprì la porta.

L'espressione di Happy era seria e cauta.

-Signora- disse dalla soglia -Abbiamo un infiltrato nella Torre.

Non più! Pensai scivolando fuori senza che ne Pepper ne "il capo della sicurezza" si accorgessero di niente.

Una volta arrivato al piano terra mi avvicinai alla porta scorrevole ed essa si spalancò, dandomi libera fuga.

La cosa era stata fin troppo facile!

Cominciai a ridere come un matto mentre, dondolandomi su un sottile filo lattiginoso, mi dirigevo verso casa.

Ero tornato.

Spider-Man era tornato.

*

-Bruce Banner?- chiese Alex appoggiando la schiena al muro -Sicuro?

-Assolutamente. Ho anche usato il riconoscimento facciale e il risultato è stato più che positivo- affermai.

La ragazza sospirò.

-La cosa si complica- commentò, poi piazzò gli occhi nei miei -Ecco ciò che abbiamo: Lo S.H.I.E.L.D sta inviando informazioni sulla dimensione B a Banner, il quale le porta a Tony. Non sappiamo da quanto va avanti questa storia, ma la nostra intrusione ha insospettito tutti... è per questo che dobbiamo saperne di più.

-Ma come?- chiesi -Nessuno di loro ci dirà mai niente. Abbiamo bisogno di una spia... un infiltrato che ci faccia avere le informazioni da Tony o da Coulson.

Proprio in quel momento qualcuno bussò alla porta della mia stanza.

Zia May entrò con due tazze di cioccolata calda.

-Ecco, ragazzi, la vostra ordinazione- sorrise porgendoci le tazze.

-Grazie, signora Parker- disse Alex afferrando la propria.

Spider-Man: Random StoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora