Il dio delle cavolate

83 6 0
                                    

Ecco, ti pareva... pensai continuando a fissare il dio dell'inganno davanti a noi con un lieve senso di ironia.

Quando pensi che le cose non possano andare peggio è proprio quello che fanno... Ti tradiscono! E non c'è modo di aggiustarle: devono decidere loro se stare dalla tua parte o da quella della sfiga. In questi casi puoi solo sperare...

-Ma tu da dove appari?- domandò Tony a Loki, storcendo la bocca in una smorfia frustrata.

Il dio alzò gli occhi al cielo.

-È evidente che voi terrestri non avete ancora capito niente- commentò dopo un sospiro -Io sono superiore e voi come a chiunque altro: posso fare qualsiasi cosa io voglia; non sapete neanche se sono davvero qui o una semplice illusione!

-Capiremo se sei vero dal dolore che proverai quando ti trapasserò la gola!- urlò Logan, e con uno stridio seriamente inquietante gli artigli emersero dalle sue mani -Non so chi tu sia ma non mi stai a genio da adesso!

Loki sorrise.

-Me l'hanno detto in molti- fece, poi mi guardò -Oh! E chi è il ragazzino?

-Non sono affari tuoi, scemo!- intervenne Wanda, urlando.

-Questa accoglienza è davvero deliziosa, grazie!- esclamò Loki facendo un lieve inchino.

-Che ci devi fare con questo macchinario?- domandò Alex, facendo un passo in avanti e sfidando il dio con un coraggio inaudito.

Quello sorrise.

-Ha fegato la piccola- commentò, poi si rivolse a noi tutti -Beh, immagino che tutti sappiamo che cosa succederà a breve...

-La tua morte!- gridò Logan.

Loki lo ignorò.

-Tenterete di uccidermi senza riuscirci e sarà una scena così noiosa- sorrise -Un degno combattimento in stile Marvel.

-Che cosa intendi?- chiese Tony accigliandosi -Che vuoi dire con "Marvel"?

-Ah!- lo guardò -Voi non sapete niente...- si mise una mano sul mento, pensoso, poi tornò a fissarci con un sorriso -Forse è meglio che io inizi tutto dal principio...- fece, poi tossicchiò, i nostri corpi che vibravano dalla voglia di saltargli addosso -Beh, era il 4 marzo di questo stesso anno quando tutto ha realmente avuto inizio. Era un noioso pomeriggio come tanti: ultimamente, qui sulla Terra, le mie giornate sono state parecchio monotone e prive di significato...

« Mio fratello era in giro a firmare autografi e fare cose da re e io me ne stavo chiuso in casa, nessun posto dove andare, nessuno che mi invitasse a fare una serata cinema da lui- sospirò -Lo so, è una cosa molto triste... e io stesso ero deluso dal comportamento così egoista dei miei concittadini...

Egoisti loro? Pensai fissandolo con la fronte aggrottata Tsk! Che tipo!

-perciò ho deciso di fare qualcosa di diverso al posto del solito e noioso "girare per i canali della vostra insulsa televisione senza trovare un programma decente"- continuò il dio -quindi sono uscito di casa...

-Se non acceleri con la tua storiella idiota non riuscirò più a evitare il metterti le mani addosso!- gli ringhiò Logan, interrompendolo.

Loki gli sorrise.

-Ci stavo arrivando, stai calmo, Wolvi... Beh, dicevo...- iniziò a giocherellare con lo scettro che reggeva, facendoselo passare da una mano all'altra in un gesto quasi ipnotico -Ho così deciso di andare a sedermi in quell'angolo di universo tanto carino che è la scogliera accanto ad Asgard. Lì, immerso nel mio silenzio ho iniziato e capire una cosa molto importante... Ovviamente tutti voi conoscete i miei innumerevoli poteri. Da mia madre ho ereditato abilità che voi comuni mortali nemmeno potete immaginare... Ma, se devo essere sincero, non pensavo che tra quelle abilità fosse compreso il saper comunicare con altre dimensioni- ci guardò e annuì -Esatto: nella quiete e nella pace di quel momento mi sono messo in collegamento con la realtà da cui proviene il nostro amico dagli orrendi capelli.

Spider-Man: Random StoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora