1

997 19 8
                                    

Flashback

-Mamma... Mi manchi, perché non torni? Odio questo posto, ma non posso andare via, perché?

E tu Papà? Che fine hai fatto? Non torni più neanche tu?

Non mi volete? Cosa ho fatto di male? Non posso rimediare?

Odio stare qui, è tutto così cupo, eppure a volte sembra piacermi, forse perché mi sento così... Spoglia, vuota, cupa, proprio come questo edificio.

Come ci sono finita in Messico? Non lo so, so solo che mi manca casa, mi mancano i miei amici, mi manchi mamma, con i tuoi sorrisi, mi manchi come l'aria.

Perché mi avete abbandonata?-

"Mamma perché ho le voci nel cervello?" chiedo guardando il cielo, come se lei fosse lì, ma è lì o pure no?

"Mamma perché ho paura? Io non voglio avere paura, sai oggi ho fatto una brutta cosa, ho picchiato un bambino, ma neanche me lo ricordo" sospiro, perché non me lo ricordo?

"Sai mamma, non ricordo nulla della mia vita, neanche in che giorno sono nata, so solo il mio nome, e basta, Martina Crystal Privitera Rizzo non è nessuno" perché non so chi sono?

"Mi hanno detto che mi hanno dovuto cancellato la memoria, perché ho visto una cosa brutta, ma cosa? Cosa c'è di così orribile oltre al vostro abbandono?" non capisco.. Perché cancellare la memoria di una bambina di 6 anni?

"Sono ormai 4 anni che sono qui, dicono che presto tornerai, ma quando?" parlare al cielo era come un rito ormai.. Gli parlavo con la speranza di ricevere una risposta, ma quando c'ero quasi, le voci nel mio cervello me lo impedivano, urlavano, poi piangevano, poi ridevano e poi c'erano quelli in silenzio, ma che mi pesavano più delle altre voci.

Eppure non riuscivo a decifrare nulla, perché?

Cosa mi succedeva quando la risposta stava per arrivare?

"Ora vado a dormire, o almeno ci provo, mi hanno detto che domani ho delle visite... Spero che non sia un altro estraneo" sussurro per poi entrare in quella piccola stanzetta.

08:51

"Allora Martina, ora da quella porta entrerà una persona, okay?" mi domanda il mio tutore "Si, ma chi è?" chiedo confusa, volevo almeno sapere qualcosa "È un ragazzo, quando lo vedrai, lo riconoscerai" mi sorride, per poi alzarsi ed uscire.

Poco dopo la porta si riapri e spuntò un ragazzo, moro, tatuato sulle braccia, un pearcing sul sopracciglio.

Si avvicina sedendosi accanto a me, scrutandomi leggermente, per poi sorridermi.

"Ti ricordi di me?" mi chiede come se fosse ovvio, ma al mio scuotere la testa si imcupisce.

"Se mi dici il nome, forse loro mi permetteranno di ricordarti" sussuro impercettibilmente, mi inquieta la mia leggera somiglianza a quest'uomo.

"Fabio, Fabio Bartolo Rizzo" dice e un flusso di ricordi mi presero in pieno, la testa girava, le voci ridevano, forse divertite dal mio stare male.

Poi un ulro mi obbliga a chiudere gli occhi...

Fine Flashback

Dove sei?/MarracashDove le storie prendono vita. Scoprilo ora