Perché la mia vita doveva essere così complicata? Perché dovevo essere così? Non avevo mai avuto la mia età, non mi ero mai goduta nulla, avevo sempre avuto un unico pensiero nella testa: Mia madre.
Ma mia madre che cosa mi aveva lasciato? Nulla, solo delle voci nel cervello, mi lasciata nella mia pazzia, volata via per colpa mia.
"Perché lasciare Diego? L'amore non va sprecato così" Fabio dopo giorni mi rivolse la parola entrando in camera mia e appoggiandosi con i gomiti al davanzale della finestra, accanto a me. "È stato lui a lasciarmi"precisai, sbuffando il fumo, non facevo altro che fumare, magiavo e bevevo poco e niente, il giusto indispensabile per evitare di svenire.
"Ma è stata una conseguenza dovuta al tuo comportamento. Ti ho buttata giù per anni, eppure non hai capito un cazzo di quello che cercavo di insegnarti, mi domando come facesse lei" scosse la testa infastidito, forse arrabbiato "Che intendi?" chiesi confusa, lui stette in silenzio per qualche secondo "Che usavo il suo metodo di insegnamento, eppure non ti è servito a nulla" disse per poi uscire chiudendo la porta alle sue spalle.
Rimasi pietrificata per qualche istante, non comprendendo a pieno ciò che mi aveva appena detto. Scattai di colpo, uscendo da quella camera troppo stretta per così tanti pensieri, piombai in cucina, attirando l'attenzione di Fabio. "Tu... Tu hai sempre provato a farmela ricordare? Perché mai?" ero confusa, balbettavo quasi su una crisi nervosa. "Perché? Andiamo Martina! Può mai essere che tu non ci arrivi proprio?!" sbottò furioso "Solo tu sai!" urlò poi, e di nuovo quegli occhi, quel lampo di rabbia, quei ricordi, quel dolore.
E come succedeva sempre dopo quel dolore, corsi in bagno a vomitare rivivendo ancora una volta quegli attimi.
Rimasi ferma a guardarmi allo specchio, domandandomi perché a me, perché pian piano mi stavano abbandonando tutti, perché troppe cose, ma soprattutto arrivai alla conclusione che, probabilmente, mi odiavano perché ero l'unica a sapere chi avesse ucciso mia madre. Ma come facevo a ricordarmelo, se a stento ricordavo i miei scatti d'ira?
Sbuffai, perché non potevo avere una vita tranquilla? "È l'ora che tu esca un po', vai a cena con Mirko e tutti gli altri, ti ho già organizzato tutto, non ti faranno domande né altro. Non puoi dire di no" disse velocemente entrando in bagno e tirandomi addosso dei vestiti, senza darmi il tempo ed il consenso di ribattere. " Okay" sussurrai, non mi costava nulla uscire, eppure ero piena di ansia, forse perché avrei rivisto Diego, o forse perché avevo paura di rivederlo, o ancora perché speravo non accadesse nulla di strano, nulla che mi avrebbe rovinato la "serata".
Lo so fa schifo ☹️
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Dove sei?/Marracash
RandomMamma dov'è che sei? Mamma ho paura. Mamma qui non voglio starci. Mamma ho le crisi di panico. Mamma oggi ho picchiato un bambino. Mamma mi manchi. Mamma quando torni? Mamma ti odio. Mamma... mi dispiace. Chi sei Papà? Perché Papà? Non ti aveva fatt...