la stupiditá non ha limiti

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"Finalmente, iniziavo a chiedermi che fine avessi fatto. Era troppo bello per essere vero".
Davanti a me si stanziava, in tutti i suoi 160 centimetri di altezza, un elegante abitante degli oceani, l'unico essere sulla terra a riuscire a far sembrare i suoi capelli unti nonostante si trovasse sott'acqua, roba da far invidia a Piton.
"Non darti tante arie fratellino, hai solo schivato una lancia alla minima potenza, sono capaci tutti a farlo" rispose tritone evidentemente irritato.
Capii dalla sua posizione e dal colore bianco delle nocche che invece, in quel tiro, doveva averci messo tutta la sua forza, ma, essendo io una persona matura, decisi di non farglielo notare e di parlargli da persona civile:"Oh ma non é solo per questo che sono così sicuro di me. Forse non lo sai, ma ho anche distrutto crono, ho partecipato alla sconfitta di Gea, mi hanno offerto l'immortalità e l'ho rifiutata..." giá, maturo dicevo. Avrei potuto benissimo continuare, ma ormai l'attenzione di mio padre si era spostata su di noi e non volevo che pensasse che mi ritenessi migliore degli dei. Non fraintendetemi, solitamente non mi comporto in modo cosí arrogante e narcisista, ma capitemi, la tentazione di far diventare rosso quel pallone gonfiato del mio fratellastro é troppo grande.
"Tutto bene ragazzi? Non state litigando come al solito vero?" Poseidone inarcó le sopracciglia, sapeva benissimo del mio rapporto con Tritone, ma evidentemente non voleva far brutta figura davanti a un ospite.
"Non ti preoccupare padre, io e perseus ci stavamo solo salutando, vero?"
"Certo" alzai gli occhi al cielo, non volevo sembrare io il fratellastro cattivo, quindi non mi rimaneva altra scelta che dargli corda. Gli occhi di Tritone scrutarono la sala e si posarono su Piper:"Non mi presenti la tua amica, fratellino?" Sapevo bene dove voleva arrivare, anche se lei cerca di nasconderlo é pur sempre una figlia di Afrodite ed è difficile non notare il suo fascino. Le mie mani si strinsero a pugno e digrignai i denti, prima di partire Jason mi aveva fatto promettere di proteggerla, e questo, includeva anche da Tritone.
"No? Beh allora vorrà dire che faró da solo" si avvicinó con aria innocente a Piper e s'inchinó facendole un bacio a mano:"io sono Tritone, principe degli oceani ed erede al trono del Dio Poseidone" vidi con sollievo che Piper cercó di nascondere una smorfia di disgusto:"Piper Mclean, figlia di Afrodite"
"Oh il tuo nome é all'altezza della tua bellezza"
Decisi di mettere subito le cose in chiaro:"fossi in te le starei lontano"
"Perché è di tua proprietá? Hai mollato la biondina? O il grande perseus puó permettersi tutte le donne che vuole"
"Frena la lingua Tritone, non lascerei Annabeth per nulla al mondo. Il mio era solo un consiglio, sappi peró che il suo ragazzo potrebbe farti diventare un bel pesciolino fritto in un secondo" vidi Piper alle spalle di Tritone scoccarmi un'occhitaccia, deglutii e aggiunsi:" Non che lei non sia capace di difendersi da sola ovviamente" lei ne sembró compiaciuta e io tornai a respirare nuovamente. Sono sicuro che starete ridendo pensando che abbia paura di una figlia di Afrodite, sapete che vi dico? Avete ragione e dovreste esserne terrorizzati anche voi. Piper potrebbe costringere chiunque a fare qualsiasi cosa voglia solo parlando.
Tritone si immobilizzó e vidi percorrergli un brivido sulla coda, a quanto pare sembró prendere in considerazione l'idea di lasciar perdere. Almeno per il momento.
Purtroppo questo non serví a tenergli chiusa la bocca:"quindi é per questo che hai portato la ragazza del figlio di Giove. Temevi che se la tua amichetta Annabelle o come si chiama..."
"Annabeth" lo corressi, e dalla mia bocca sembrò uscire veleno. Tritone continuó, evidentemente divertito:"temevi che se l'avessi portata non saresti stato in grado di sconfiggere il grande erede del Dio dei mari?"
"Capispita sei davvero fortunato a essere l'erede di una persona immortale" s'intromise Piper in modo da far zittire Tritone, ma lui non le diede retta, aveva trovato il mio punto debole e non si sarebbe fermato finché non fossi crollato.
"Cosa ti prende fratellino? Sei forse geloso?"
"Ti piacerebbe" lo sbeffeggiai
"Ah giá, come potresti essere geloso per una biondina sciacquata figlia di Atena, tutto cervello e niente curve?"
Non finì la frase che mi ritrovai vortice tra le mani, alzai lo sguardo verso Piper con un ghigno sulle labbra,per farle capire di allontanarsi; lei mi guardó negli occhi e rise:"Oh, questo non avresti dovuto dirlo".

Angolo autrice
There is a little problem....ho scritto le idee per la storia tanto tempo fa (perchè da brava scansafatiche quale sono non aggiorno molto spesso) il problema è che ci sono alcune parti che non riesco a ricordare o a capire....ma piano piano ci riuscirò non preoccupatevi.

Percy Jackson e la scelta dell'eroeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora