"Glu, glu, glu" le labbra di Leo si mossero creando delle bolle d'aria che risalirono verso la superficie; non potendo scappare come loro mi limitai a seguire il prezioso insegnamento del mio patrigno stoccafisso, cioè "sorridi e annuisci". Originariamente questa tattica 100% funzionante era stata pensata per quando mia madre decide di farmi una ramanzina sulla scuola o sulle missioni troppo pericolose; poi io l'avevo riciclata, per evitare di ricevere un libro in testa, per i momenti in cui Annabeth si perde a parlare di architettura, ma devo ammettere che, anche in questo caso, non mi aveva deluso.
Erano passati forse tre kilometri da quando, all'ennesimo "siamo arrivati?" di Leo, avevo ordinato all'acqua di aumentare la pressione nelle orecchie per non sentire piú la sua voce. Probabilmente Jason doveva essersene accorto perché, per vendicarsi del fatto di non aver pensato anche a lui e Frank, cercava continuamente di toccarmi per darmi la scossa.
Immerso nella piú totale tranquillità non mi accorsi della gara proposta dal figlio di Giove cosí, quando tre figure mi sfrecciarono accanto, persi l'equilibrio e mi ritrovai a girare su me stesso; avete presente quei cartoni per bambini che dovrebbero far ridere? Ecco, sarebbe esattamente quello che ne verrebbe fuori se mai facessero un adattamento televisivo sulla mia vita.
Quando ripresi possesso del mio corpo mi affrettai a recuperarli: uno perché, approfittando della mia sordità, Jason avrebbe deciso una penitenza che avrebbe fatto sembrare "pulire il divino trono di porcellana di Dioniso" ridicolo; e due, perché dovevo umiliare i miei amici facendo vedere quanto possa essere piú veloce di loro in acqua.
La coda di Frank scomparve dietro a una grossa roccia e li seguii. Non avevo idea di come facessero a sapere la strada, ma non mi feci domande e svoltai l'angolo. Mi piombarono addosso 150 kili di muscoli e pancetta semidivini e caddi con il sedere sul fondo marino riempiendomi le mutande di sabbia, e fidatevi, non é una bella sensazione.
"Ahi! Si puó sapere cosa ca..."
"Perseus Jackson, modera il linguaggio!"
"...spiterina é successo?!" Alzando la testa non potei fare a meno di notare mia madre che mi guardava come si potrebbe fare quando si sta sgridando un bambino cattivo.
Qualcuno tese la mano e l'afferrai per alzarmi. Mia madre stava per parlare attraverso il messaggio Iride, ma io la bloccai con un gesto della mano:"Aspetta, devo togliermi i tappi per le orecchie" Mentre la pressione intorno a me si abbassava, Leo replicò evidentemente offeso:"Un attimo, vuol dire che non hai sentito neanche una parola dei miei brillanti discorsi?!"
"Ma soprattutto, non potendo sentire l'ammonimento di Sally, tu ti esprimi veramente dicendo caspiterina?" Frank si voltò verso Jason sentendosi chiamare in causa:"Perché, cosa avrebbe dovuto dire?" Oh, povero piccolo innocente Frank, sono felice tu non possa capire il linguaggio di Arion.
Rivolsi la mia attenzione a mia madre:"È successo qualcosa mamma?" Lei sgranò gli occhi non riuscendo a concepire quanto fossi stupido:"Se è successo qualcosa?! Ti é stata appena profetizzata un'altra impresa, sei andato al palazzo di tuo padre e adesso Chirone mi avvisa che sei nuovamente partito per recuperare una nave che in passato é stata il quartier generale di un esercito di mostri e non ti sei neanche degnato di chiamarmi e osi chiedermi cosa é successo?!" Dopo quello non avrei piú avuto bisogno di tappi per le orecchie perché i miei timpani sanguinarono implorando pietà. Aspettai che mia madre riprese fiato per evitare di farle venire un infarto e cercai di giustificarmi:"Mi dispiace tanto,ti prometto che ti chiamerò piú spesso"
"Ti conviene. E mi raccomando..."
"Si, starò attento a non morire"
"Beh quello mi sembra ovvio, volevo dirti di non azzardarti a fare un altro tatuaggio o giuro sullo stige che te la dovrai vedere con me". Avrei voluto aggiungere che non era stata colpa mia se mi ritrovavo la scritta S.P.Q.R. marchiato a fuoco sul braccio, ma il suo telefono iniziò a squillare e la suoneria di mia madre interruppe le mie proteste.
"Scusa tesoro é Paul. Ci sentiamo piú tardi". Il messaggio Iride finí, lasciando posto agli sghignazzi dei miei compagni:"Quando abbiamo visto un arcobaleno e abbiamo deciso di seguirlo non mi aspettavo di trovarci un tale tesoro" Leo era sdraiato a terra dando calci all'aria e l'attrito dell'acqua rendeva la scena abbastanza strana. "Non sono io quello che si é spaventato tanto da cadere quando si é trovato di fronte una donna arrabbiata" gli feci notare.
"Mi raccomando signorino, niente tatuaggi!" Recitó Jason tenendosi la pancia per le troppe risate.
" Ti ricordo che questo" indicai il mio braccio:"É colpa tua" Lui appoggiò la mano sul petto assumendo un'aria innocente che non avrebbe convinto neanche una svampita come Drew:"Moi? Cosa posso farci se sei stato cosí impavido da ottenere il titolo di pretore in pochi mesi" pronunciò la parola 'impavido' tra virgolette, fu allora che ordinai a un pesce palla di inseguirlo, vietandogli di fermarsi finché Jason non si fosse trovato nel fondoschiena tanti aculei quante le linee sul suo braccio.Angolo autrice
Il riferimento alla serie di Percy Jackson non é per niente una frecciatina alla Disney...nooo.
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Percy Jackson e la scelta dell'eroe
FanficBeh, che dire. Percy senza il rischio di morire non sarebbe Percy e Annabeth lo sa bene. Il figlio di Poseidone sta iniziando a mettere il bene della missione davanti alla sua lealtà, nel mentre Leo decide di essere la reincarnazione di Mary Poppins...