Exotic // Chanbaek

26

Dopo essere passati a casa di Chanyeol-che trovarono vuota, così che Baekhyun non aveva potuto conoscere la sua famiglia- i due tornarono a casa, dopo aver preso un Bubble Tea che stavano consumando in macchina durante il tragitto.

Il telefono del bassino si illuminò, indicando che gli stava arrivando una chiamata da parte di sua madre.
Sbuffò, prevedendo cattive notizie; solitamente in quei giorni la sentiva solo all'ora di pranzo e a cena, e se chiamava fuori orario due erano le cose: o doveva informarlo del fatto che gli stava comprando dei vestiti, e voleva sapere cosa preferisse, o doveva rimproverarlo per qualcosa che aveva combinato.

"È mia mamma. Ci metto un secondo." Disse a Chanyeol, che annuì con un sorriso.

"Mamma?" Rispose, allungando una mano per accarezzare la nuca del maggiore.

"Ciao, Baek... tutto bene?" Domandò la donna.

"Sì, tu?"

"Tutto apposto... senti, tuo padre vuole anticipare il ritorno di un giorno. Stamattina i vicini lo hanno chiamato, e gli hanno detto che hanno sentito dei rumori strani in casa... tu ne sai qualcosa?" Lo informò la donna, senza alcun tono di rimprovero. Ormai sapeva che suo figlio invitava spesso i suoi amici o ragazzi per la notte, quindi si era rassegnata. E in ogni caso, arrabbiarsi non sarebbe servito a molto: Baekhyun avrebbe comunque continuato a fare di testa sua, come faceva da sempre. Sua madre era ben consapevole che la maggior parte delle volte facesse il ribelle soprattutto per mandare  suo padre su tutte le furie, ma questa fu una delle poche volte in cui riuscì involontariamente a provocare l'uomo, anche perché tutto avrebbe voluto, tranne che decidesse di anticipare il ritorno.
Ora non avrebbe più avuto la casa per sé, ma cosa più importante, avrebbe anche dovuto subire una ramanzina che non voleva assolutamente ricevere da suo padre, e che soprattutto non gli interessava ascoltare.

"Rumori strani del tipo?" Chiese l'argento, trattenendo una risata.
Aveva previsto che sarebbe potuto succedere, ma la situazione era più divertente di quanto credesse: immaginava la faccia di suo padre contorta dalla furia al sentire l'ennesima testimonianza dei loro vicini di casa.

"Non lo so, dimmelo tu. Anche se posso immaginare cosa intendessero."

"Dio, ma anche se fosse non possono farsi gli affari loro? Voglio dire, non è che sono andato a scopare a casa loro."

"Le parole, Baek. Ascolta, lo sai che per me non c'è problema, sei quasi un adulto e penso non ci sia molto che possa fare per farti rigare dritto ormai, o sbaglio? Solo che sai com'è tuo padre... non gli piace che tu-"

"Senti, puoi dire a mio padre che di quello che pensa non me ne frega un cazzo." Disse, e il castano si voltò verso di lui, scioccato.

"Baekhyun, non parlare in questo modo! Comunque saremo a casa nel tardo pomeriggio, suppongo... e preparati ad avere una strigliata da tuo padre."

"Tornate pure quando volete, non mi cambia nulla. Anzi, sai cosa, digli che ho invitato un amico per cena, non vedo l'ora di presentarvelo." Affermò compiaciuto il minore, mentre il ragazzo al suo fianco agitava la testa contrariato, e quasi spaventato da ciò che lo aspettava.

"Va bene, Baekhyun, basta che ti comporti bene... evitate di litigare, per favore, mi mettete in una situazione complicata, e lo sai." Disse la donna con tono esausto.

"Certo. Ora ti saluto, sono in compagnia. Manda a fanculo tuo marito da parte mia." Concluse, per poi mettere giù.

"Baekhyun? Cosa è appena successo?" Domandò perplesso il maggiore, parcheggiando di fronte a casa del bassino.

"I vicini hanno riferito a mio padre che stamattina ci siamo divertiti parecchio e lui non l'ha presa troppo bene." Spiegò brevemente. "Per questo motivo torneranno oggi, quindi stasera a cena ti presento i miei genitori." Disse con un sorriso, mentre apriva la porta di casa.