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"Yeol... che ore sono?" Mormorò Baekhyun al suo risveglio, rigirandosi tra le lenzuola senza trovare ancora il coraggio di aprire gli occhi.

"Yeol?" Chiese ancora, non avendo ottenuto alcuna risposta.

Controvoglia, aprì gli occhi e si voltò dall'altro lato del materasso, trovandolo però completamente vuoto, se non per un bigliettino scritto nella calligrafia ordinata del suo ragazzo.

"Buongiorno amore! Sono sceso a fare colazione. Raggiungimi appena puoi.♡
-Chanyeol"

Certo che poteva aspettarmi... pensò il bassino, stiracchiandosi pigramente nel letto ancora caldo.
Non appena si alzò si diresse in bagno e si infilò sotto la doccia, prendendo a cantare allegramente mentre si insaponava.

Presto ne uscì, e si mise alla ricerca di un accappatoio per asciugarsi, ma non trovò assolutamente nulla. Neanche un semplice asciugamano da avvolgersi in vita.
Nel mobiletto che avrebbe dovuto contenerli, trovò un altro biglietto.

"Cerchi il tuo accappatoio? Spiacente, baby... non ne troverai neanche uno qui!"

"Yah, Park Chanyeol!" Esclamò, spazientito. Ma cosa stava tramando quel ragazzo troppo cresciuto?

Rientrato nella stanza da letto, frugò nel grande armadio a muro, sopra la grande sedia di ingresso, sulla scrivania e persino sotto il letto, ma non trovò nemmeno la minima traccia di un asciugamano, né tantomeno di un vestito, compresi quelli che aveva indossato il giorno prima.

Infuriato prese il suo telefono e compose il numero del suo ragazzo, pronto a dirgliene quattro.
Voleva la guerra? E allora l'avrebbe ottenuta.

Dopo qualche squillo, la voce squillante di Chanyeol lo salutò, con tono divertito.
"Amore! Buongiorno."

"Buongiorno un cazzo!"

"Come mai così aggressivo? Perso qualcosa?" Lo prese in giro il maggiore, sgranocchiando qualcosa di croccante dall'altro capo.

"Stronzo. Dimmi dove hai nascosto i miei vestiti se non vuoi che ti uccida al tuo ritorno."

"Oh, non ne ho idea. Dovrai cercarli da solo."

"Chanyeol-ah." Lo appellò, con tono serio.

"Hai fame, piccolo? Quaggiù c'è di tutto, perché non mi raggiungi?" Fece finta di niente Chanyeol, continuando a masticare fastidiosamente.

"Senti, brutto stronzo, tu ora vieni in camera e mi ridai i miei vestiti, se non vuoi essere preso a calci nelle palle, chiaro?"

"Uhm, improvvisamente la linea è disturbata, amore, ti richiamo tra un po', okay?! Comunque... prova in fondo al corridoio, probabilmente troverai qualcosa."

"Non ti azzardare a chiudere! Non uscirò completamente nudo da questa stanza, Park-" le sue parole vennero interrotte da una serie di bip, segno che Chanyeol aveva messo giù.

Oh, gliel'avrebbe pagata cara, altroché.

Raccogliendo tutto il coraggio che aveva in corpo, si incamminò verso la porta, e dopo averla aperta sbirciò da entrambi i lati del corridoio se ci fosse qualcuno in giro; scorse una pila ripiegata di vestiti sulla destra, e vedendo che nessuno era nei paraggi, si richiuse la porta alle spalle e a passo svelto percorse l'immenso corridoio che lo separava dai suoi amati abiti.

"Cazzo, ma quanto sono lunghi questi corridoi?!" Si domandò, disperato e impanicato, mentre correva nudo come sua mamma l'aveva fatto verso la fine dell'andito.

Raggiunti dopo quello che sembrava un tempo infinito i suoi abiti, si inginocchiò, per constatare che fossero effettivamente i suoi.

Improvvisamente udì delle voci provenire da una delle stanze accanto, e prima che potesse fare qualsiasi cosa, persino raccogliere un paio di boxer, una coppia carinissima di anziani che parlottavano animatamente in francese puntò gli occhi nei suoi, congelati dalla paura.

Exotic // ChanbaekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora