Il tempo era ormai passato, un anno se n'era già andato, casa Styles non era più la stessa senza il rumore dei passi di Louis,senza i suoi sorrisi e la sua voce, e questo tutti lo sapevano ma in un modo o nell'altro cercavano di andare avanti lo stesso, non evitando però la speranza di ritrovarlo che aiutava molto nella vita di tutti i giorni, tutti avevano speranza tranne Harry.
Harry non smetteva di darsene una colpa, perché sapeva che era sul serio colpa sua, ovviamente sua madre e suo padre cercavano di non farglielo pesare ma ciò non attuiva di certo il dolore che sentiva nel cuore e il nodo in gola. Mancavano anche a lui i suoi enormi occhioni azzurri e gli strani pomeriggi passati insieme. E strano ma vera ora che aveva assaporato le sue labbra era difficile evitarne il pensiero.
"Cos'ho fatto? Cosa mi sono perso sul serio?"
Queste domande giravano costantemente nella sua testa, anche in questo momento mentre stava appoggiato al muretto davanti alla casa in cui si teneva una festa,con uno sbuffo ci poggiò sopra il bicchierino con la vodka e dandosi una spinta si addentrò nuovamente in quella massa di corpi esaltati.Intanto in un posto lontano...
Louis era cambiato, sia dentro che fuori. Non sperava più, passava giornate intere a fissare il vuoto aspettando solo il momento in cui Mark scendesse a fare ciò che faceva sempre.
Sul corpo portava ferite dovute e non al suo cercare di ribellarsi continuamente.
Ormai aveva smesso però...sapeva che non sarebbe servito. Era obbediente come piaceva allo zio che ogni tanto lo premiava con qualcosa in più da mangiare.
I suoi occhi ora spenti non lacrimavano più da giorni,da mesi forse, aveva perso il conto persino del tempo,chiuso al buio come il peggiore dei criminali, con la pelle incrostata da sporcizia e sangue.Una bacinella in legno sbatté ai suoi piedi facendolo sobbalzare, qualche goccia schizzò via, vide all'interno un panno galleggiare mollemente
"Lavati,comincio a non sopportare più il tuo puzzo."
La mano dello zio afferrò con sgarbo il suo mento tirandolo in alto, occhi azzurri si scontrano con occhi al caramello fuso così simili a quelli di suo padre,lo sapeva perché all'orfanotrofio teneva una foto dei suoi genitori riposta con cura dentro ad un pendolo che portava sempre con sé.
Le labbra sottili del piccolo si tirarono in una linea dura deciso a non parlare
"Rispondi o sai cosa succederà"
"Si signore,mi darò una pulita" la voce graffiata corrose le sue stesse orecchie.
"Bravo bimbo,sei così bravo per me"
Con un ghigno e una carezza sulla testa lo zio si alzò in maniera elegante dalla posizione accovacciata assunta e tornò da dov'era venuto sbattendo la porta per l'ennesima volta.
Louis cominciò a lavarsi come meglio poteva stringendo i denti quando passava sulle ferite o gli ematomi,non si sentiva comunque pulito.
I grugniti provenienti dalle sue spalle lo fecero rabbrividire, si girò leggermente e con meno difficoltà grazie al fatto che ora le catene erano ai piedi e non alle braccia.
Dietro di lui l'uomo era ancora stranamente vivo si chiedeva spesso come facesse, aveva un colorito smorto e le guance scavate,sapeva che lui non fosse da meno ma li parve strano che fosse ancora vivo dato che la prima volta che lo vide era quasi morto, attaccato a delle manette al muro, nonostante la situazione non si toglieva mai di dosso quello strano ghigno di vittoria, sapeva che erano affari dello zio e per ciò non chiedeva mai nulla,gli occhi dell'uomo erano costantemente chiusi o almeno,lo erano quando si girava verso di lui,non si erano mai parlati,ogni tanto lo zio scendeva apposta per mal menare quella vittima e poi se ne andava come se niente fosse, in quei momenti il piccolo stringeva gli occhi e basta facendo finta di nulla.
Forse era ancora vivo per il buon cuore di Louis che donava a lui il suo cibo facendo così una volta l'uno.
"Ei...sei ancora vivo?"
Il sussurro arrivò alle orecchie dell'uomo che alzò la testa di scatto
"Ovvio che sono a-ancora vivo marmocchio, e tu?"
Il liscio sgranò gli occhi non avendo mai sentito la sua voce oltre che per le urla di dolore.
Annuì positivamente girandosi a finire ciò che aveva iniziato.
...I mesi passavano ma Louis ricordava sempre il verde smeraldino degli occhi di Harry.
I mesi passavano ma Harry ricordava sempre l'azzurro cielo degli occhi di Louis.
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Infantilismo//Larry//
FanfictionI genitori di Harry hanno deciso di adottare Louis, un ragazzino apparentemente affetto da infantilismo. Harry sembra non volerlo accettare. Ma Louis adora Harry e i suoi riccioli ribelli. ❗❗ATTENZIONE: La storia ha tutti i diritti riservati, per...