Louis era troppo concentrato a fissare i riflessi castani sui suoi lunghi capelli per riuscire davvero a sentire ciò che il ragazzo gli stava dicendo.
Erano belli, ondulati e tirati costantemente indietro, a Louis piacevano quei capelli adornati da un paio di occhiali da sole nonostante fosse sera.
"LouLou, mi stai ascoltando?"
La mano anellata passò davanti a gli occhi blu dell'altro che erano fissi nel vuoto, riscuotendolo.
Il più piccolo sorrise franco increspando gli occhi.
"Hum,potresti ripetere?"
Il riccio ridacchiò riavvindosi la massa sulla testa e strinse la mano al piccolo posata davanti alla sua.
Il ristorante italiano in cui si trovavano era affollato il giusto, e le luci soffuse creavano una bella atmosfera, Harry aveva scelto i posti migliori, ed erano finiti vicino alla finestra che affacciava su un bellissimo campo, accanto a loro una coppia parlava a bassa voce in lingua straniera, probabilmente in italiano visto l'accento.
Le mani si separarono alla portata dei piatti.
"Ti vedo distratto oggi, c'è qualcosa che non va?"
"No,sono solo preoccupato per mio zio, il lavoro lo ha preso molto, pensa che ultimamente non smette di portarsi dietro la cartelletta sul caso su cui sta studiando."
Harry deglutì il boccone di pasta portando gli occhi smeraldini sul parco.
"Sai com'è la vita da poliziotto, specialmente in ciò che è specializzato lui, sono sicuro che si prenderà cura di sé stesso."
"Comunque è veramente deliziosa questa pasta"
"Oh.. la mia non mi piace molto.."
Louis allungò la forchetta verso le tagliatelle di Harry per sgrafignarne un po', venne però schiaffeggiato da quest'ultimo.
"Ouch!"
"Avresti dovuto ascoltarmi quando ti ho detto che la carbonara non ti sarebbe piaciuta."
Nel mentre il maggiore spinse via il piatto di Louis e fece a cambio col suo, si guadagnò un grande sorriso dolce che gli fece scaldare il cuore, se ciò significava essere amato con solo gli occhi da Louis, gli avrebbe donato altre dieci porzioni delle sue deliziose tagliatelle.
"Mh,si comunque hai ragione, dovrei lasciargli tempo, preoccuparsi è inutile."
Trangugiò con ingordigia la pasta leccandosi i baffi, felice che Harry avesse rinunciato ad essa per lui.
Si scusò mentalmente per tutti gli italiani ma la carbonara proprio non la mandava giù, nonostante fosse la prima volta che la mangiava.
"Che ne dici se gli preparo qualcosa per farlo rilassare un po'? Potremmo passare il tempo con due chiacchiere."
"Sembra dolce da parte tua, se non ti dispiace posso passare a darti una mano."
Louis si chiese mentalmente cosa avesse fatto per meritarsi quell'angelo.***
Da quando avevano sistemato, le cose erano andate bene,e nonostante i piccoli litigi si frequentavano ancora, con il sostegno di suo zio, e del suo migliore amico Niall. Ma Harry non aveva mai parlato della sua famiglia quindi la domanda gli sorse spontanea
"Senti Harry,come sta la tua famiglia?"
Harry guardò dall'alto Louis che teneva timido gli occhi bassi, sbuffò.
"Perché questa domanda?"
Sperava che non arrivasse mai quel giorno, m evidentemente sperava male, era comprensibile che il piccolo fosse curioso.
"Credo stiano bene, non vivo più con loro"
Sorrise per convincerlo.
"Oh"
Il riccio spinse Louis su una panchina lungo il percorso e poggiò le braccia aperte sullo schienale dandogli la possibilità di appoggiarsi a lui. Ad occhi esterni sembravano neosposini.
La gente passava,chi indifferente,chi addolcita e chi nonostante il ventunesimo secolo con sguardi di disgusto.
Ai ragazzi non importava, la loro bolla si era di nuovo creata.
"Mi piacerebbe conoscergli un giorno."
"Mh,si magari un giorno"
Nonostante la risposta ambigua Louis non sembrava sospettoso, e fissò lo sguardo nell'altro.
Harry fu attratto dalle labbra rosee e sottili come petali di rose e non poté non avvicinarsi, portò due dita sotto al suo mento e lo guidò verso di lui.
Le loro labbra si toccarono,gli occhi chiusi confermarono al bacio note dolci e calde.
Al più grande girava la testa , e sentiva il cuore in gola.
Gli piaceva il sapore di Louis mischiato a quello del vino assunto prima.
Separatosi con un uno schiocco strinse le sue guance dando a l'altro l'opportunità di fare lo stesso con le mani piccole.
"Louis.. Louis..."
"Harry..."
La voci sospirate si mescolarono.
"Tu non immagini neanche lontanamente come mi sento in questo momento."
Louis spalancò gli occhi azzurri in quello verdi.
"Il mio cuore galoppa, e ho un nodo in gola che non mi permette di parlare, passerei ogni attimo con te, ormai sei diventato i miei respiri. Sei essenziale, come farei senza di te?"
Una lacrima sgorgò dall'occhio destro di Harry e corse verso il pollice di Louis posizionato poco sotto.
Lo sguardo interrogativo era presente in quest'ultimo.
"Cosa ti tormenta,mio Harry?"
Le labbra carnose si strinsero forte fra loro.
Non poteva neache immaginare Louis... Il pensiero che il piccolo scoprisse tutto e lo abbandonasse gli faceva tremare le gambe.
Sapeva che fosse giusto che l'altro sapesse e trovasse finalmente pace ma aveva.. paura. Fottutamente paura.
Così mentì.
"Sono solo emozionato. "
Le fossette uscirono fuori.
"Ho bisogno di chiederti una cosa.."
Louis sorrise di rimando spostandoli una ciocca riccia dalla fronte.
"Dimmi Haz.."
Harry era nervoso, la bile gli era salita su, mai si era immaginato di ritrovarsi come una scolaretta innamorata.
"V..vo..vorresti"
Il balbettio fece trattenere una risata al castano, che guardò con attenzione le guance di Harry diventare rosse dall'imbarazzo.
"Harry, vorresti essere il mio ragazzo?"
Gli occhi diventarono biglie verdi, tanto erano spalancati e le labbra socchiuse diventarono a forma di cuore. A questo punto la risata fu difficile da tenere.
Louis si alzò e tirò su Harry, tirandolo verso il sentiero che portava a casa.
Harry rimase semplicemente in silenzio, ancora imbarazzato, che succedeva all'uomo impavido dalle mani anellate? Non sapeva rispondere.
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Infantilismo//Larry//
Fiksi PenggemarI genitori di Harry hanno deciso di adottare Louis, un ragazzino apparentemente affetto da infantilismo. Harry sembra non volerlo accettare. Ma Louis adora Harry e i suoi riccioli ribelli. ❗❗ATTENZIONE: La storia ha tutti i diritti riservati, per...