Bip-bip
17:20 "Hai intenzione di rispondermi?"
19:15 "Non era mia intenzione abusare del tuo corpo.. pensavo fossi d'accordo"
22:00 "Per favore, fammi perdonare"
00:05 "Ora che ti ho trovato non voglio perderti..."
Harry sapeva di essere insistente, ma era durato giusto mezza giornata,prima che il senso di colpa lo attanagliasse nuovamente e non gli facesse pensare ad altro.
Aveva pensato che Louis avesse solo avuto bisogno di tempo, e aveva deciso di lasciargliene per mettersi in pace con i pensieri, ma, erano passate esattamente 15 ore,17 minuti e qualche secondo prima che spazientito e stressato iniziasse a tartassare di chiamate e messaggi il povero ragazzo dagli occhi blu, che ogni volta che accadeva si stringeva le ciocche castane tra le dita e sbuffava, ancora indeciso sul da farsi. Pensando che non avrebbero dovuto correre così velocemente.
Ma ciò che più lo affliggeva era stata la sensazione di calore ad ogni tocco del riccio,come se già conoscesse lui e i suoi due pozzi lucidi e verdi.
' Cosa c'è che non va in me?'
Gli occhi azzurri si posarono sulla scrivania di fronte al letto, il bigliettino spiegazzato in bella vista, a prenderlo in giro.Non scordarti mai davvero di me
- H.-Louis sobbalzò al ricordo di quelle lettere tremolanti e macchiate
' H... Harry?..'
Un buco allo stomaco gli fece ricordare ancora una volta che gran parte della sua vita era stata dimenticata, ma che c'entrava Harry?
Una scosse lo pervase da parte a parte facendogli intorpidire il cervello.
A disagio scosse la testa, con ancora il telefono che vibrava in mano si alzò, tirò una manata al materiale sulla scrivania,facendo mischiare a terra schizzi, appunti e quel biglietto finalmente non visibile.
Pestò con il piede il tutto e dopo aver preso la giacca, corse giù dalle scale, pronto per la visita con il dottore baffuto che oramai conosceva, oggi Niall non sarebbe andato con lui.
E aveva intenzione di cercare chiarimenti.
*******
"Allora signorino Louis,oggi come si sente?"
Con un sorriso tirato il dottore guardò Louis da dietro alla scrivania che oggi presentava due pesanti occhiaie e non era pimpante come al suo solito
"Cos'è successo davvero quel giorno dottore? Dov'è la mia famiglia? E perché non ricordo ancora nulla?"
Il dottore sobbalzò all'improvviso carico di domande, Louis non aveva mai chiesto.. ma ora che lo guardava con il ciuffo spettinato, le labbra strette fra loro e due rigoli di lacrimoni non poté fare altro che sospirare sapendo che prima o poi sarebbe accaduto.
"Mi sento così male dottore, è come se questa non fosse la mia vita. Non ci capisco nulla, le persone che mi stanno accanto mi amano, io amo loro ma non sopporto di non aver ricordi di loro. Mio zio Connie ad esempio, è come se non lo conoscessi davvero,nonostante sia mio zio! Mi... sento così solo ultimamente, è come se ci fosse un buco nella mia memoria, un pezzo di puzzle incastrato male. Cosa dovrei fare dottore? Non riesco a reggere tutto questo, mi sento un involucro vuoto. Tutto questo mi distrugge, e la persona che penso di amare... Sento di conoscerla... Ma non riesco a capire.. è come se qualcosa mi legasse a lui da molto, lo vedo da come mi guarda sa? che mi conosce molto di più e non solo in base a ciò che gli ho raccontato di me.
Non mi sento per niente bene oggi dottore,ho questa foschia intorno al cervello e nessuna brezza che riesca a spingerla via."
E alla fine Louis esplose, dopo mesi e mesi si era finalmente lasciato andare, singhiozzava come un bimbo senza la propria mamma e non poteva davvero farci nulla, le emozioni erano troppo intense anche solo per pensare di contenerle, era riuscito a spiegarsi.
Il dottore lo guardò con il cuore stretto,non potendo neanche immaginare come poteva sentirsi un giovane uomo che aveva dimenticato la propria vita,che si era svegliato accanto ad un uomo per lui sconosciuto, che aveva dovuto cominciare sessioni di riabilitazioni e interminabili visite senza saperne davvero il motivo.
Sapeva che prima o poi avrebbe avuto un crollo emotivo, e quel giorno era oggi.
Spostando gli occhiali con una mano si asciugò gli occhi lucidi,si alzò e si avvicinò al ragazzetto che stava rannicchiato sulla sedia schiacciato da un peso troppo grande sulle spalle.
Nessuno aveva mai provato a capirlo davvero, tutti pensavano che avrebbe potuto ricominciare da capo una volta riaperti gli occhi, ma non era così semplice.
Il dottore si inginocchiò davanti al paziente e gli prese le mani guardandolo negli occhi.
"Vedi Louis,la vita molte volte può fare davvero schifo, ma l'unica cosa che puoi fare è credere in te stesso, perché solo in te puoi riporre fiducia, non puoi tradirti da solo, come molte persone fanno. Devi solo riuscire a riordinare i pensieri con calma. Devi capire te stesso, e poi con calma tutto avrà un senso. Sono passati così tanti mesi che ti confesso che non so se riuscirai a passare questa amnesia momentanea."
Le mani del piccolo tremarono e l'uomo le strinse maggiormente,mai si era affezionato così ad un paziente.
"Non voglio dirti bugie Louis,lo sai.
Fino ad ora sei stato forte, sono sicuro che con molto impegno andrai avanti.
Dai tempo a te stesso, e se succederà che non ricorderai vai avanti. Non devi ricominciare da capo,ma andare avanti, nessuno può darti la tua vecchia vita Lou.. ma siamo tutti qui per te,io,tuo zio, il tuo nuovo amico Niall, e persino Harry che da come me ne hai parlato sembra essersi preso una bella sbandata"
L'uomo scompigliò i capelli al piccolo che tirò sul col naso ridacchiando,un po' più leggero di prima.
"La ringrazio dottore"
Louis semplicemente si alzò facendo alzare l'altro che annuì e dopo aver preso le sue cose si avviò verso la porta.
"Un ultima cosa Louis"
Il piccolo si girò
"Non lasciarti scoraggiare dagli ostacoli e non perdereti, perche se lo fai non potrebbe accadere nulla di buono."
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Infantilismo//Larry//
Fiksi PenggemarI genitori di Harry hanno deciso di adottare Louis, un ragazzino apparentemente affetto da infantilismo. Harry sembra non volerlo accettare. Ma Louis adora Harry e i suoi riccioli ribelli. ❗❗ATTENZIONE: La storia ha tutti i diritti riservati, per...