CAPITOLO 13 (Colpa)

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Harry era nella stanza in cui era ricoverato il piccolo Louis, così fragile tra quelle coperte... sembrava quasi assorto in un semplice sonno se solo non ci fossero state le flebo ad iniettare medicinali infiniti al suo braccio , e il suo volto non fosse stato così cereo e le labbra insolitamente secche che leggermente tremavano. Harry lo guardava,quasi a non sentire le lacrime sulle guance,un dolore sordo sfasciava il suo petto,si sentiva vuoto e colpevole di tutto ciò.
Passò con delicatezza un dito lungo il profilo della mano
"Louis.. Louis mi spiace mi spiace,non so come comportarmi, solo i tuoi occhioni grandi come il mare saprebbero darmi un po'di pace,ma ora.. per colpa mia sono serrati da una forza più grande"
Singhiozzò a mezzo fiato poggiando la fronte su quella mano appena sfiorata e troppo piccola tra le sue
"Sono arrivato tardi,il mio cuore mi turba e la mia mente non smette di parlarmi"
Ne baciò il dorso sentendone la morbidezza nonostante le percosse
"Devi aprire di nuovo gli occhi,affacciarli su questo mondo ostile ma che saprà amarti,al tuo risveglio non ci sarò Louis"
Saggiò con le labbra i contorni dei lividi lungo il braccio poggiato a peso morto su quel materasso duro
"Ma non per scelta.. sarò sempre qua"
Toccò finalmente con le labbra quelle del piccolo che ebbero un movimento impercettibile,e sentì finalmente il cuore prendere aria, toccò con il palo aperto il petto dalla parte del cuore accentuando la sua frase.
"Spero solo che non sarà un addio,ma un arrivederci piccolo Louis"
Si alzò finalmente dalla posizione accovacciata che aveva assunto vicino al corpo steso, e dopo un leggera carezza su quella frangia morbida se ne andò a passo lento con la speranza di ritrovarlo un giorno.

Flashback
"Il ragazzo è stato fatto entrare in coma farmacologico speriamo in una settimana di ripresa, siamo riusciti a salvarlo da un'emorragia al polmone, sicuramente preso a calci dato le costole incrinate, sono stati effettuati diversi esami tra cui quello per l'AIDS"
Ed è lì che la famiglia Styles si lasciò andare,Annie ormai in lacrime trattenne un gemito di dolore solo grazie alla mano poggiata sulla bocca, sorretta da Des inorridito come lei. Harry invece stava in disparte senza battere ciglio ad aspettare il seguito
"Ed è risultato negativo, fortunatamente Louis non è stato abusato, non sappiamo cosa abbia bloccato il rapitore dal farlo ma è stato fortunato"
Ed ecco il sospiro di sollievo che tutti avevano trattenuto, sapevano ci fosse altro,ma Louis era vivo e a loro bastava.
"La parte peggiore l'ha subita però il cervello, che come autodifesa si è come costruito una barriera psicologica,abbiamo appurato ciò prima di farlo entrare in coma, ha avuto una crisi durante la sorveglianza dopo l'operazione, non ricordava nulla. Un po'come i ricci che si appalottolano per un pericolo"
"Dove vuole arrivare dottore?"
Des si fece sentire, contrario al giro infinito di parole
"Ciò che cerco di dirvi signor Styles è che è meglio lasciare che la sperata amnesia momentanea faccia il suo corso lentamente e senza affrettarne le cose, quindi, per il bene del ragazzo chiederei di non farvi vedere fino ad allora... So che può sembrare dura.."
"Cosa dottore? cosa? È UN RAGAZZINO! COME PUÒ SOPRAVVIRE DA SOLO SECONDO LEI!?"
Des innervosito batté un pugno al muro facendosi sentire a gran voce, Harry teneva la testa abbassata consapevole che fosse una battaglia persa in partenza
"Signor Styles capisco il suo nervosismo ma chiederei di stare calmo essendo in un ospedale"
Il dottore aggrottò le sopracciglia contrario ma consapevole di tutto ciò che quella povera famiglia stava passando
"Noi avremmo una persona fidata su cui potremmo fare affidamento,questa persona è l'agente Connie che si sta occupando del caso, lui sarebbe molto lieto di potersene prendere cura fino a completa guarigione"
Ed anche Des si rassegnò capendo che non ci fosse altra soluzione e stretto a sua moglie diede l'assenso a quella per lui grande pazzia.
Harry uscì da quella stanza, prosciugato fino all'ultimo da ogni emozione, si accasciò a terra e si tirò i ricci attendendo il permesso per andare a trovare l'ultima volta Louis.
Fine flashback

Dopo quasi una settimana di dovute scartoffie venne acclamato l'affidamento a Davis Connie, che subito si preoccupò di arredare una stanza del suo appartamento per il suo inaspettato ospite. A fine preparazione si trovò a sospirare dispiaciuto da quella situazione,il caso venne chiuso con un Risvolk chiuso in carcere per 45 anni non tanto per il rapimento ma più per l'omicidio di un uomo di cui ancora ignote le identità chiuso in scantinato con il piccolo, si scoprì in seguito solo quando si decise a parlare che Risvolk fosse zio di Louis, fratello di sua madre. A quanto pare lui e il padre di Louis, Danny avevano un grande mercato nero sulle spalle che rientrava anche nel giro di prostituzione. Stando a quello che il carcerato diceva erano soci in affari poi Danny una volta conosciuta la sorella di Risvolk decise di sposarla chiudendo dietro di lui quella vita malfamata, così facendo però chiuse fuori anche Risvolk che venne allontanato quando la sorella rimase incinta per amore del figlio Louis, Risvolk si incaricò allora attraverso sicari l'uccisione di Danny non prevedendo però anche quella della sorella,facendo rimanere così orfano Louis che finì in casa famiglia, cercò qui di di prenderne l'affidamento e ci riuscì, ma venne riportato dentro quando notarono come Risvolk lo ignorasse e non lo nutrisse, allora, Louis aveva appena un anno.
Compiuti i 16 si scoprì che la madre defunta aveva lasciato una lettera, quasi a sapere della sua morte. Che diceva di lasciare il piccolo a Annie Styles e dove potevano trovarla, tutto ciò anche grazie alla donna citata che lo cercò in lungo e in largo con il marito Des. Quindi a quanto pare Risvolk rapì Louis solo per pura vendetta.

'che casino, dio mio'
Connie sbuffò forte lisciandosi i capelli e lasciandosi cadere sul divano in pelle marrone che sostava in soggiorno, stanco di tutto si addormentò, attendendo nei giorni successivi solo il momento del risveglio del piccolo

Invece nel mentre Des,Harry ad Annie si trovavano ad affrontare il viaggio in macchina, ognuno tra i propri pensieri cercando di arrivare il prima possibile nella nuova casa comperata consapevoli però di non poter mai più voltare pagina completamente. Se non con in mente quel volto tanto fragile quanto forte.

Infantilismo//Larry//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora