"Sei pronto amore mio?"
La villetta calorosa stava mettendo ansia a Louis, che, con i piedi piantanti nella pedana in legno stringeva la mano di Harry affianco a lui, la porta chiusa, anch'essa in legno lo fece deglutire, il campanello con la scritta 'Styles' sembrava prenderlo in giro per il suo timore.
Louis voltò il viso verso il suo ragazzo, strinse un po'di più la sua mano.
"Oddio,non so se posso farcela."
"Sono sicuro che tu possa farcela."
Harry, poggiò un bacio delicato sulla tempia di Louis.
Il castano sospirando alzò il pugno chiuso facendolo schioccare tre volte contro il portone, le gambe molli e la gola secca.
'Sto facendo la cosa giusta? Non mi ricordo niente di loro, forse è passato troppo tempo'
Mentre aspettavano, guardò ancora un attimo il riccio, gli occhi verdi erano iniettati di una sicurezza che lui aveva perso, era sollevato di averlo accanto.
Sentiva che se aveva Harry accanto poteva affrontare quello, ed altro."Amore! Hanno bussato, getta un'occhiata al forno."
La voce trillante di una donna si fece sentire oltre le mura, prima che la barriera che separava i ragazzi da quella casa si aprisse.
Louis si nascose dietro al ragazzo più robusto, intravide una piccola donna tutta indaffarata ad asciugarsi le mani su una pezza, i capelli sfatti e castani chiusi in una treccia latarale lasciavano uscire qua e la qualche boccolo ribelle, gli occhi verdi,
Quella donna era impressionatamente simile ad Harry.
"Oh tesoro! Stavo giusto preparando qualcosa, entra entra."
La donna abbracciò il figlio con un sorriso amorevole.
"Mà, ho portato qualcuno."
"Oh sì? C.."
La voce cedette, e lo strofinaccio cadde a peso morto ai suo piedi, il riccio si era spostato di lato in un sorriso tutto fossette e fiero come a poche volte.
Un attimo e la figura del liscio venne balzata sul petto formoso della donna.
I singhiozzi rumorosi,mentre Louis veniva stretto convulsamente, lentamente cinse anche lui i fianchi della signora,sorpreso di tutto quell'amore."O mio dio, Louis... Louis sei tu."
Le mani femminili corsero sul viso di Louis e lo toccarono incredule di quell'apparizione che tanto aveva sognato.
"Forza, entriamo."
Harry spinse dentro casa i due, avendo notato il mutismo del fidanzato,chiuse finalmente dietro sé la porta.Un'ondata di odore di lavanda prese le narici di Louis, timidamente mosse i piedi dietro alla donna, seguendola non sapeva dove.
Sentiva il corpo dolore nel notare di non ricordare nulla di quella casa, le scale che portavano al piano superiore,il pavimento in parquet, il salotto dal divano grande, di quella donna e dell'uomo che ora gli stava raggiungendo.
"Oh, ragazzo, bentornato da noi!"
L'uomo strinse piano Louis, sembrava si aspettasse di vederlo là prima o poi.
Due pacche ad Harry e fece un passo indietro per sedersi accanto a sua moglie, le prese una mano poggiata sulle gambe, incoraggiando i due ragazzi a prendere posto davanti a loro.
Era venuta l'ora di chiarire qualche punto.
"Allora..."
Louis abbassò gli occhi stringendo fra di loro le sue mani, avava leggermente paura, nonostante la sua coscia sfiorasse quella del riccio.
"Louis,tesoro non.. non sforzarti. Non ne hai bisogno."
Annie annuì alle parole di Des mordendosi il labbro carnoso e rossiccio, aggiustava nervosamente i capelli, sfarfallando gli occhi al soffitto,chiaro segno di pianto trattenuto.
"Mi dispiace di aver atteso così tanto per un incontro."
"Oh, siamo contenti che tu sia venuto, non importa del tempo di cui hai avuto bisogno,non hai idea di quanto tu ci sia mancato."
Annie sorrise cauta, seguita da Des e dalle sue fossette.
"Quindi,non ricordi proprio nulla?"
"No,io non riesco a ricordare, ogni volta che ci provo il mondo inizia a girare su se stesso."
"Va bene,non preoccuparti. Siamo contenti che tu sia qua."
Louis sorrise sinceramente, soddisfatto per la loro comprensione, sentiva le corde di volino lentamente allentarsi e farsi meno tese.
"Beh,che dici di venire di là a darmi una mano?"
Il ragazzino alzandosi sorrise a Des, muovendosi verso la cucina.
***Dopo parecchi annedoti, diversi abbracci e grandi sorrisi Louis iniziava finalmente a ritrovarsi in quella famiglia, in Des, l'omone apparentemente serio che s'era fatto sfuggire qualche lacrime nell'abbracciarlo ed in Annie, che non smetteva di guardarlo come se fosse suo figlio.
Louis stava raccontando per filo e per segno ciò che in quei mesi era accaduto, sedeva al bancone osservando Annie girare per la cucina in cerca di qualche ingrediente, gli uomini parlottavano in salotto, seduti sul divano.
Louis scontrò da lontano gli occhi con Harry ricevendo un segno di assenso.
"Louis,tesoro?"
Il ragazzino arrossì colto in fragrante, in risposta la donna sorrise tenera prendendogli le mani.
"Stai con Harry,vero?"
Deglutì Louis,incerto se rivelarlo o no, non sapeva se Harry volesse farlo sapere, quindi si morse il labbro cercando una risposta.
"Lo vedo come vi guardate, avete l'amore negli occhi, non devi preoccuparti di ciò che io possa pensare, ricorda che sarete sempre nostri figli, va bene?"
Occhi azzurri poggiò una mano sulle labbra con le lacrime agli occhi, annuì piano felice di aver ritrovato un altro pezzo di sé.
Abbracciò ancora una volta Annie, la donna che lo aveva accolto, felice di avere tra le braccia nuovamente suo figlio.
Il cuore di essa si era finalmente spolverato nel vedere il suo bambino felice e rilassato, specialmente vedendolo accanto ad Harry, che non ciondolava più depresso da un lato all'altro, ma brillava di luce propria chiudendo in sé Louis, aiutandolo a rinascere.
Quei ragazzi s'erano proprio trovati.Il liscio si sentiva a casa, l'atmosfera calda lo stava abbracciando dolcemente, portandolo in una felice situazione famigliare.
"Si,noi due stiamo insieme."
Non poteva evitare di guardare il riccio con amore, Annie intenerita chiuse il suo naso all'insù tra pollice e indice, lasciandoli un buffetto alla fronte.
"Spero che voi usiate precauzioni."
Rise forte al rossore sulle guance affilate di Louis, attirando l'attenzione di suo marito e suo figlio.
"Come mai ridete così tanto?"
Des cercava qualcosa da mangiare non notando la donna guardare Harry avvicinarsi a Louis, un braccio poggiarsi sul bancone oltre ai suoi fianchi, il naso del riccio sfiorò i capelli corti del castano mentre si sussurravano qualcosa in completa armonia.
Annie si girò colpendo il marito, facendo finta di non sentire la gioia propagarsi in lei, sarebbe finita con il saltellare di qua e di là.
"Allontanati da qua,orso."
Risero tutti, guardando la donna piccola mettere a posto l'uomo più possente di lei.****
"Grazie di tutto, vi farò sapere per una prossima cena a casa mia."
Louis salutò ancora una volta prima di raggiungere Harry in macchina.
"Fate attenzione!"
La voce di Annie lo accompagnò mentre chiudeva la portiera, finalmente sospirò pesantemente.
"Wow."
"Visto? Non è andata così male, anzi."
"Grazie per avermi portato qui, Harry, cosa farei senza di te?"
Harry sorrise sotto i baffi facendo retromarcia, la bussola appesa al collo brillò sotto la luce di un lampione.
"È il minimo."
Agguantò la mano dell'amato poggiandola con la sua sulla marcia.
"Ti darei la luna, se solo potessi. Sò che sembra scontato, ma ti donerei il mio cuore se ne avessi bisogno."
Louis sorrise voltando lo sguardo verso la strada buia che scorreva velocemente, carezzò con il pollice il dorso della mano grande da pianista,poggiando la testa al sedile Harry vide il riflesso di un sorriso, e le sue labbra da specchio fecero lo stesso.
'Anche io ti donerei il mio cuore Harry,il mio cuore e tutto me stesso.'
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Infantilismo//Larry//
FanfictionI genitori di Harry hanno deciso di adottare Louis, un ragazzino apparentemente affetto da infantilismo. Harry sembra non volerlo accettare. Ma Louis adora Harry e i suoi riccioli ribelli. ❗❗ATTENZIONE: La storia ha tutti i diritti riservati, per...