I genitori di Harry hanno deciso di adottare Louis, un ragazzino apparentemente affetto da infantilismo.
Harry sembra non volerlo accettare.
Ma Louis adora Harry e i suoi riccioli ribelli.
❗❗ATTENZIONE: La storia ha tutti i diritti riservati, per...
⭕Attenzione: capitolo con scene spinte Quindi: -se siete contro alle scene smut non leggete la parte con questo segno ⛔ - ma se non aspettavate altro (🧐) armatevi di acqua santa e pazienza 💦 - Buona lettura a tutti :')
_Sweetcreature_
Halloween
Il vento fresco d'ottobre scompigliò i capelli più corti ma ancora ricci di Harry, tirò su col naso avvolgendoci intorno la sciarpa a scacchi, la giacca grigia e lunga lo aiutava a proteggersi dal leggero pizzicore fresco non facendolo pensare all'inverno alle porte. Gli occhi smeraldo seguirono una delle tante foglie che cadevano ancora dagli alberi, l'affascinante color arancio sfumava sul giallo sulle punte arricciate, era bella sì ma era danneggiata e ora non faceva più parte dell'albero che la ospitava, la guardava e si accorse di come fosse leggermente secca e piccola rispetto alle altre, volteggiò una.. due.. tre volte e cadde sul cemento che ora Harry calpestava con i suoi scarponcini scamosciati. Senza rifletterci più di tanto il ragazzo si piegò sulle ginocchia coperte dai jeans attillati, non si curò di come il cappotto fosse troppo lungo per non poter toccare il terreno polveroso, allungò una mano verso la foglia che tanto aveva seguito con gli occhi cogliendola, la portò con sé nuovamente in piedi. I passanti ignari del comportamento quasi disagiante del riccio si limitavano a tenersene lontani, mentre quest'ultimo alzava l'oggetto colto verso il cielo in simmetria con uno dei pochi raggi solari, riusciti ad oltrepassare le nuvole grigie. 'Somigli così tanto a Lou..' Guardava con delicatezza quella singola foglia tra le sue dita affusolate, il sole oltrepassava i buchi sulla sua superficie colpendogli il viso, sembrava stare bene persa in sé stessa, staccata dalla chioma di quell'albero, nonostante non appartenesse a nessuno e fosse rovinata brillava con i suoi colori che spuntavano solo in autunno.
E sì, era proprio il suo Louis, piccolo ed arricciato sui contorni, un po' contorto e consumato, un po' confuso nei colori, staccato dalle sue abitudini ma così a suo agio con il mondo troppo luminoso, così tanto da riuscire a perforarlo con i raggi. Harry sarebbe stato assolutamente il suo albero, gli avrebbe dato il permesso di aggrapparsi a lui e lo avrebbe lasciato volteggiare nell'aria in caso di bisogno per riuscire poi a raccoglierlo e tenerselo stretto.
Forse questa era una cosa che separava Louis da quella foglia, la foglia sarebbe rimasta là... sarebbe marcita, nulla sarebbe rimasto di lei, invece Louis non sarebbe mai rimasto ad appassire perché lui aveva Harry, ed Harry non l'avrebbe mai permesso. Con uno schiocco di labbra il riccio soffiò via la foglia dalla sua mano lasciandola finalmente andare verso il suo destino. Riprese a camminare portando finalmente a termine la sua missione, trovare le zucche perfette che lui e il suo fidanzato avrebbero intagliato.
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Louis quel giorno, quando aprì la porta alla persona che aveva bussato goffamente non poté evitare di scoppiare a ridere, il suo alto ragazzo era nascosto da due grandi zucche impilate sulle sue braccia, solo qualche boccolo spuntava fuori. "Harry non pensi di aver esagerato con le grandezze?" Lo seguì dopo aver chiuso la porta, osservandolo appoggiarle sul bancone. "No no, fidati queste sono perfette." E quindi semplicemente si lasciò convincere dai suoi grandi occhi zaffiro pieni di fierezza, gli regalò un sorriso a bocca chiusa scostandoli qualche ricciolo dalla fronte. "D'accordo, allora dovremmo metterci a lavoro." Fece finta di non notare il leggero rossore sulle sue gote dopo avergli schioccato un bacio sulla guancia rasata. Andò a prendere i coltelli in silenzio, in casa non c'era nessuno, suo zio quel giorno aveva turni pesanti in centrale quindi poteva solo sentire i passi dell'altro raggiungere la postazione scelta, quando si girò non poté non sciogliersi alla vista di Harry che con delicatezza cercava il punto giusto da intagliare, con le sopracciglia aggrottate per la concentrazione. Louis si stupì nel sentire ancora le farfalle nello stomaco, non avrebbe mai potuto fermare quel dolce sfarfallio che gli faceva contorcere il cuore. Lo raggiunse da dietro le spalle circondandole con le braccia, con un sospiro affondò il volto nell'incavo del suo collo, depositandoci un bacio soffiato. "Va bene amore, sono sicuro che le tue zucche sono perfette." Il più alto sussultò al contatto sorridendo e girandosi, guardò il suo dolce cristallo stretto in un maglione blu a collo alto, tirandolo contro di sé strofinò il loro nasi insieme. "Sisì, faremo un capolavoro." Con un sorriso sereno lasciò affondare il volto tra la stoffa all'altezza della pancia, prendendo un respiro profondo ne annusò l'odore al talco, era sinceramente grato di poterlo tenere tra le braccia, di poterlo anche solo guardare. Alzandosi in piedi prese Louis in braccio facendolo sedere sul bancone, si infilò tra le sue gambe e nascose la testa sotto al maglione, il suo nascondiglio preferito. Come d'abitudine strusciò il naso all'altezza del cuore facendolo sussultare per il fresco sulle pelle nuda, poggiò poi la guancia su quel punto chiudendo gli occhi, circondato solo dall'odore della sua dolce creatura, la pelle era morbida sotto il suo viso e ciò lo fece ridacchiare mentre mordicchiava intorno a quei capezzoli squisiti. Louis trattenne un sorriso mentre si alzava il maglione facendo sbucare fuori quell'ammasso di ricci, preso alla sprovvista gli occhi verdi si spalancarono colpendolo involontariamente dritto nell'anima, con delicatezza prese il suo mento tra le dita rimettendolo dritto. "Iniziamo ad intagliate Harry. Non puoi passare la vita nascosto." Harry ridacchiò ancora baciando le labbra sottili del suo amato.