Negrofilia

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Piccolo fun fact, questo capitolo è stato ideato grazie ad un sogno che ho fatto nel tardo pomeriggio e dei pensieri brutti che mi giravano per la testa e comunque i nomi originali non erano questi, ma mi facevano ridere...Vi amo💓💗💕💖💘💞

Adoravo passare le mie mani lungo il suo viso, le mie dita a contatto con la sua pelle creavano un brivido lungo la mia schiena.
Quel cunicolo era il nostro nascondiglio. Nessuno ci vedeva, eravamo solo io e lei.

Eravamo legati da un'energia più potente dell'amore, nessun individuo poteva avere un unione energetica così forte come la nostra. Quando le nostre mani si congiungono è come se fossimo una sola persona. Quando i nostri corpi si toccato è come se avessi una connessione con lei. Sento i suoi pensieri, sento lei, ma non sento il suo respiro.

Volevo mescolare il mio respiro al suo, ma era quasi impossibile. Lei era qualcosa di così irraggiungibile. I suoi occhi erano bianchi, ma riuscivano a penetrare dentro di me. Era la mia piccola vampira, sembrava che non vedesse il sole da anni.
Portava lo stesso abito tutti i giorni, aveva un aria morta.

Mentre la fissavo, gli spostai i capelli per sfiorare il suo naso col mio per poi posare lievemente le mie labbra sulle sue. Erano fredde come il resto del corpo.

Ad un tratto iniziai a sentire delle sirene in lontananza, iniziai ad agitarmi e presi per un braccio la mia ragione di vita. Non volevo allontanarmi da lei, almeno non ora. All'improvviso un uomo si mise davanti a me puntandomi una pistola in faccia.
"Lascia il cadavere e tutto andrà bene, vogliamo solo aiutarti"
Cadavere? Aiutarmi? Non ho bisogno d'aiuto e la mia ragazza ha solo un colorito pallido
"Per favore, possa il cadavere siamo qui per te"
No, non voglio abbandonarla.
Iniziai a correre con la mia ragazza in braccio, la mia piccola vampira che non mi aveva mai abbandonato.
"Guarda amore, non ho bisogno d'aiuto sto benissimo perché non lo capiscono"

Mi sedetti sull'erba bagnata, avevo un respiro affannoso.
Sentivo i poliziotti arrivare, ormai dovevo arrendermi.
La presi per mano e gli dissi "Tornerò, vedrai"

"Eccolo è lì, portate la ragazza nel mausoleo e fate si che solo i famigliari riescano ad entrare" disse uno dei poliziotti.

Mi rinchiusero in un ospedale psichiatrico, non avevo bisogno d'aiuto io avevo bisogno di lei.
Dieci giorni dopo entrai in infermeria e ingoiai tutte le pastiglie nei vari scaffali.
Morii di overdose pochi istanti dopo.

Non vi ho ancora detto il nome della ragazza giusto? Beh io l'ho sempre chiamata Shawty, ma il suo vero nome era Fallou...Fallou Sock

Fallou sto arrivando.

Per sempre tuo Nicolò.

Posso vivere una vita normale?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora