38. Il centro commerciale

10K 577 300
                                    

Questa mattina, appena i tuoi piedi incontrano l'aria tiepida della stanza e le tue orecchie accolgono i rumori che le circondando, senti un gran fracasso.

Ti gratti la nuca confusa mentre sbadigli, ancora poco cosciente. Alzi le braccia al soffitto per stiracchiarti e le lasci cadere con un sospiro rumoroso quando senti i muscoli tirarsi come degli elastici decisamente indolenziti.

Dai una breve occhiata al cellulare sul comodino vicino al letto, ancora attaccato alla presa per ricaricarsi. Resti a fissarlo inespressiva anche quando noti dei messaggi da parte dei tuoi in mezzo a tutte le altre notifiche.

Batti titubante un paio di volte l'indice sul bordo del telefono, ma alla fine non li leggi nemmeno.

Spegni tutto nello stesso momento in cui odi un altro forte tonfo; come se qualcuno avesse appena sbattuto con tutta la sua forza un'anta.

Ti decidi una volta per tutte e ti alzi dal letto. Attraversi la porta della tua camera e il corridoio prima di ritrovarti nell'open space. Fai un rapido sopralluogo dell'intero ambiente e successivamente ti accorgi del tuo coinquilino, che scivola da una parte all'altra della cucina.

«Buongiorno» sbadigli ancora.

Il tuo saluto non viene ricambiato e ti accigli stranita, avvicinandoti a piccoli passi a quella scheggia con due gambe. Ti poggi con gli avambracci ad un bancone freddo e lo studi filare da una parte all'altra ancora per qualche secondo.

«Si può sapere che cosa stai facendo?» domandi quando, a furia di stargli addietro, inizia a girarti la testa.

Finalmente si degna di fermarsi. Si accorge della tua presenza e ti lancia un minuscolo sorriso, prima di aprire il frigo con aria speranzosa e con un ampio movimento del braccio. Espressione che si rabbuia nell'immediato quando realizza di non aver trovato qualsiasi cosa stesse cercando.

L'elettrodomestico viene richiuso con vigore e sussulti al colpo. Sbatti le palpebre intanto che Jungkook si ferma davanti a te e mugugna qualche parola.

«Niente da fare» brontola rassegnato.

Ti riprendi e lo fissi interdetta e frastornata da tutto quel chiasso. Guardi con attenzione il suo viso deluso e amareggiato prima di fare chiarezza.

«Stavi cercando qualcosa?»

«Cibo, Y/N. Stavo cercando del cibo» dice con voce sottile prima di sospirare un'altra volta «Ma in casa non è rimasto niente di buono».

Sbadigli un'altra volta con ancora più animo. Jungkook si ferma per guardarti e, in men che non si dica, ti infila un dito in bocca per interrompere il tuo gesto.

Che cosa... odiosa.

«Lo sai, sono contenta che tu stia morendo di fame» sputi dopo che il tuo sbadiglio è tranquillamente andato a farsi benedire.

Lui sorride malizioso e abbassa lievemente la mano, giusto per picchiettarti tre volte il dito sul labbro inferiore. Le hai contate tu stessa.

Lo lasci fare e, per poco, non ti incanti a fissarlo fare quel movimento. Dalla tua angolazione riesci persino a vedere la macchia di pochi giorni prima ancora rossa sul suo collo. Pare che bruci ancora. Riassapori gli attimi di quel momento con un battito di ciglia.

Poi però, lo ripaghi con la sua stessa identica moneta e gli mordi il dito. Lui impreca, ritraendo più veloce della luce la mano.

A questo giro sei tu a ghignare e godere nel tuo piccolo angolo al di là del bancone. Jungkook ti riserva un meraviglioso cipiglio torvo e la curva della tua bocca si allarga ancora di più.

HOUSEMATES ✓ [Jungkook•Reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora