51. Fiducia

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Appena rientrate in casa, la tua prima annebbiata reazione è quella di collassare sul divano. Sei sul punto di un serio svenimento. Quella scena non ti era affatto piaciuta; i tuoi genitori, seduti di fronte ai suoi, e poi Junghyun, con il suo sporco discorso... no. Vorresti solo dimenticarti tutto.

È impossibile. Quelle immagini continuano a girare su un rullino incastrato nella tua mente. Non sei in grado di fermarle. Scuoti la testa e ti porti le mani nei capelli, impazzendo ogni secondo di più.

Avverti il sofà abbassarsi di fianco a te e scorgi con la coda dell'occhio un'ombra scura sedertisi vicina. La sua mano comincia a massaggiarti la schiena ed, immediatamente, odi ancora le sue parole: "Non ho bisogno di scegliere tra queste due alternative", "Perché io, a differenza tua Junghyun, non trovo differenze".

Credevi davvero che quell'ultimatum del fratello l'averebbe messo davanti ad un bivio insormontabile. Gli aveva chiesto di scegliere tra tutto quello che ha e te, come se fosse una cosa da niente, davanti a tutta quella gente. La cosa che ti ha lasciata più spiazzata di tutte è stata la risposta del Signor. Jeon. Più che quella verbale, era stato il sorriso che ti aveva rivolto a snodare ogni tuo dubbio. Era bastato quello per renderti leggera come l'aria.

Jungkook non ti avrebbe lasciata sola. Aveva fatto la sua decisione, ed essa porta il tuo stesso nome. Lui aveva scelto te.

Ma ora, come non ti aspettavi potesse accadere, hai paura per lui. Hai il terrore delle conseguenze che porterà quella sua decisione. Ora cosa accadrà? Perderà tutto per davvero? Cosa ne sarà del vostro rapporto? E se la sua famiglia riuscisse a separarvi come pericolosamente temi?

Merda, ti manca l'ossigeno.

«Non credo di riuscire a respirare» rantoli, rialzando la testa per bearti di un po' d'aria.

Il tuo coinquilino si toglie la giacca nera per avere una migliore mobilità e si allenta leggermente il nodo della cravatta.

«Vuoi un po' d'acqua? Oppure vuoi uscire sul balcone? Ti accompagno se v-».

Scuoti la testa, inspiri ed espiri un paio di volte. Quando sei certa di sentirti meglio, lasci che la tua schiena si rilassi sullo schienale del divano. Non riesci a capire se il tuo quasi soffocamento sia dovuto all'ansia, oppure per la velocità con cui avevate lasciato l'edificio ed eravate tornati a casa.

Jungkook ti osserva da seduto, col viso girato dalla tua parte. Percorre tutta la tua figura e si ferma su un punto all'altezza del tuo busto, accigliandosi. Senza avere il tempo per fermarlo, lui ti sbottona il colletto dell'abito.

«Ma che fai?» ansimi

«Era ancora allacciato. Così riuscirai a respirare meglio» dice, sistemandotelo bene.

Lo ringrazi con un filo di voce, chiudendo per un attimo gli occhi e cercando di far rinsanire i tuoi polmoni. Sei così tesa, che hai paura che qualcuno possa buttare giù la porta d'ingresso per portarti via di forza il ragazzo davanti a te. Hai davvero tanta paura.

Vorresti proteggerlo, ma ancora non sei abbastanza stabile. Appena riuscirai a distinguere le forme oltre i due metri davanti a te però, reagirai. Lotterai con le unghie e con i denti per lui.

Quando riapri gli occhi, sei sorpresa nel vedere i suoi ancora incollati nello stesso punto del tuo collo. Sembra si sia incantato. Ti alzi a fatica dallo schienale e gli passi debole la mano davanti al volto. Se si sentirà male anche lui, vorrai vedere chi arriverà per soccorrervi ora come ora.

«È strano che nessuno ci abbia fatto caso» dice solamente, spostando lo sguardo dal basso verso l'alto, sulla tua faccia.

Inclini la testa di lato, non comprendendo.

HOUSEMATES ✓ [Jungkook•Reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora