9. Dietro la maschera

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Il tuo sguardo saetta tra la confezione sul rullo della cassa e il viso fin troppo ingenuo del tuo coinquilino.

Perché cavolo li ha presi?!
E sopratutto, per cosa.

Ti volti automaticamente verso il giovane commesso. I suoi occhi sono bassi e l'espressione che ha assunto il suo viso è un misto fra delusione ed imbarazzo. Ma, nonostante quello a cui ha appena assistito, continua a lavorare imperterrito.

«Che cosa fai? Non potevi prenderli in un altro momento? Magari, in mia assenza?» sussurri, girando di poco il capo verso Jungkook.

Adocchi subito il piccolo sorriso che si fa strada sulle sue labbra di poco sproporzionate e, dentro di te, nasce il desiderio di sprofondare sotto il pavimento. Ma, a tuo malgrado, ti tocca subire questa sgradevole sensazione.

«Perché mai? Se ne ho bisogno e ce li ho davanti agli occhi li prendo, no?» ti mormora in un orecchio.

No, testa bacata!

Quello che più ti da fastidio, è che il ragazzo che sta battendo la vostra spesa si sia fatto un'idea del tutto sbagliata di te. Di voi.

Per questo, quando per qualche istante alza nuovamente gli occhi su di te, gli rivolgi uno sguardo imbarazzato di scuse che speri possa giustificare quel pacchetto colorato che scivola insieme a tutti gli altri articoli sul nastro trasportatore.

Quando quest'ultimo arriva nelle sue mani, Jungkook è in trepidazione mentre tu, invece, vorresti solo uscire da questo dannatissimo supermercato che sta cominciando a farsi veramente stretto e opprimente per i tuoi gusti.

Il ragazzo si rigira la piccola scatola nelle mani. Non sai se stia semplicemente cercando il codice a barre oppure se sia troppo stranito da quell'acquisto.
Sta di fatto che speri solo faccia in fretta.

Quando poi finalmente senti un inconfondibile "beep", tiri un sospiro liberatorio.

Cominci a collocare tutti gli articoli nelle buste e, appena ti ritrovi costretta a sistemarci all'interno anche la scatola di contraccettivi, lo fai talmente veloce che per poco non ti vola dalle mani ancora impregnate di sudore.

«Divertitevi».

Credi che sia stato Jungkook a bisbigliare quella parola ovviamente riferita alla famosa confezione. Ma poi, quando ti rendi conto che quest'ultimo è intento a cercare il portafoglio nella tasca dei pantaloni neri, capisci che non è stato lui.

Ma il commesso.

E, sorprendentemente, anche il tuo coinquilino sembra averci fatto caso.

«Che hai detto?» domanda lui rivolto al ragazzo dietro la cassa, facendo finta di non aver compreso la sua allusione.

Tu rimani a fissarli. Il commesso sembra d'impulso essersi fatto piccolo piccolo intanto che cerca una via di fuga per scappare dal tuo coinquilino, la cui espressione si sta facendo sempre più impaziente.

Ma non vedi molte vie d'uscita e, per quanto ti possa dispiacere per lui, vuoi sapere anche te che cosa intendesse con quell'affermazione.

«Io? Nulla» si difende lui, finendo di battere anche l'ultimo articolo, visibilmente nervoso.

Lo infili di fretta nella busta, incapace di fare altro. Jungkook dal canto suo, non sembra intenzionato a lasciar correre così tanto facilmente.

«Invece ti abbiamo sentito entrambi benissimo».

Rimani attonita dal tono minaccioso proveniente dalla bocca di quella persona che, di solito, scherza e ammicca dal mattino alla sera.

Non ti aspettavi fosse capace di poter fare anche questo.

HOUSEMATES ✓ [Jungkook•Reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora