18. Calore

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Il calore che iniziava a nascere nel tuo petto, si va a mischiare con quello generato dalle vostre labbra unite l'una all'altra.

Le tue mani guizzano veloci sulle sue spalle mentre senti la sua felpa che scivola via, accarezzandoti la schiena.

Non percepisci il tuo coinquilino ricambiare in qualche modo il tuo gesto istintivo ed incontrollato, ma non vuoi farci caso: provi qualcosa di troppo passionale per poterti curare del resto. Perciò continui, come se non sapessi fare altro nella vita che stare lì ad assaporare la sua bocca.

Quando poi senti due braccia stringere la tua vita, scossa dai brividi solo fino a pochi minuti prima, allora perdi definitivamente il controllo.

Ti abbandoni totalmente a quel disastro.

Sei consapevole del guaio in cui stai andando a cacciarti ma, d'altronde, non sarebbe neanche il primo.

Quindi, che male ci sarebbe?

Ti sciogli dalla testa ai piedi. Il suo corpo, indiscutibilmente più possente e forte del tuo, ti solleva per i fianchi per adagiarti sul sedile posteriore dell'auto. Lo lasci fare e, in pochi attimi, sei circondata interamente dal suo calore corporeo.

E ti piace da impazzire.

Jungkook si regge con un braccio allo schienale mentre si tiene in equilibrio con l'altro, che sfiora il tuo orecchio.

Vi osservate. Vi ammirate come si fa con un dipinto di straordinaria bellezza. Magnifico.
Come l'iride nella sua pupilla che vibra a ogni battito.

È bellissimo.

«Che cos'hai bevuto, Y/N?».

Nonostante il tono interrogativo, la sua voce è assurdamente roca, come se avesse appena ripreso a respirare dopo che stava trattenendo il fiato da troppo tempo. Resti sbigottita per un attimo prima di comprendere la sua domanda.

Poi però, non sai cosa rispondere.

Nemmeno tu sai che cosa cavolo avessi ingerito e, gli effetti che quella roba sta avendo su di te, di certo non sono la conseguenza di un qualcosa di leggero. Ma non sai comunque che cosa fossero.

«Qualsiasi cosa che mi abbia permesso di trovarmi qui sotto di te» ribatti allora.

Sembra una risposta alquanto irragionevole e sciocca, ma è la verità. Se fossi stata nel pieno delle tue capacità, non saresti di certo qui a tentare di recuperare l'ossigeno che il tuo coinquilino ti aveva tolto con quel bacio. Lo stesso che adesso si regge esattamente sopra il tuo corpo del tutto impotente.

Ma, contro tutto il buon senso, in questo momento vuoi solo che proprio lui ti privi nuovamente dell'ossigeno.

Perché, se il destino vuole che tu te ne vada adesso, allora vuoi morire così.

Afferri con tutte le forze che hai il colletto della sua maglietta grigia e ti tiri su di peso. Compi un tragitto veloce che ti sembra durare fin troppo, prima di eliminare qualsiasi distanza con un altro bacio.

È così bello, cazzo.

Le tue mani si spostano dal lembo di tessuto per poggiarsi sul suo collo e le sue ti cingono forte la vita. Ti metti a sedere, in modo da non dover stare in una situazione precaria e rischiare che le forze ti abbandonino, e ti trascini il tuo coinquilino al seguito.

La tua schiena si va a scontrare contro la portiera e un sibilo spontaneo ti fuoriesce dalla bocca. Ma Jungkook non si ferma e gliene sei infinitamente grata; se l'avesse fatto, avresti pensato al dolore di quel colpo e avreste smorzato tutto questo.

HOUSEMATES ✓ [Jungkook•Reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora