17. Gelide lacrime

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La prigione in cui sei costretta a rimanere non ti piace. Non ti piace per niente.

Se solo fosse possibile, vorresti che la parete fredda del bagno ti prosciugasse e ti portasse in un luogo sconosciuto alla faccia della Terra.
Ma siccome sai che non potrà mai accadere, ti dimeni dalle mani del tuo coinquilino che bloccano i tuoi polsi, illudendoti che ti lasci andare.

«Jungkook, mollami. Lasciami andare, cazzo» pretendi in tono fermo, muovendoti veloce.

Ti senti talmente oppressa ed impotente che quasi soffochi. Le sue dita continuano a premere sulle tue braccia e il suo sguardo ti graffia il viso per quanto è intenso e penetrante.

Sei in trappola, ma farai qualsiasi cosa per scappare.

Tenti un ultimo disperato strattone e, per poco, non ti si stira un muscolo a quel movimento lesto.

Sai che i suoi amici sono ancora nell'altra stanza, ignari probabilmente di quello che sta accadendo. Non sai come, ma la porta è chiusa e la tua gola si serra ulteriormente quando te ne rendi conto.

Poi, appena senti i tuoi gomiti battere contro la parete e vedi Jungkook incombere su di te, il panico più assoluto ti pervade.

Trattieni il respiro fino a quando non senti il suo fiato bollente sul collo che ti accarezza in modo straziante la pelle. Le sue labbra sono così vicine, che puoi a momenti immaginarne il sapore.

Dannazione.

«Che cosa vuoi da me?».

Quella domanda lo fa fermare ad una distanza irrisoria dal tuo viso. Perché tu l'abbia pronunciata non ti è ben chiaro ma, quel sussurro flebile, nascondeva dentro di sé la stessa disperata intensità di un urlo straziante.

Perché sei stanca. Stanca di essere costantemente succube di Jungkook, stanca dei suoi giochetti, stanca dei suoi comportamenti, stanca del suo essere un completo idiota.

Stanca di tutto.

«Non ne ho la minima idea, Y/N» ammette pianissimo.

Se non lo sa nemmeno lui, come può pretendere che tu possa restare lucida in tutto ciò? Non è concepibile.

Ma, prima che tu possa ribattere alla sua grandissima assurdità, il suo capo si abbassa ulteriormente andandosi ad adagiare nell'incavo del tuo collo e le sue braccia si cingono intorno al tuo busto in maniera quasi asfissiante.

Ti sta abbracciando, Jungkook ti sta abbracciando. Un'altra volta.

«Lasciami in pace, ti prego».

Il tuo tono è triste, sofferente. Sembra molto di più che tu stia implorando il contrario con quella richiesta al ragazzo avvinghiato al tuo corpo. Ma per quanto possa parere esattamente così, desideri con tutta te stessa che ti permetta di respirare.

Hai bisogno di una boccata d'aria da tutto.

Perciò, le tue mani si accingono a spostare il suo peso il più lontano possibile da te, ma ti senti compressa e il muro solido che hai dietro la schiena, non aiuta assolutamente.

Ma incredibilmente, tutto quello che avevi accumulato, esplode in un impeto di frustrazione e rabbia. Dai un forte spintone al tuo coinquilino che, dopo quel colpo, barcolla all'indietro andandosi a scontrare contro il lavandino.

Osservi il suo sguardo perso nel vuoto e comprendi finalmente di essere libera.

Non sai se tu ti possa definire tale ma, almeno, non senti più le sue braccia stringerti come due tenaglie. E, cazzo, ti sembra come ritornare a respirare dopo che stavi per morire strangolata.

HOUSEMATES ✓ [Jungkook•Reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora