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E di nuovo mi scivola via dalle mani, cadendo tra le braccia di colei che me l'ha portato via.
Non riesco a fermarlo, ad afferrarlo, è come se sia fatto di fumo, e forse questo è stato il suo amore per me, solo fumo.

"TAEHYUNG"

Scatta a sedere tra le coperte aggrovigliate alle sue gambe, stropicciandosi gli occhi con le mani.

"Arrivo mamma!"

Risponde, sbuffando per l'ennesima notte orribile, passata in un sonno pesante che non lo faceva riposare, ma solo stancare di più.
Si alza, indossando un semplice paio di jeans e una felpa grigia, scendendo poi le scale per arrivare in cucina, passandosi una mano tra i capelli grigi per provare ad aggiustarli.
Arrivato nella stanza si versa un bicchiere di latte, mentre la madre resta con lo sguardo incollato al computer.
Nessuna parola, o sguardo.
Era così da un po', da quando suo padre li aveva lasciati senza dire nulla.
Sua madre si era allontanata, non che fosse una cattiva madre, eppure era fredda e distante, oggettivamente lo era da tutto il mondo, non solo dal figlio.

"Oggi pomeriggio parto per Tokyo, ho un lavoro da fare, starò via per una settimana"

Lo informa, non alzando lo sguardo su di lui.
Tae si limita ad annuire, e sentendo il campanello suonare si butta lo zaino in spalla.

"Ciao Mamma"

"Ciao Tae"

Il grigio si sbatte la porta alle spalle, correndo verso la macchina della sua amica Jein, sedendosi nei posti dietro, accanto a Jin.

"Buongiorno"

Lo saluta Jimin, facendogli un sorriso.

"Buongiorno un cazzo"

Borbotta di rimando, facendo ridacchiare Jin.
Quelli erano i suoi più cari amici, quelli che nonostante tutto non lo avevano mai abbandonato, e a cui doveva molto.
C'era Jimin, il suo anti stress preferito, che dava abbracci meravigliosi e sorrisi splendidi, dai grandi occhi scuri e capelli biondi.
Jin accanto a lui era una delle persone più egocentriche che conosceva, ma non esitava mai a mettere gli altri prima di se. Shin invece era sempre stata la sua vicina, una ragazza dai tratti principeschi, gli occhi azzurri e i capelli biondi, ma il carattere di un camionista.

"Sempre di buon umore la mattina"

Commenta Jin, passandosi una mano tra i capelli violetti.

"Chi è che è di buon umore la mattina?"

Commenta la ragazza, parcheggiando accanto al cancello della scuola.
I quattro scendono, parlando tra di loro dei compiti per quel giorno, quando Tae avvista una persona che non avrebbe voluto vedere, non dopo quel sogno.

"Raga la sapete una cosa?"

Chiede Jimin, osservando le porte della scuola.
Gli altri tre ragazzi lo guardano interrogativamente.

"Si prospetta un nuovo anno di mera-"

"Di merda, un nuovo anno di merda"

Lo incoraggia Shin, con un leggero sorriso, dandogli due pacche sulla spalla ed entrando nella scuola.
I tre ragazzi la seguono con un leggero sorriso, raggruppandosi davanti ai loro armadietti.

"L'hai visto?"

Gli chiede Jin, sottovoce, e annuisce leggermente, mordendosi l'interno della guancia.

"Non pensarci, sai che è uno stronzo"

Annuisce di nuovo.
Lo sapeva, ma faceva costantemente male sapere di non essere stato abbastanza per lui.

"Maaaaa chi cazzo é quello?"

La voce di Jimin li fa voltare tutti in una direzione, dove un ragazzo alto, bruno e decisamente bello parlottava con Min Yoongi e Kim Namjoon.
Gli occhi di Jimin sembravano due cuoricini pulsanti, mentre lo guardava.

"Credo sia nuovo, strano che conosca Min e Kim"

Risponde Tae, appoggiandosi con la spalla al suo armadietto.

"Si ma chi è?"

Chiede di nuovo il biondo, facendo sbuffare la ragazza al suo fianco.

"SCUSA, ehi.."

Shin schiocca le dita due volte, e quando il moro si volta verso di lei lo indica con un dito.

"Chi sei?"

Gli chiede, con il solito tono di voce.

"Ehm..Jeon Jungkook"

Risponde il ragazzo, aggrottando le sopracciglia.
Shin a quel punto si volta verso Jimin, schioccando di nuovo le dita.

"È Jeon Jungkook"

Ripete, mentre il biondo arrossisce dal naso alle orecchie, considerando che aveva sentito tutto il corridoio, compreso il diretto interessato.

"Ora andiamo, non voglio fare tardi con la zoccola di biologia"

Li informa, trascinando un Jimin completamente imbarazzato e un Jin preda delle risate verso la classe.
Tae li segue con un sorriso sulle labbra, eppure i suoi occhi incontrano quelli di Min Yoongi per alcuni secondi.
Il suo sorriso si smorza, incantandosi quasi in quei pozzi neri, profondi e pieni di qualcosa che il ragazzo stava nascondendo con l'apatia.
Riabbassa lo sguardo quasi subito, seguendo i suoi amici verso l'aula.

"E lui chi è?"

Chiede Jungkook, sottovoce, a quelli che erano i suoi nuovi amici.

"Park Jimin, il tuo fan, Kim Taehyung, quello alto , Kim Seokjin, quello carino, e Lee Shin, la principessa"

"Non male.."

Commenta Jungkook, girandosi verso Jimin.

"Già..non male.."

Commenta Yoongi con voce bassa e atona, non riferendosi però al biondo.

//aa.

Ho aggiunto una figura femminile perché si, ho bisogno della mia voce in queste storie.

Spero vi piaccia🧸

𝑪𝒍𝒊𝒄𝒉𝒆 ✯ 𝑻𝒂𝒆𝒈𝒊Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora