21.

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Yoongi era arrivato a casa sua il giorno seguente, per passare tutto il sabato insieme, a coccolarsi e, Tae sperava, anche qualcosa di più.
Infatti, appena il moro aveva messo piede in casa sua si era avventato sulle sue labbra, trascinandolo verso il divano, e facendolo sedere.
Continuando a baciarlo, si era messo a cavalcioni su di lui, sentendo Yoongi sorridere sulle sua labbra, mentre si toglieva la giacca di pelle.

"Ti sono mancato così tanto?"

Gli chiede, accarezzandogli i fianchi da sotto al maglione azzurro, e ghignando nel vedere il più piccolo annuire.
Subito dopo era iniziato un altro bacio, e ora si trovavano entrambi senza maglietta, a divorarsi le labbra e scambiarsi effusioni che in breve tempo si sarebbero spinte oltre alle semplici coccole.
Erano così presi da quella situazione da non rendersi conto che la porta si era appena aperta, e la signora Kim, entrata nel salotto, li stava guardando con un sopracciglio alzato.

"Kim Taehyung almeno il copri divano quando fai le tue cose con il tuo fidanzato, dannazione"

Dice la donna con voce indignata, facendo gelare il sangue al povero ragazzo, che girandosi lentamente verso la madre, si stampa un sorriso teso sul viso.

"Tu non eri a Tokyo?"

Le chiede con voce falsamente tranquilla.

"Ragazzino questa è casa mia, entro ed esco quando voglio"

Gli risponde la donna, che stava cercando di trattenere il suo sorriso.
Taehyung, con uno scatto scende dalle gambe di Yoongi, lanciandogli la sua maglietta e infilandosi goffamente il maglione.

"Sono Min Yoongi signora, molto piacere"

Si presenta Yoongi con cortesia, inchinandosi davanti alla madre di Tae.

"Kim Haeyi, piacere"

Si ripresenta la donna, per poi posare gli occhi sul foglio.

"Tesoro vai ad apparecchiare"

Taehyung, spalancando gli occhi scuote la testa.

"Ma mamm-"

"Ho detto vai ad apparecchiare"

Lo interrompe la signora Kim con voce autoritaria, sorridendo nel vedere Tae andare in cucina con la coda tra le gambe.
Una volta uscito il ragazzo, la donna si avvicina al moro, che leggermente intimorito aveva abbassato la testa.

"Non voglio sembrare quelle madri iper protettive, ma lo sono quindi stammi a sentire."

Yoongi sbianca, guardando la donna.
Tae aveva detto che lei sapeva del suo orientamento, che sapeva di lui, e ora tremava all'idea che lo costringesse ad allontanarsi dal suo piccolo.

"Non mi importa se sei un uomo.
Non mi importa se sei tatuato o se hai dei piercing.
Non mi importa se vai male a scuola, se sei un cattivo ragazzo, o se sei uno spacciatore.
Voglio solo che il mio bambino non soffra più, non voglio vedere una singola lacrima scendere dai suoi occhi, non voglio che un singhiozzo scuota le sue spalle.
Quel ragazzo deve volare, Min Yoongi, e se hai intenzione di aiutarlo nella rincorsa e volare con lui, resta con il mio Tae per tutta la vita, ma se vuoi tenerlo a terra e infrangere i suoi sogni, faresti meglio ad andartene in questo momento.
Non ci sono stata per lui quando quel..Hoseok me l'ha distrutto, e me ne pento amaramente, ma adesso ho ripreso la mia vita e mio figlio, e non ti permetterò di tirarlo giù un'altra volta."

Dice la donna, guardando con sicurezza Yoongi negli occhi, che non può far altro che sorridere leggermente.

"Sono il primo che vuole vederlo felice, e non mi sognerei mai di fermarlo.
Voglio stargli accanto sempre, ma l'unica cosa importante per me è vedere il suo sorriso, anche se dovessi andarmene dalla sua vita per vederlo."

𝑪𝒍𝒊𝒄𝒉𝒆 ✯ 𝑻𝒂𝒆𝒈𝒊Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora