Erano passate due settimane dal giorno in cui Taehyung era stato brutalmente sbattuto contro l'armadietto di Min Yoongi.
In quel breve periodo i due ragazzi si erano scambiati qualche parola o sguardo in corridoio, anche se lui e i suoi amici avevano preso il vizio di sedersi con Tae e i ragazzi a pranzo.
Non che dispiacesse a qualcuno, comunque.Finite le due interminabili ore di matematica, il fine settimana si apriva davanti ai quattro ragazzi, piena di programmi interessanti.
"Allora, pizza, gelato e film a casa mia?"
Chiede Jimin, ricevendo delle risponde positive dagli amici al suo fianco.
Taehyung, nonostante amasse passare del tempo con i ragazzi, aveva voglia di fare qualcosa di diverso, e l'universo sembra assisterlo.
Sente una mano appoggiarsi sul suo fianco, e un mento sulla sua spalla, e gli è impossibile non riconoscere la colonia di Yoongi."Fai qualcosa stasera?"
Gli chiede, mentre il grigio volta la testa verso di lui.
"Niente da non poter rimandare"
"Allora vieni con me"
Sussurra, quasi, lasciandogli un piccolo bacio dietro l'orecchio, e sparendo poi nel corridoio pieno di ragazzi.
Tae alza una mano verso il punto toccato dalle sue labbra, sospirando e cercando di calmare il battito del suo cuore."Vorrei davvero capire che tipo di rapporto avete"
Gli chiede Jimin, osservando l'amico.
"Siamo amici"
Risponde con tranquillità, alzando gli occhi al cielo nel sentire la sonora risata ironica di Shin, accanto a lui.
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Il grigio era comodamente sdraiato sul proprio letto, i raggi della luna ad accarezzargli le guance, i capelli ancora umidi dalla doccia fatta poco prima, e gli occhi stanchi chiusi, pronto per addormentarsi nel calore delle coperte.
Eppure il cigolio della porta gli fa aprire una palpebra, aggrottando le sopracciglia nel vedere Yoongi appoggiato allo stipite."Che ci fai qui?"
Gli chiede, vedendolo sorridere leggermente.
"Tua madre mi ha fatto entrare"
"Grazie mamma"
Risponde ironicamente, girandosi su un lato e dando le spalle al ragazzo, che con passo veloce si siede a fianco a lui sul letto.
"Ti avevo detto che saresti venuto con me stasera"
"Pensavo te ne fossi scordato"
Sentendo la sua mano passargli tra i capelli rabbrividisce, mugolando di riflesso.
"Certo che no, ora vestiti, ti aspetto fuori."
Dopo alcuni secondi Taehyung si alza, indossavano un paio di jeans neri e una felpa grigia chiara, tirandosi su il cappuccio e raggiungendo Yoongi.
Escono dalla casa del grigio, dopo un veloce saluto alla madre, salendo nella macchina del più grande, partendo per una destinazione a Tae sconosciuta.
Il viaggio è silenzioso, così come il piccolo tratto di strada che fanno a piedi.
In breve tempo il grigio si ritrova in un vicolo pieno di gente, l'odore del fumo gli pizzica la narici, e quando viene spintonato si aggrappa a Yoongi."Che posto è?"
Yoongi si avvicina al suo orecchio.
"Resta qui, e goditi lo spettacolo"
Prima che il grigio possa rispondere, il moro sparisce tra la gente, e Tae si trova da solo e in confusione, anche leggermente deluso dal fatto che il moro non fosse rimasto con lui.
"BENVENUTI"
Urla una voce femminile, e in quel momento, girandosi, vede che le persone si aprono per lasciare un cerchio.
"STASERA, VEDRETE LA SFIDA TRA I NOSTRI DUE CAMPIONI"
Di nuovo la voce femminile, e facendosi spazio riesce ad essere in prima fila, vedendo la donna dai lunghi capelli neri, e il fisico meraviglioso, che però non fa alcun effetto a Tae.
"ELLIOT*..."
Un ragazzo dai capelli rossi entra nel cerchio.
"..E SUGA"
Taehyung si trova a spalancare gli occhi quando Yoongi entra nel cerchio, stringendo la mano al suo avversario, e inchinandosi alla ragazza.
Una base hip-hop si innalza, mentre il rosso inizia a rappare, per vincere quella che doveva essere una vera e propria sfida.
Resta immobile, scioccato dalla situazione, pietrificato, nonostante tutto intorno a lui avessero iniziato a saltare ed esaltare uno dei due contendenti.
Dopo quasi due minuti, Elliot finisce il suo pezzo, e inizia quello di Suga, che ringhia nel microfono prima di iniziare.
Tae si trova a sorridere nel sentire la parole taglienti di Yoongi, perfettamente allineate e incastrate tra di loro, tanto da dargli la forza per urlarle e saltare con gli altri.
Eppure la sua euforia finisce molto presto.
Le sirene della polizia riempiono l'aria, e tutti, tra le grida generali, iniziando a scappare.
Tae dal suo canto, viene spintonato da tutte le parti, confuso, non riuscendo quasi a muoversi."TAEHYUNG"
Sente il suo nome gridato, e pochi attimi dopo la sua mano viene intrecciata con un'altra, dalle dita gelide.
Senza neanche rendersene conto si trova a correre per una via secondaria, con Yoongi davanti a lui a guidarlo.
Preso dall'euforia inizia a ridere, seguito subito da Suga, mentre insieme corrono fino ad una piccola casetta blu."Cosa..cosa è appena successo?"
Chiede Tae, seguendo il moro nel giardino della casa, e sedendosi insieme a lui sull'erba.
"Un mio normale venerdì sera"
Sussurra Yoongi, senza fiato, appoggiando la schiena per terra.
*Nome inventato a casissimo