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⸨Questo capitolo contiene una scena dov'è presente del sangue⸩"Sono completamente avvolta dalle tenebre e la mia unica fonte di luminosità è la piccola torcia nera che tengo saldamente tra le mani. Sono circondata da quattro pareti biancastre con due ingressi collocati alla mia destra e alla mia sinistra, l'enorme armadio color avorio situato di fronte a me mi riporta alla mente tanti brutti ricordi e la morbida moquette blu elettrico che solletica i miei piedi nudi conferma le mie paure: io in questo posto ci sono già stata e anche più di una volta. Credevo di essere finalmente riuscita a gestire questi attacchi notturni, ma a quanto pare mi sbagliavo, mi sbagliavo di grosso. Non voglio stare in questa stupida stanza, ogni cosa qui dentro ha qualcosa di molto sinistro, giocattoli compresi, e io continuo a non capire perché ogni volta devo risvegliarmi nella cameretta di un bambino. Improvvisamente la tetra melodia di un carillon mi fa trasalire, il respiro inizia a diventare irregolare e la paura prende il sopravvento su tutte le altre emozioni. Una forte morsa sulla mia caviglia mi fa sussultare, mi giro di scatto verso l'enorme letto piazzato alle mie spalle e lancio un acutissimo urlo di puro terrore. Degli enormi tentacoli neri a strisce bianche fuoriescono da sotto il mobile e si agitano velocemente, inoltre, per non farsi mancare proprio nulla, uno di quei viscidi abomini mi ha afferrato la caviglia e continua a tenerla con una presa molto salda. La torcia mi cade di mano e la luce che proietta centra in pieno quel macabro scenario, occorrono solo una manciata di secondi prima che l'arto mi liberi dalla sua morsa e che tutti gli altri inizino ad agitarsi per poi sparire rapidamente sotto il letto. Recupero la torcia seduta stante e faccio il possibile per calmarmi, ma qualunque cosa faccia non serve assolutamente a nulla. Conosco molto bene la melodia di questo carillon e riconosco anche estremamente bene quella tonalità monocromatica. Non può essere davvero lui, non saprei come spiegarmelo, lui non ha nulla a che fare con la prima settimana di lavoro e quindi non dovrebbe essere qui. Un disgustoso rumore di arti attira la mia attenzione, alzo lo sguardo e vedo una gigantesca crepa sul soffitto dalla quale fuoriescono quei raccapriccianti tentacoli. Avendo ormai capito che la luce è la mia sola arma di difesa punto immediatamente la torcia contro di loro riuscendo a mandarli via. La canzoncina non cessa, anzi, il suo suono si fa ancora più distorto e sembrerebbe provenire dai corridoi. Mi avvicino rapidamente alla porta collocata alla mia destra, la apro e illumino il lungo corridoio per vedere se c'è qualcuno, ma niente. Mi precipito immediatamente dall'altra parte della stanza e faccio la stessa identica cosa soltanto che questa volta mi sento mancare un battito non appena vedo quello che fino a pochi secondi fa si stava nascondendo nelle tenebre. Una figura molto alta e snella si sta avvicinando alla mia porta, nonostante le lunghe dita affilate come la lama di un coltello, le numerose lacrime nere che gli rigano le guance pallide e l'aspetto più distorto del solito lo riconosco subito. È la prima volta che lo vedo in queste condizioni e francamente la cosa mi terrorizza a morte. Cerco di reagire, provo a scappare, tento di chiudere la porta ma è come se mi fossi pietrificata sul posto. Non riesco a fare nulla e l'unica cosa che sono in grado di fare è rimanere completamente immobile a fissare la marionetta dal volto bianco che si avvicina sempre di più a me fino a raggiungermi. I miei occhi colmi di terrore si scontrano con i suoi. Sento i tentacoli afferrarmi per la gola e iniziare a stringere con molta forza. Nonostante il respiro inizi a mancare io continuo a non fare nulla, non sono in grado di reagire e di conseguenza mi lascio cadere tra le gelide braccia dell'oscurità".
Mi sveglio di soprassalto spalancando gli occhi e scendendo rapidamente dal letto. Passo una mano sul mio viso grondante di sudore e la lascio scivolare lentamente verso il collo. È stato tutto un incubo, un altro tremendo incubo, un altro che va ad aggiungersi a una lunga serie. Anche questa volta sembrava tutto così realistico e ogni volta che mi capita di fare un brutto sogno su quei robot mi ritrovo quasi sempre in quella maledetta cameretta. È ironico che un incubo del genere capiti proprio qualche ora prima dell'inizio della seconda settimana di lavoro, non è mai un buon segno quando succede qualcosa del genere e spero che si tratti solo di una sgradevole coincidenza.
Guardo l'orario dallo schermo del mio telefono e mi sorprendo quando vedo che sono le sei e mezza passate. Ho ancora un bel po' di tempo prima di dover andare a lavoro, quindi ne approfitto per farmi una bella doccia calda e prepararmi un pasto veloce. Ogni volta che metto un piede fuori dalla porta di casa e vedo che c'è ancora la luce del sole mi sento un po' strana, per me la notte equivale praticamente al giorno e questa mia bizzarra routine mi fa sentire un vero e proprio vampiro.
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FNaF VR: Help Wanted
Fanfiction{WARNING: Dark Story} Di giorno in un modo e di notte in un altro, un luogo magico dove il divertimento e l'immaginazione prendono vita, ma non solo. Freddy Fazbear's Pizza è molto di più che un semplice locale d'intrattenimento per grandi e piccini...