{Epilogo}

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▲⸾WARNING⸾▲

⸨Vi chiedo gentilmente di leggere l'angolo autore dopo aver concluso l'epilogo!
È molto importante, grazie.
Detto questo vi auguro una buona lettura⸩

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Sono trascorsi un paio di giorni da quell'indimenticabile nottata. Subito dopo essere state soccorse dai pompieri anche il direttore non ha tardato ad arrivare siccome è stato immediatamente informato dell'accaduto. Naturalmente non è stata trovata nessuna traccia di un incendio e, anche se con molte difficoltà, sono tutti arrivati all'unanime conclusione che si sia trattato soltanto di un semplice guasto al sistema d'allarme. Io e Clara abbiamo recitato come meglio potevamo la nostra parte spiegando che il tutto si è attivato senza nessun preavviso, dopotutto non avevamo molta altra scelta, chi mai mi avrebbe creduto se avessi detto che sono stata costretta ad azionare l'impianto d'allarme perché degli androidi vogliosi di sangue minacciavano di uccidere una ragazza innocente? Mi avrebbero sicuramente preso per pazza e, di conseguenza, avrebbero rifilato tutta la colpa di questo trambusto su di me. Ovviamente anche Clara si sarebbe beccata una parte della responsabilità siccome è stata insieme a me per tutto il tempo. I robot, da quel che sappiamo, non hanno subito molti guasti a causa dell'acqua, devono essere riusciti a ripararsi in tempo in chissà quale strano posto così da evitare di avere qualche grave danno. I pochi problemi che avevano sono stati immediatamente risolti e durante il fine settimana hanno ripreso a svolgere i loro soliti compiti da intrattenitori per i bambini.
Per quanto riguarda quella povera ragazza, che senza ombra di dubbio ha trascorso la notte peggiore della sua vita, ha necessitato di una buona mezzoretta di tempo per riuscire a riprendersi almeno un po'. È stata sicuramente l'esperienza più traumatica che abbia mai vissuto durante il corso della sua breve vita e le auguro che non le ricapiti mai più un avvenimento simile. La poveretta ci ha chiesto più e più volte perché non abbiamo raccontato la verità, noi in risposta le abbiamo spiegato, cercando di farle seguire il nostro ragionamento, che nessuno dei presenti ci avrebbe preso sul serio e in più il direttore avrebbe continuamente negato che un fatto del genere sia potuto capitare realmente. L'unica cosa che abbiamo potuto fare per lei è stato consigliarle vivamente di non rimettere mai più piede all'interno di questo posto maledetto; sarebbe un vero e proprio pericolo per lei tornare qui siccome quei mostri vorranno sicuramente completare quello che non sono riusciti a finire. Naturalmente questo nostro suggerimento era già presente all'interno della sua mente. Direi che la sua passione per quel branco di psicopatici è svanita completamente nel nulla ed è molto meglio così. Adesso so di non essere l'unica, insieme alla mia amica bionda, a essere a conoscenza della vera natura di quelle lattine, ma questo significa che noi due non la rivedremo mai più perché ovviamente non ritornerà. Sono orgogliosa di poter finalmente dire che c'è anche una terza sopravvissuta, una terza guerriera che ha affrontato la morte e che ne è comunque uscita vincitrice. Ovviamente tutta quella paura l'ha svantaggiata parecchio, ma come possiamo fargliene una colpa? Chiunque avrebbe reagito in quel modo di fronte a un pericolo simile, quelle sensazioni che lei ha provato quella notte le abbiamo sentite anche io e Clara, le abbiamo testate in ogni parte del nostro corpo e le abbiamo vissute sulla nostra pelle. Riusciamo a provare molta empatia nei suoi confronti proprio per questo motivo, ma essendo la prima volta che affronta un pericolo simile è comunque riuscita a non farsi prendere troppo dal panico e a evitare di mettersi continuamente a urlare attirando così attenzioni molto indesiderate.
È stata una notte che nessuna delle tre dimenticherà mai e su questo non ci piove. Molto probabilmente la ragazza dai capelli biondo cenere farà il possibile per convincere anche la sua sorellina a non mettere più piede all'interno di quello stabile, ma anche se non dovesse riuscirci la piccoletta non correrà nessun rischio, dopotutto, anche se sono dei mostri senza cuore, non sono comunque in grado di fare del male a dei bambini. Forse in fondo, ma veramente molto in fondo, anche loro posseggono un briciolo di umanità e quindi non sono così viscidi da ferire una piccola creaturina indifesa.
Il nostro fine settimana è stato molto pacifico, sebbene questo sia piuttosto strano nessuna delle due ha avuto qualche terribile incubo su quello che è successo durante la quinta notte della terza settimana. Non che ci sia da lamentarsi per questo, anzi, è proprio una piacevole sorpresa e sono convinta che questo sia dovuto al fatto che siamo riuscite a mettere in salvo quella povera ragazza. Non oso immaginare i sensi di colpa che mi avrebbero perseguitato per chissà quanto tempo se fosse successo il contrario, tutti quei brutti pensieri si sarebbero sicuramente manifestati nei nostri sogni così da tormentarci sia di giorno sia di notte. Fortunatamente nulla di tutto ciò accadrà siccome quella tragica terza settimana ha comunque avuto un bel lieto fine, se così si può definire ovviamente. Forse è meglio specificare che soltanto la ragazza ha avuto un gioioso finale, ora che sa quello che accade lì dentro durante le ore notturne non ci ritornerà mai più, adesso è libera e potrà continuare a vivere felicemente il resto della sua vita godendosi la sua famiglia e i suoi amici. La invidio parecchio per questo, può riprendere in mano la sua vita e fare finta che nulla di tutto ciò sia mai successo, le basterà inventare qualche scusa con la sua amica e con sua madre per l'assenza di venerdì notte e i suoi problemi si risolveranno. Magari non butterà tutto nel dimenticatoio dato che è molto difficile cancellare completamente un'esperienza del genere, ma sicuramente quando le ritornerà in mente, andando in avanti con il tempo, per lei si tratterà semplicemente di un lontano e brutto ricordo dal quale ne è comunque uscita sana e salva.
Ebbene sì, lei è la vera e sola vincitrice. Perché? Lei ha risolto definitivamente il suo problema mentre io e Clara lo abbiamo soltanto rimandato di qualche giorno e ora che quegli istanti di pace sono giunti al termine siamo costrette a ricominciare. Un altro fine settimana è trascorso e un nuovo ciclo lavorativo ha inizio. Camminando lungo la solita monotona strada lancio qualche occhiata a qualche pozzanghera, che è stata causata dalla pioggia scesa in mattinata, e contemplo la mia immagine riflessa per pochi intesi secondi. Siamo entrambe consapevoli che le prossime tre settimane saranno ancora peggio del solito siccome quei mostri saranno sicuramente assetati di vendetta. Non amano perdere, anzi, credo che sia una delle cose che detestino di più al mondo e quello che è successo venerdì non lo avranno per niente digerito. Mi spaventa la cosa? Parecchio. Me ne importa qualcosa? Assolutamente no. Quello che è successo durante quelle sei ore ci ha aiutate a dimostrare che, nei momenti di vero e assoluto pericolo, riusciamo ancora a tirare fuori quel coraggio che credevamo svanito da tempo, loro saranno pure molto forti ma a noi bastano un po' di ingegno e un pizzico di fortuna per riuscire a uscirne vive.
Dopo la nostra solita camminata arriviamo di fronte al portone di ingresso che conduce nella prima pizzeria del locale dove, per questa prima settimana del nuovo ciclo di lavoro, svolgeremo i nostri incarichi da guardiane notturne. Faccio un respiro profondo e alzo lo sguardo per vedere la grossa insegna luminosa che dà il benvenuto a tutti i visitatori. La luce che emette è parecchio abbagliante ed è in grado di attrarre qualsiasi persona come se fosse una piccola e indifesa mosca che è ignara della vera natura di quei robot. È incredibile pensare a come il tempo voli e a com'è paradossale il fatto che durante le nostre sei ore di lavoro al giorno sembra quasi che il tutto si blocchi. Sono già trascorse tre lunghe settimane da incubo, tutte molto movimentate e piuttosto inaspettate, spero soltanto che andando avanti con il tempo la situazione si ristabilizzi un pochino e ritorni tutto alla normalità, se così possiamo definirla. Da questo lavoro non possiamo scappare, questo stile di vita non lo possiamo cambiare, tutti questi incubi non li possiamo evitare e non possiamo fare altro che pensare a quello che il futuro ci può riservare. Ma alla fine tutto questo fa parte di un malsano gioco voluto proprio da quel branco di psicopatici, quindi se è soltanto un semplice gioco tanto vale giocare e vincere, per poi rifarlo ancora, ancora e ancora.

«Sei pronta, Jasmine?».

«Sai benissimo che non lo sono».

The End

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And we want to thank you for
playing our game,
We enjoyed your screams
Thank you for playing our game,
the nightmares have been real
Though you seem quite terrified,
we hope you enjoyed the ride
Thank you for playing our game,
and all the tear filled nights
NOW THIS IS GOODBYE!

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Fine del libro!
Spero vi sia piaciuto :)
Anche questo capitolo della saga di FNaF è giunto al termine, cosa ne pensate?
Mi auguro che abbia soddisfatto le vostre aspettative e che abbia riportato un po' di onore e credibilità alla mia vecchia saga.
Fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate ;)
Ora mi prenderò l'ennesima pausa causata dalla scuola, ma da quel che so quest'anno uscirà un nuovo gioco di FNaF e... non serve che io dica quello che succederà, sapete benissimo che porterò un libro anche su quello! ♡♡♡

Prima di chiudere definitivamente ho ancora intenzione di pubblicare qualcosa su questo libro:

Innanzitutto se avete qualsiasi genere di domanda sulla storia sentitevi liberi di farla, nella prossima parte sarò felice di rispondere a tutti!

Come seconda cosa vi darò la possibilità di scegliere il prossimo racconto che porterò sul profilo, questo è lo speciale per i quattro anni su Wattpad. Prossimamente elencherò una serie di possibili opere e voi deciderete la vostra preferita!

Quindi tenete sott'occhio questa storia perché c'è ancora qualcosa da fare!

Detto questo vi saluto!
Al prossimo libro 👋
Ciaooo 🎶

{La canzone inserita all'interno del capitolo è intitolata "Goodbye" e appartiene a TryHardNinja}

FNaF VR: Help WantedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora