{Capitolo 15: Five More Nights}

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La nostra ultima mansione della settimana che dobbiamo completare prima dell'inizio del nostro turno consiste nel rifornire il Prize Corner. Un lavoretto piuttosto rapido siccome dobbiamo solamente trasportare due scatoloni pieni di peluche raffiguranti le celebrità del locale, purtroppo però a rendere l'impresa difficile è l'enorme quantità di gente che ostruisce il nostro passaggio. Trasportiamo le due scatole restando molto vicine alle pareti della pizzeria in modo da incrociare il minor numero di persone possibile, fortunatamente arriviamo nell'angolo della marionetta prima del previsto e iniziamo a posizionare i vari pupazzi sugli scaffali. Nonostante le ferite facciano ancora parecchio male il contenuto che abbiamo dovuto sollevare era molto leggero e questo ci ha reso l'incarico più semplice. Puppet è occupato a controllare i bambini e a distribuire qualche giocattolo, di tanto in tanto capita che il mio sguardo si incroci con il suo e, ogni volta che succede, un brivido percorre per interno tutta la mia colonna vertebrale. Mi chiedo come facciano i bambini a rimanere nelle vicinanze di una creatura così inquietante, la marionetta è senza ombra di dubbio uno degli androidi più macabri presenti in questo inferno in terra, ma a quanto pare ai ragazzini non importa proprio nulla siccome non hanno problemi a stare vicini a lui.
Improvvisamente sento qualcosa, o meglio qualcuno, schiantarsi alla velocità di un fulmine contro la mia gamba. Sussulto per lo spavento e guardo verso terra rendendomi conto che una bambina si è appena aggrappata alla mia gamba sinistra. Avrà all'incirca sette anni, i suoi lunghi boccoli biondi le ricadono sul viso nascondendo leggermente i suoi occhioni color nocciola. Non ho la più pallida idea del motivo di questo improvviso gesto di affetto nei confronti di una sconosciuta, ma ormai si sa che i bambini sono decisamente imprevedibili. Il suo tenero visino mi è familiare e, infatti, ne ho la conferma quando la ragazza dall'incredibile bravura per il disegno, nonché sua sorella maggiore, ci raggiunge liberandomi dalla presa della piccoletta. La poveretta presa dall'imbarazzo si scusa velocemente per poi scappare via con la sorellina che ha protestato per tutto il tempo dicendo di voler restare. Sebbene sia stata una scenetta piuttosto rapida è stata più che sufficiente per lasciarmi perplessa, ma naturalmente non lascio che questo piccolo imprevisto mi distragga e quindi completo al meglio la mia mansione.
Una volta tornate nel nostro ufficio diamo una rapida controllata ai nostri bendaggi e ci assicuriamo che nessuna delle due stia perdendo nuovamente del sangue. Fortunatamente è tutto normale, il dolore non è ancora passato completamente e l'osso del mio povero collo sta supplicando per avere un morbido appoggio dove potersi riposare, purtroppo per lui dovrà attendere fino al mio rientro a casa. Ci accertiamo per l'ultima volta che le spalle della mia amica e la mia schiena siano stabili per poter affrontare a dovere il nostro turno che inizierà a breve. Spero con tutto il cuore che durante questa notte non accada nulla di spiacevole siccome il mio corpo non è sicuramente in grado di sopportare altre ferite.
Allo scoccare della mezzanotte la Music Box di Puppet inizia, come da copione, a scaricarsi e tutti gli androidi lasciano le loro postazioni. I primi dieci minuti sono sempre quelli più tranquilli siccome nessuno di loro si fa vedere, ovviamente una volta che quel breve lasso di tempo è scaduto la notte si trasforma in un vero e proprio pandemonio. Non ci sono molti rumori durante il nostro turno, ognuno di noi è concentrato sul proprio obiettivo: il nostro è quello di sopravvivere e il loro è quello di catturarci nuovamente. Il suono della pioggia mi aiuta un po' a rilassarmi, le piccole gocce d'acqua che si infrangono sul tetto del locale spezzano quel silenzio assordante e inquietante che invade le pareti di questo maledetto posto.
Terminati i primi attimi di pace la situazione si trasforma nel caos più totale, Toy Bonnie e Toy Chico sono indemoniati come non mai e continuano ad assaltare ripetutamente i due condotti di ventilazione. Foxy deve essere ancora carico di adrenalina per quello che è successo la scorsa notte, infatti va e viene dal corridoio a una velocità a dir poco allarmante.

«No, questa non ci voleva...», commenta Clara con preoccupazione tenendo lo sguardo fisso sullo schermo del tablet «Puppet ha già la testa fuori dal suo pacco regalo, questo non va per niente bene, è troppo presto».

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