Dopo che anche l'ennesima giornata di sole è giunta al termine la Luna riprende possesso dell'immenso cielo notturno illuminato da numerosissime stelle. Non appena mettiamo piede nella grande sala principale della pizzeria un fascio di luce blu mi centra in pieno il viso causandomi un tremendo bruciore agli occhi. Non so come facciano i camerieri e i vari tecnici a sopportare costantemente tutto questo baccano, trascorrere un'intera giornata chiuso qui dentro circondato dalle urla dei bambini e dalle ripetitive canzoncine degli animatronics deve essere parecchio frustrante, soprattutto quando non si è una persona che ha il privilegio di possedere molta calma e un'infinita pazienza. Nonostante io non possegga affatto delle qualità del genere preferirei di gran lunga lavorare in questo posto durante il giorno piuttosto che essere costretta a farci il turno di notte.
Come da routine ci dirigiamo verso il nostro ufficio e diamo un'occhiata ai vari moduli che ci sono stati lasciati, uno in particolare attira la mia attenzione per via della scritta a caratteri cubitali che riporta la breve frase "Inventario del magazzino". A malincuore questo noioso lavoro deve essere assolutamente svolto prima della mezzanotte siccome una delle due deve lasciare l'ufficio per dirigersi nella Parts and Service room. Mi alzo dalla sedia e, prima di lasciare la stanza, mostro il foglio a Clara in modo che capisca il motivo del mio provvisorio abbandono. Fortunatamente nel locale c'è molta gente e questo significa che quei quattro saranno occupati ancora per un bel po'. Entro nel magazzino, accendo la luce e chiudo la porta alle mie spalle. Ho sempre avuto il terrore di questa stanza, qui è dove avvengono tutte le crudeltà che quei mostri sono in grado di fare, qui è dove sono stati uccisi tutti i vecchi guardiani notturni, qui è dove le viti e i bulloni prendono il posto degli organi interni, qui è dove vogliono portare anche noi e sempre qui è dove tutto potrebbe finire nel giro di pochi minuti. Nel profondo del mio cuore sono più che sicura che non saranno così gentili da darci una morte rapida e indolore, assolutamente no. Sono anni che ci danno la caccia e per loro finire il tutto nel giro di pochi attimi non sarebbe per nulla soddisfacente, dopotutto è risaputo che amano giocare con le prede proprio come fa il gatto con il topo. Mi guardo intorno spaventata, sento l'ansia e il terrore aumentare sempre di più tanto che quasi mi manca il respiro. È come se potessi sentirli, come se potessi sentire le loro urla di dolore e paura, come se potessi vedere il momento in cui sono morti, come se potessi vedere il loro petto lacerarsi in due.
Scaccio via quelle macabre visioni dalla mia mente e torno a concentrarmi sul mio obiettivo ossia fare l'inventario di questo posto maledetto. Inizio a contare i vari oggetti assicurandomi che tutti i pezzi di ricambio siano presenti, metto una spunta di fianco agli utensili che ho appena visto nelle loro corrette postazioni e segno con una croce tutto quello che manca all'appello. Man mano che proseguo con la mia mansione sento che il locale diventa sempre più silenzioso a causa dei clienti che decidono di tornarsene a casa. Improvvisamente una forte presa ferrea sulla mia spalle destra mi fa sussultare.«Buh!» riconosco immediatamente la voce del rosso che a quanto pare ha deciso di abbandonare il suo palchetto dopo avermi vista entrare qui dentro.
Libero velocemente la mia spalla dalla sua mano non uncinata e mi giro di scatto guardandolo dal basso, inutile dire che dai miei occhi si può leggere soltanto il terrore nel suo stato puro e ovviamente questo dettaglio non sfugge alla volpe. Il ragazzo mi guarda dall'alto con un sorriso estremamente compiaciuto, non sono mai stata una ragazza molto alta, nemmeno ora che ho quasi vent'anni, ma la differenza di altezza tra me e Foxy mi mette veramente in soggezione. Qui dentro sono tutti più alti di noi e non di poco, però quando si tratta di nasconderci questo piccolo particolare si gira a nostro favore permettendoci di andare anche negli spazi più ristretti.
Osservo attentamente la figura del rosso che troneggia su di me, istintivamente faccio qualche passo indietro per allontanarmi da lui dato che più la distanza è grande e più la sottoscritta è tranquilla.«Non hai del lavoro da fare?» gli chiedo tornando a compilare il modulo in modo da non dargli la soddisfazione di ottenere troppe attenzioni da parte mia.
«Non posso nemmeno salutare la mia guardia notturna preferita prima dell'inizio del suo turno?» risponde con un'altra domanda facendo un finto sorriso d'angelo.
«Da quando attaccare alle spalle equivale a un saluto?» ribatto nascondendo la mia paura con un'occhiataccia rivolta dritta verso di lui.
«Ma come siamo permalose questa sera», commenta con aria divertita avvicinandosi velocemente a me «inoltre quello lo definisci un attacco? Tesoro, così sottovaluti altamente le mie capacità» ribatte afferrando con forza il mio mento con la sua mano e puntandomi l'uncino alla gola.
«Non osi...» sibilo a denti stretti sapendo che prima della mezzanotte non può permettersi di farmi assolutamente nulla di male.
Come avevo previsto il ragazzo lascia dopo pochi secondi la presa e inizia a dirigersi verso l'uscita, ma prima di varcare la soglia della porta per tornare dal suo amato pubblico decide di fermarsi. Si sofferma a scrutarmi dalla testa ai piedi per poi mutare la sua espressione in un folle sorriso omicida. La volpe sfiora il suo uncino con la mano e prima di andarsene definitivamente sussurra un "siete pronte per Freddy?". Come se il bastardo non sapesse che durante la notte nessuno può essere realmente pronto per l'entrata in scena del boss.
Dopo aver terminato di controllare l'inventario del magazzino faccio ritorno nel mio ufficio dove Clara mi aspetta con ansia, ovviamente la avviso subito della sgradevole e inaspettata visita che ho ricevuto un attimo fa in modo che anche lei si prepari al meglio per quello che accadrà a breve.
Nel giro di una quarantina di minuti sentiamo squillare la telefonata che segna l'inizio del nostro turno, come di consueto disattivo immediatamente il messaggio preregistrato che chissà da quanti anni è sempre lo stesso. Non passano nemmeno cinque minuti che Bonnie ha già deciso di lasciare lo Show Stage per andare nella Parts and Service room. L'attenzione di Clara si concentra principalmente sul Pirate Cove e su Freddy Fazbear che sarà la vera star della serata. È arrivato anche il suo momento di unirsi alla partita, di unirsi al divertimento, di unirsi ai suoi amichetti psicopatici. Abbiamo constatato che l'unico modo per rallentare la sua marcia verso di noi è quello di tenerlo costantemente sotto controllo, più lo guardiamo e meno velocemente avanza. Il vero problema con lui è che quando decide di scendere dal palcoscenico non ci fa più ritorno, a differenza di tutti gli altri infatti non torna più indietro e quindi una volta che è al di fuori del nostro ufficio non c'è verso di farlo andare via.
La nostra raccapricciante routine prosegue come al solito, Bonnie e Chico non hanno tardato a farsi vedere e anche Foxy è venuto a farci visita più di una volta. Le uniche parola che io e Clara ci scambiamo durante queste sei lunghe ore di lavoro sono "dove sono?" oppure "controlla le porte" e purtroppo anche "chiudi immediatamente quella porta!". La situazione è ancora gestibile, ma alle tre in punto del mattino sentiamo una profonda risata riecheggiare per tutto il locale, un brivido mi percorre la colonna vertebrale e dallo sguardo di Clara ho la conferma che Freddy ha lasciato lo Show Stage. Non è il momento di farsi prender dal panico, è una cosa che succede sempre e ogni volta siamo state in grado di gestirlo. L'unica cosa che bisogna fare è non permettergli per nessuna ragione al mondo di avvicinarsi troppo al nostro ufficio e, ovviamente, controllare che Foxy non lasci il Pirate Cove. Ogni volta che il rosso tira dei pugni contro la porta l'energia diminuisce drasticamente e noi non possiamo permettere che questo accada troppo spesso.
Okay, concentrazione al massimo. Adesso non manca più nessun altro giocatore in questa folle e macabra partita, ora l'unica cosa che conta sarà chi la vincerà.●○●○●○●○●○●○●○●
Fine del capitolo!
Spero vi sia piaciuto :)
Tutti i nostri amici robotici sono presenti e carichi per giocare, non siete contenti?
Come affronteranno Freddy? Riusciranno a vincere?
Al prossimo capitolo 👋
Ciaooo 🎶
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FNaF VR: Help Wanted
Fanfic{WARNING: Dark Story} Di giorno in un modo e di notte in un altro, un luogo magico dove il divertimento e l'immaginazione prendono vita, ma non solo. Freddy Fazbear's Pizza è molto di più che un semplice locale d'intrattenimento per grandi e piccini...