{Capitolo 21: Just an Attraction}

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«Che ne dici di darmi una mano a portare questi due scatoloni invece di startene lì ferma come un manichino?» domanda Clara attirando la mia attenzione e facendo scivolare senza alcun preavviso uno dei due contenitori di cartone tra le mie mani.

Afferro rapidamente l'oggetto prima che cada violentemente a terra, avevo nuovamente la testa tra le nuvole e questa mia distrazione stava obbligando la mia amica a fare tutto il lavoro senza il mio aiuto. Dopo essermi velocemente ripresa da quel breve attimo di disattenzione mi dirigo verso i sotterranei della pizzeria. Dobbiamo trasportare altro materiale diventato obsoleto e lasciarlo laggiù in attesa che in un lontano futuro venga poi gettato via. Per nostra sfortuna ci tocca raggiungere la vecchia porta di legno presente nella Parts and Service room della prima pizzeria del locale. Il tragitto da fare a partire dalla giostra degli orrori è piuttosto lungo, ma perlomeno i due contenitori che stiamo trasportando sono mezzi vuoti e, di conseguenza, più leggeri del solito. Non appena completiamo questo rapidissimo incarico ci dirigiamo nuovamente verso il nostro ufficio per poterci preparare al meglio per la nostra terza notte. Lungo la strada del ritorno io e Clara diamo una rapida occhiata in giro per il locale, il Pirate Cove è completamente assaltato da giovani ragazzini intenti a giocare a fare i pirati, ovviamente anche lo Show Stage non è da meno siccome l'intero trio si sta esibendo cantando una delle loro più famose e amate canzoni. Il mio sguardo ricade su un vecchio quaderno nero che si trova ai piedi di un tavolo, mi avvicino e lo raccolgo iniziando a sfogliarlo. Su ogni pagina è presente un meraviglioso ritratto che raffigura ogni singolo androide che vive sotto il tetto di questo edificio. Riconosco questo stile di disegno e sono più che sicura che questo quadernetto appartenga alla ragazza dai capelli color biondo cenere che viene spesso in questo posto con la sua tenera sorellina. Sposto lo sguardo a destra e a sinistra ma non riesco a vedere la mia coetanea, che avrà sicuramente perso la sua preziosa collezione di disegni, da nessuna parte e questa cosa non mi piace. Tengo il quaderno sotto il braccio destro e, mentre continuiamo a camminare verso la nostra destinazione, non smetto nemmeno per un secondo di cercarla sperando di riuscire a incrociare il suo sguardo. Poco prima di inoltrarci nel lungo corridoio presente nella seconda pizzeria intravedo una piccola sagoma che mi è piuttosto familiare, mi avvicino e riconosco i lunghi boccoli della sorellina della ragazza che sto cercando. Mi abbasso all'altezza della bambina e le consegno il libricino nero in modo che possa riconsegnarlo direttamente alla legittima proprietaria. La ragazzina non appena riconosce il quaderno inizia a correre come un piccolo fulmine alla ricerca della sua sorella maggiore. Una volta sistemato anche questo problema torniamo nel nostro ufficio e iniziamo ad attivare i due pannelli che sono gli unici strumenti che abbiamo a disposizione durante il nostro lungo turno di guardia.
Allo scoccare della mezzanotte vedo subito i due androidi nella CAM 09, ma, un attimo prima che possa indirizzarli nella zona priva di condotti di areazione, decidono improvvisamente di spostarsi nella CAM 10. Faccio una leggera espressione confusa non capendo il motivo di questa loro strana scelta siccome non vanno mai in quella parte dell'attrazione degli orrori. Resto in attesa e continuo a osservarli dalle telecamere di sicurezza quando, senza alcun preavviso, una forte interferenza fa sparire per pochi secondi l'immagine e una volta tornata realizzo seduta stante che Springtrap e Golden Freddy non si trovano più in quella zona. Inizio a cercarli utilizzando le telecamere piazzate nelle stanze più vicine però purtroppo non riesco proprio a trovarli, ma non appena capisco quello che hanno in mente cambio subito la mappa e inizio a sorvegliare i vari condotti di ventilazione. Proprio come avevo previsto il duo ha deciso di provare a utilizzare una rapida scorciatoia per tentare di raggiungerci, fortunatamente la sottoscritta è più veloce e riesce a bloccare la via in tempo. Sono stati molto furbi questa volta, se fossero riusciti a superare quell'unico ostacolo che li separava da noi sarebbero riusciti ad arrivare nel nostro ufficio in meno di cinque minuti. Non mi aspettavo di vederli così aggressivi dopo neanche dieci minuti dall'inizio del nostro turno, mi auguro con tutto il cuore che questa raccapricciante sete di sangue diminuisca con il passare delle ore, altrimenti le cose potrebbero prendere una bruttissima piega e direi che in circostanze del genere non è proprio necessario che la situazione peggiori.
Dopo la prima lunga ora della nottata le cose si tranquillizzano un pochino e io sono addirittura riuscita a mandare i due robot nella CAM 08. Faccio passare rapidamente anche le altre telecamere per assicurarmi che Shadow Freddy e Shadow Bonnie non abbiano avuto ancora la brillante idea di venire a farci una simpatica visita notturna. Attualmente non è presente nessun guasto nei tre impianti e quindi Clara sta guardando lo schermo del pannello principale insieme a me in modo da aiutarmi in caso sia presente qualcosa di anomalo. Improvvisamente la bionda si allontana di scatto dallo schermo e si tappa rapidamente le orecchie con le sue due mani, la guardo piuttosto confusa e la sua espressione sofferente mi preoccupa parecchio.

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