Capitolo 3

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ZAYN

Lei era lì...
Nell'ultimo posto in cui credevo di trovarla...
Tra quella gente spocchiosa e piena di soldi...

Erano passati un paio di anni dall'ultima volta che l'avevo vista, allora il mio ruolo di principe dei vampiri non gravava sulle mie spalle.
Con gli anni le cose erano cambiate: non avevo più possibilità di movimento e dovevo cominciare ad affiancare i miei genitori nella politica. Quindi avevo smesso di andarmene in giro come facevo a sedici anni e, di conseguenza, non l'avevo più rivista.

Allora era una ragazzina, adesso si stava affacciando all'età adulta e aveva acquistato il fascino di una donna.

Era come la ricordavo, solo più alta e con le curve più definite, per il resto i capelli castani che tendevano al rosso e gli occhi azzurri erano rimasti gli stessi.

Mi guardava con un misto di timore e curiosità.
Lei non mi conosceva, non mi aveva mai visto, e probabilmente si sentiva in soggezione visto che la stavo fissando incessantemente da un bel po'.

Distolsi lo sguardo e mi schiarii la voce.
Mi diressi al tavolo del buffet, non avevo fame, ma dovevo fare qualcosa per distrarmi in qualche modo. Soprattutto ora e visto che i miei genitori erano circondati da quelli comunemente chiamati leccaculo

Presi una tartina che era coperta da una sostanza nera e gelatinosa. La misi in bocca e storsi il naso, non sapeva di nulla ed ero sicuro che la sostanza avesse la consistenza delle uova

- Carolina no - sentii sussurrare dietro di me

- Non gradisci il caviale? - mi chiese una voce di ragazza

Mi voltai e incontrai gli occhi verdi della ragazza che era affianco all'oggetto dei miei pensieri

- Ecco cos'era - borbottai disgustato

Il caviale mi faceva schifo!
Erano le uova intere di un pesce, probabilmente all'interno c'erano embrioni vivi.

Rabbrividii

Gli umani erano strani!

- È molto costoso ma non sa di nulla, vero? - chiese la stessa ragazza

- Non è quello - spiegai - È che sono uova e c'è la possibilità che all'interno ci sono embrioni vivi -

Lei fece una faccia stupita e poi disgustata

- Non ci avevo mai pensato - disse

- Un motivo in più per non mangiarlo - replicò la ragazza dei miei pensieri, che aveva deciso di avvicinarsi e seguire l'esempio dell'amica

- Io sono Carolina, comunque - si presentò - E lei è la mia amica, Erika -

- Zayn - mi presentai chinando leggermente il capo - E un piacere conoscervi -

Esultai interiormente. Ora conoscevo anche il suo nome.

- Zayn? - mi sentii chiamare

Mi voltai e incrociai gli occhi di mia madre

- Mamma...che c'è? - chiesi scocciato

Lei si avvicinò e mi diede un pizzico sul fianco, facendomi sussultare

- Be', non mi presenti le tue amiche? -

- Salve signora - disse Carolina - Anche se è strano, sembrate una nostra coetanea -

Lei ridacchiò

- Grazie, ma non sono poi così giovane - rispose mia madre

Bugiarda!
Adorava sentirselo dire!
Che poi, lei non poteva invecchiare! 

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