Capitolo 29

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ERIKA

C'era qualcosa di strano nell'aria da un paio di giorni.
Più o meno da quando c'era stata la festa di fidanzamento.

Zachary era sempre agitato e mi guardava in modo strano: come se volesse dirmi qualcosa ma poi cambiava idea.
E i miei genitori non si sentivano da un po'.
Mi sembrava strano visto che nei giorni prima della festa di fidanzamento era sempre presenti.

E io non capivo se avevo fatto qualcosa di male.

Clara mi stava aiutando a fare le valigie per andare in questa famosa isola di famiglia.

Zayn mi aveva detto che lui era nato lí e non nel castello. Non mi aveva raccontato il perché ma la trovavo una cosa affascinante.

- Quindi cose estive? - chiesi quando la mia cameriera mise l'ennesimo costume nella valigia e il pareo.

- Certo che sì - disse - Da quelle parti dovrebbe fare caldo in questo periodo dell'anno -

Annuii mordendomi il labbro.
Praticamente sarebbe stata una vacanza vera e propria.

- Comunque è proprio bello - disse Clara ad un certo punto.
Quando finì di riempire la mia valigia.

- Mh...cosa? - chiesi confusa.

Lei ammiccò verso l'anello che portavo al dito.

Sollevai una mano e l'ammirai: era un anello d'argento con un rubino sopra e ai lati c'erano dei piccoli diamanti. Quel coso costava una fortuna ma io ero appena diventata la fidanzata del principe dei vampiri quindi...era logico.

Sorrisi pensando a quello che aveva fatto Zayn quando era stato fatto l'annuncio del nostro matrimonio.

Inizio flashback

La sala era gremita di gente.
Zayn aveva detto che c'erano sia vampiri che umani.

Erano stati presentati e c'era stato il banchetto. Sembrava andare tutto bene.
Ad un tratto però Zayn si era allontanato lasciandomi da sola con i miei genitori ed era andato dai suoi.
Quando era tornato mi aveva presa per mano e mi aveva portato nella parte rialzata della sala e mi aveva fatta salire.
Si era voltato verso gli ospiti e mi aveva sorriso.

Poi si era inginocchiato e aveva tirato fuori l'anello.

- Vuoi sposarmi, Erika? - aveva chiesto.

Lì per lì ero rimasta di sasso.
Cioè sapevo che sarebbe venuto fuori ma non pensavo che mi avrebbe fatto la proposta davanti a tutti e mettendosi in ginocchio davanti a me.
Lui! Un principe! Che si inginocchiava davanti ad una ragazza qualsiasi.

Un conto era quando si era inginocchiato quando eravamo solo noi due e l'aveva fatto scherzando, un conto davanti a tutti quanti.
Con quell'espressione remissiva poi mi aveva lasciato sconvolta.

La gente aveva cominciato a guardarci in modo strano e alla fine ero riuscita a ritrovare la voce.

- Certo che voglio sposarti Zayn - avevo risposto.

Lui mi aveva sorriso e mi aveva messo l'anello al dito, l'aveva baciato, aveva baciato la mia mano e poi si era alzato, stampandomi un bacio sulle labbra.

E, cavolo, se non si fosse allontanato subito gli avrei messo la lingua in bocca senza troppi complimenti.

Fine flashback

Mi riscossi dai miei pensieri e sorrisi a Clara.

Lei ridacchiò come se avesse capito che cosa mi stava passando per la testa.

- Be' ho finito di fare i bagagli...volete stare sola? - mi chiese.

- In realtà ho bisogno di fare un bagno - ammisi.

- Vi preparo la vasca allora - disse.

Volevo dirle che no, non c'era il bisogno di farlo ma non mi diede il tempo di aprire la bocca che sparì nel mio bagno privato.

                             ***
Sospirai, rilassata.

Non mi ero resa conto di quanto avesse bisogno di rilassarmi dentro quella vasca piena di sali profumati.

Quelle ultime settimane erano state frenetiche e non avevo avuto il tempo di farmi un bagno rilassante.

Clara si era offerta di farmi un massaggio ma avevo detto che volevo stare sola.

Chiusi gli occhi mettendomi più comoda, scivolando nell'acqua e lasciando fuori solo la testa, poggiando il mento sul pelo dell'acqua.

Probabilmente mi ero addormentata perché tempo dopo sentii una mano sulla spalla che mi scuoteva.

Aprii gli occhi e mi ritrovai due gemme blu che mi fissavano.

- Stai bene? - mi chiese Zayn guardandomi preoccupato.

- S...sono... nuda - balbettai.

- Be' a meno che fai il bagno vestita... - disse lui.

Mi portai le braccia al petto e lo guardai indignata.

- Zayn...esci.Da.Qui -

Lui sbuffò ma mi fece un sorriso allusivo.
Si alzò e si diresse alla porta.

- Ti aspetto in camera tua - disse uscendo.

Boccheggiai e pensai a come rispondergli ma era già bello che uscito.

Uscii dalla vasca e mi sciacquai. Mi avvolsi l'asciugamano di spugna addosso e mi guardai allo specchio sospirando.

L'asciugamano arrivava a malapena al sedere, se mi piegavo in avanti si scopriva tutto.

Be' l'importante era non dare le spalle a Zayn.
Non era tanto semplice avere a che fare con un ragazzo di vent'anni che ti desidera più di qualunque altra cosa.
Non che io non lo desiderassi.
Se dicessi una cosa del genere sarebbe stata una frottola bella e buona!

Non potevo di certo negare che avevo della fantasie perverse sul corpo del mio ragazzo. E l'avevo visto si e no due volte, senza maglia.

Uscii dal bagno e mi guardai intorno sospettosa: Zayn era disteso sul mio letto, le braccia dietro alla testa e gli occhi chiusi.
Inspirò dal naso e aprì un occhio, guardandomi.

Aprì anche l'altro occhio e mi guardò da capo a piedi, senza il minimo pudore.

Mi bastava sentire i suoi occhi addosso per andare a fuoco.

Mi strinsi nell'asciugamano ma sapevo che non sarebbe servito a nulla.

- La tua cameriera ha detto che ti ha preparato la valigia - disse.

- S...si, quando partiamo? -

- Domani - mi rispose - Il pilota di papà ci aspetta alle sette di domani mattina -

Annuii e mi guardai intorno.

Dov'erano i miei vestiti quando servivano?

- Erika? - mi chiamò costringendomi a guardarlo.

- Si? -

- Vieni qui -

- No? -

La mia mi sembrava più una domanda che un'affermazione.
E perché la mia voce tremava?

Mi inchiodò con i suoi occhi magnetici e tremai.
Ma mi mossi e feci come aveva detto. Arrivai al bordo del letto e Zayn si mise seduto, mettendo le gambe ai lati del mio corpo e le mani sui miei fianchi.

- Non hai mica paura di me? Pensavo che avessimo parlato di questo discorso - mi disse facendo una faccia offesa.

- Non ho paura di te, sono solo sempre più convinta che tu sia una persona perversa - ammisi.

Sorrise.
Poi fece forza con le mani e mi fece piegare in avanti.
Appena mi trovai all'altezza del suo viso catturò le mie labbra tra le sue e cominciò a baciarmi...

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