Capitolo 21

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ERIKA

Quando avevo visto Zayn piegarsi in avanti e avevo capito che quell'uomo gli aveva sparato mi ero sentita la terra cadere sotto ai piedi.

Lui si era rimesso dritto barcollando e lo aveva minacciato.

- C...cosa... - balbettò l'uomo.

- Vattene! - esclamò Zayn a denti stretti - Vattene o giuro che la tua testa si staccherà dal collo -

- I...i tuoi occhi...che cosa sei? - chiese il tipo indietreggiando.

- Il tuo peggiore incubo -

Poi accadde tutto molto velocemente, al punto che la retina dei miei occhi non prese le immagini che accaddero dopo.
Fu un battito di ciglia, letteralmente.

L'uomo che aveva tentato di aggredirci era a terra, privo di sensi. Zayn era sopra di lui in una posizione quasi animalesca, gli occhi erano rossi con la pupilla allungata e i canini erano talmente lunghi da far paura.

- Zayn! - lo richiamai.

Lui si alzò e mi guardò. Aveva uno sguardo diverso dal solito, quasi feroce.
Non l'avevo mai visto con quegli occhi in quel modo.

- Zayn... - sussurrai.

Poi lui scattò verso di me.

Mi ritrovai a terra, Zayn sopra di me. Mi bloccò i polsi sopra la testa e i fianchi tra le sue gambe.

Continuava ad avere quello sguardo. Come se all'improvviso fossi la diventata la sua cena.

Sentii il panico espandersi nel mio petto. Questa volta avevo paura! Perché non l'avrebbe fermato nessuno. Ero nelle sue mani, avrebbe potuto farmi tutto quello che voleva.

Abbassò la testa e portò la bocca sul mio collo. Strinsi i denti aspettando il peggio e chiusi gli occhi.

Sapevo per certo che questa volta non sarebbe stato affatto delicato.

Spalancai gli occhi di colpo, sorpresa. Non...non mi stava mordendo! Stava... mi stava lasciando dei baci sul collo.

- Ma... -

- Solo se me lo lascerai fare - sussurrò al mio orecchio.

Alzò la testa e mi stupii di vedere i suoi occhi di nuovo blu.

- Non ti farei mai del male, Erika -

Mi lasciò andare e si spostò, sedendosi sul cemento con un gemito.
Solo a quel punto mi ricordai che quell'uomo gli aveva sparato.

- Zayn come stai? Il proiettile... -

Scosse il capo, interrompendomi.

- Mi ha preso il fianco...sto bene - rispose.

- Come fai a dire che stai bene? - chiesi scioccata.

Ero piuttosto sicura che il proiettile era dentro di lui!

- Non ha toccato punti vitali ma devo toglierlo - disse dopo un po', mi guardò cercando i miei occhi - Avrò bisogno di bere, dopo... -

Capivo che cosa intendeva quando diceva di dover bere ma non mi capacitavo del fatto che "doveva" toglierlo.

- Dobbiamo andare in ospedale - lo avvisai.

E lui che fece?
Si allungò per terra e alzò la maglietta.

Ok che era un vampiro ma non poteva andarsene in giro con un buco al fianco e un proiettile nel corpo!
Anzi...non doveva stare nemmeno così bene!

- Rilassati Erika - disse - Il proiettile non è nemmeno lontanamente vicino al cuore. Va tutto bene -

Il battito del tuo cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora